Fu fatto edificare nel V sec. d.C. dalla stessa
imperatrice come tomba per sé e per la sua famiglia. È tuttavia incerto che qui essa,
morta a Roma nel 450, sia stata davvero sepolta.
All'esterno l'edificio (oggi interrato per circa un
metro e mezzo, in seguito al costante abbassamento del suolo cittadino) si presenta molto
semplice, con mattoni a vista, ed è a forma di croce greca
(lunga 12,75 m., larga 10,25 m.).
L'interno, ricco di antichi e preziosi mosaici, è avvolto in una penombra dorata: la tenue luce
filtra attraverso le spesse lastre di alabastro delle
finestre.
Al centro della cupola,
tempestata di giri concentrici di 900 stelle dorate, su fondo indaco,
è posta la croce, simbolo della redenzione del Cristo.
Nelle lunette sotto la cupola sono raffigurati
alcuni apostoli. Ai loro piedi una coppia di colombe si
disseta a una fonte d'acqua pura.
Nella lunetta sopra il portale d'ingresso, il Buon Pastore è seduto fra le sue pecorelle, che lo
guardano, disposte in simmetria.
Nella lunetta opposta S. Lorenzo, con la croce del
martirio sulle spalle, sta per essere posto sulla graticola.
Nelle lunette dei bracci laterali due cervi dalle grandi corna si abbeverano, circondati da tralci
d'acanto.
Nelle nicchie sono posti tre monumentali sarcofagi
di marmo, in cui si pensa vi siano il marito Costanzo (tomba di sinistra, della fine del V
sec.) e il figlio Valentiniano di Galla Placidia (tomba di destra, degli inizi del VI
sec.).