BIOGRAFIA DI GIACOMO PUCCINI
  • Alla morte di Michele Puccini l'incarico viene assunto da uno zio materno di Giacomo, secondo cui il giovane Puccini è un "falento", ossia un fannullone senza talento. A dispetto di tale giudizio la madre Albina lo iscrive all'Istituto, dove conseguirà il primo premio per la classe d'organo nel 1875.
    Già da qualche anno Giacomo accompagna le funzioni in diverse chiese, anche fuori Lucca.

Puccini, in Tutti i libretti di Puccini, ed. Garzanti.

  • Intanto suscita scandalo il legame con la moglie di un amico d'infanzia, da cui avrà un figlio, Antonio.

  • Per sfuggire alle ostilità di un ambiente chiuso e moralista si rifugia con la famiglia "irregolare" a Torre del Lago, dove trascorre un periodo buio e precario.

Puccini col figlio Antonio

Puccini a Celle (Pescaglia) nel 1924.

  • Lavora intanto a Manon Lescaut, che verrà rappresentata al Regio di Torino nel 1893. L'accoglienza trionfale segna un rovescio di fortuna: pagati i debiti, riscattata la casa paterna, si colloca definitivamente tra i grandi dell'opera italiana.
  • Alla soglia degli anni '20 comincia il lavoro all'opera della maturità, Turandot, che sarà motivo di continue crisi di sfiducia e ripensamenti.
    L'opera non sarà portata a termine: quando Puccini muore, il 29 novembre 1924 a causa di un cancro alla gola, è ferma al terzo atto, al compianto per la morte di Liù.

La copertina della Domenica del Corriere dedicata ai funerali di Puccini, a Bruxelles.

LaScalaWeb © gennaio 1996

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