L'ESTERNO

Come materiale costruttivo l'architetto Undervaldo usò quasi esclusivamente il cotto.

All'esterno gli archetti pensili (1) accoppiati sono arricchiti da una graziosa chiocciola che prelude a motivi ornamentali del '400.

Chiocciola e archetti pensili, in A. Gianfranceschi, Giornale di servizio, Quaderni del Corriere Cesenate 1997.

Attualmente vediamo il Duomo rasente il livello della strada, poiché il rialzo del suolo circostante, compreso quello stradale, è stato, da allora, di almeno un metro.

L'esterno è caratterizzato da un grande basamento a doppia rastremazione. Dalla base nascono, senza sporgenza, ma per prenderla subito e gradatamente, i pilastri verticali (o paraste), con funzione ornamentale delle pareti.

Questi pilastri, giunti alla sommità della rastremazione (2) (due metri circa, in origine), salgono verticalmente e sono al sommo collegati fra loro dalla serie degli archetti pensili.

Nell'abside è visibile l'accoglimento di motivi decorativi lombardi: lesene semicircolari terminanti a cappuccio.

Della facciata originaria del tardo '300 sono rimaste le attuali otto lunghe lesene (3) della parte inferiore e due pinnacoli a torricino, con mattoni semicircolari, all'estremità, in stile romanico-lombardo. Rinascimentale è tutta la parte superiore.

Essa non è "affondata" come il resto dell'edificio, essendo stata terminata solo 115 anni dopo l'inizio dei lavori, con differenti caratteri stilistici.

portale

Il portale, in marmo; fu qui trasportato nel 1497, dalla distrutta chiesa camaldolese di S. Lorenzo fuori le mura, del sec. XII.

L'architetto abbellì l'esterno di terracotte ornamentali, secondo l'uso del tempo.

Durante i lavori di restauro degli anni 1885-90, furono rinvenute varie formelle del sec. XIV, con ornamenti di tipo floreale e di altro genere. Sono custodite presso la biblioteca Malatestiana.

Statua di marmo di Vincenzo Gottardi, in S. Bersani, La Madonna del popolo, Quaderni del Corriere Cesenate 1995.

Il vescovo Guido Orselli (prima metà '700) fece mettere sulla parte destra della facciata, entro una nicchia, una Madonna in sasso, avvolta in un manto, con in braccio il bambino. Era stata scolpita verso la fine del '400 per la chiesa di S. Lorenzo, che poi diroccò a causa degli straripamenti del Savio.

Originariamente venne fatto anche un ampio sagrato (4) antistante la facciata, con funzione di sepoltura per i morti, alto 84 cm dal piano stradale. Si protendeva molto in avanti sull'attuale piazza e ciò fino al 1867. Era largo quanto la facciata e vi si saliva con una serie di gradini per tutti i lati. Fu rimosso per facilitare il traffico nella via antistante.

 

[1] Archetto pensile: elemento architettonico a linea curva, che può essere continua (arco a tutto sesto) oppure spezzata al vertice dell'arco (a sesto acuto).

[2] Rastremazione: ridurre progressivamente verso l'alto il diametro di una colonna.

[3] Lesena: pilastro lievemente sporgente da un muro, con funzione ornamentale.

[4] Sagrato: spazio, spesso sopraelevato, antistante alla chiesa che, consacrato, era destinato alla sepoltura dei morti.

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