CONTRO L'ORDA D'ORO |
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- concentrando la terra nelle mani dei feudatari laici ed ecclesiastici;
- favorendo notevolmente l'artigianato e il commercio.
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- non tutti i grandi principati russi accettavano l'idea di doversi sottomettere a Mosca;
- il principato di Mosca non vedeva altro modo per sconfiggere i tatari che quello di centralizzare tutti i poteri sotto di sé;
- all'interno del suddetto principato alcune forze politiche volevano la centralizzazione dei poteri secondo il modello della monarchia ereditaria; altre invece volevano che si continuasse con l'antico sistema di successione al trono, secondo cui alla morte del principe il potere doveva passare al fratello cadetto.
- il Granducato di Mosca riuscì a imporre con la forza il principio della monarchia ereditaria e divenne un unico territorio sottomesso all'autorità del solo Gran Principe Basilio figlio di Demetrio (Dmitrievic') (persino Novgorod dovette riconoscerlo);
- il clero russo e il gran principe si rifiutarono di riconoscere l'assenso che il metropolita russo Isidoro aveva dato, assieme al clero greco e all'imperatore bizantino, all'Unione tra le due chiese: cattolica e ortodossa, sancita al Concilio di Firenze nel 1439, nell'imminenza dell'attacco turco a Costantinopoli. Isidoro fu deposto e il concilio dei vescovi russi, nel 1448, elesse il primo metropolita non designato dal patriarca di Costantinopoli, proclamando così l'autonomia della chiesa russa. E il patriarcato di Mosca diverrà erede di quello di Kiev.
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