Romanzo di PREVOST

IL ROMANZO

Melodramma e romanzo: la confessione di un io melodrammatico

di Abbé Prevost

Con i toni di una confessione il Cavaliere de Grieux racconta al suo interlocutore nella locanda di Calais la straordinaria, imprevista vicenda della sua passione per Manon. Mediante un procedimento autobiografico prende l'avvio il capolavoro dell'abate Prevost negli anni in cui il romanzo registrerà grande fortuna con la pubblicazione di Pamela e Clarissa, successi editoriali di Richardson.

Il contenuto delle rivelazioni del giovane aristocratico percorre a ritroso il tempo perduto della relazione con l'imprevedibile, crudele, Manon quando il lettore la osserva prossima al viaggio verso le colonie nordamericane.

Carnefice e vittima trascinati dallo stesso destino come sul palcoscenico di un teatro si pongono davanti allo spettatore lettore per suscitare con la descrizione dei loro tristi casi le lacrime salutari della catarsi poetica.

Parola scritta e parola recitata, colpo di scena e scarto narrativo si susseguono nel monologo sentimentale e rassegnato del giovane De Grieux, perché la vita confina con il teatro e il teatro ha il passo del racconto scenico. Che cosa è veramente falso, che cosa è vero in questo assolo di un'anima che parla dal carcere della propria passione?

Studio di Puccini di Torre del Lago (Lucca)

La verosimiglianza lascia il posto ai casi inverosimili, perché in qualche modo la realtà pare più incredibile della letteratura, il racconto della vita vissuta più imprevedibile dell'intreccio romanzesco. La percezione della realtà in un genere realistico come il romanzo ha però il languore di un recitativo melodrammatico scandito dalle battute di un discorso chiaroveggente dove il senso della propria esperienza si riflette nello specchio enigmatico del passato rivissuto.