LA NAVATA DI SINISTRA

Uscendo dalla sacrestia s'incontra, a sinistra, una piccola abside o nicchia con pitture, raffiguranti lo Spirito Santo, il Padre e il Crocifisso. Ai lati un chierico benefattore e un S. Francesco inginocchiati.

La nicchia è stata scoperta nei restauri nel 1957-60 e si fa risalire al sec. XVI.

Al centro, in basso, c'è un'urna contenente le reliquie di S. Severo vescovo (1), patrono minore della città. La lastra frontale del sarcofago (fatto nel 1445) è invece murata presso la porta minore che dà in via Vescovado.

Si può anche ammirare una grande tela di S. Gregorio Magno, dipinta dal Sacchi (1495-1558).

Oltre la porta della Sacrestia, lungo la parete, è stato collocato un bassorilievo in marmo della fine del sec. XIV, con al centro l'effigie di S. Severo e ai lati figure di nobili e matrone che pregano.

Sopra la porta laterale di sinistra vi è il ritratto di papa Chiaramonti, seduto e benedicente, donato alla Cattedrale, nel 1804, dal cesenate Francesco Locatelli, scelto come vescovo di Spoleto da papa Pio VII. Il quadro è stato attribuito al pittore francese David.

 

[1] S. Severo avrebbe governato la diocesi di Ravenna in un tempo imprecisato. Di certo si sa che fu presente al Concilio di Sardica nel 343. Divenne assai presto oggetto di culto nel Nord Italia, in Germania e in Francia.

back

index

cappella albizzi