• e l'anno mille non portò, come era nella convinzione popolare, allo sconvolgimento del giudizio universale, la non avverata profezia sembrò provocare un sommovimento interno che spinse gli uomini a volgere lo sguardo verso una realtà concreta piuttosto che verso le astrazioni dell'aldilà.
  • Si aprirono scuole e università, gli "Studia" medievali che favorirono lo scambio di cultura al di fuori di ambiti ecclesiastici e monastici.
  • Mentre in Italia si sviluppò la civiltà dei Comuni, in Francia si allargò sempre più il concetto di corte: era come un'isola di civiltà e cultura, in cui si svolse una vita autonoma, slegata spesso dalle vicende politiche e dai conflitti religiosi, ispirata agli ideali di "cortesia" e della "cavalleria", fondata principalmente su un elegante cerimoniale, sull'omaggio galante, sul divertimento spensierato.
  • L'atmosfera di questo mondo rifluì in quella produzione tipicamente cortigiana e aristocratica che è la lirica trovadorica.
MINIATURA DEL CODICE MANESSE
PAGINA MINIATA DEL CANZONIERE DI ADAM DE LA HALLE (XIII SEC.)
  • Non bisogna confondere i trovatori con i menestrelli e i giullari. Non erano girovaghi in cerca di un posto stabile e sicuro, tutt'altro.
  • Spesso erano personaggi altolocati, figli cadetti di nobili famiglie ma anche principi regnanti: si dice che persino re Riccardo Cuor di Leone, il leggendario e impavido condottiero, fosse un troviere e che la sua morte fosse cantata in un Lamento da un confratello trovatore provenzale.
  • Il più antico trovatore di cui si ha notizia è Guglielmo IX, conte di Poitiers (1087-1127); ma i caratteri musicali e letterari della sua produzione, già ben definiti, fanno pensare a un'origine precedente di questa poesia di cui si è persa ogni traccia, ma che si può stabilire intorno al 1050.
  • Fra i nomi più noti troviamo Bernard de Ventadorn (1127/1195), Rambauld de Vaqueiras ( fine secolo XII), Adam de la Halle (1240-1287).

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Volez Vos que je vos chant (anonimo XIII sec.)