IL TRITTICO DI LORENZO BREGNO

Tornando verso l'entrata principale, subito dopo la cappella della Madonna del Popolo, sulla parete si può notare un famoso capolavoro: il Trittico marmoreo rinascimentale di Lorenzo Bregno, scultore ed architetto di scuola veneta.

Si compone di tre statue in altorilievo, scolpite tra il 1514 e il 1517 su commissione di un nobile cesenate, Camillo Verardi (per quanto riguarda S. Leonardo) e di sua sorella Giulia (per quanto riguarda S. Cristoforo e S. Eustachio).

Trittico di Lorenzo Bregno

La statua centrale rappresenta San Leonardo, eremita francese, protettore dei carcerati. Nella mano sinistra infatti regge i ceppi dei prigionieri; nella destra mostrava le manette, ora scomparse.

La statua di destra è quella di Sant'Eustachio, cavaliere romano con il piccolo cervo inginocchiato, secondo la leggenda del santo (1).

A sinistra vi è la figura di San Cristoforo, dalla modellatura classica e possente, con sulla spalla il Bimbo Gesù. E' evidente il riferimento ai disagi dell'esilio e al forzato peregrinare del Verardi.

[1] Essendo diventato cristiano, da nobile romano ed ufficiale di Traiano qual era, S. Eustachio subì, da parte dell'imperatore, l'esilio e il rapimento di moglie e figli.

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