LA BIBBIA DI GERUSALEMME ANTICO TESTAMENTO I LIBRI SAPIENZALI Proverbi 1 [1]Proverbi di Salomone, figlio di Davide, re d'Israele, [2]per conoscere la sapienza e la disciplina, per capire i detti profondi, [3]per acquistare un'istruzione illuminata, equità, giustizia e rettitudine, [4]per dare agli inesperti l'accortezza, ai giovani conoscenza e riflessione. [5]Ascolti il saggio e aumenterà il sapere, e l'uomo accorto acquisterà il dono del consiglio, [6]per comprendere proverbi e allegorie, le massime dei saggi e i loro enigmi. [7]Il timore del Signore è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la sapienza e l'istruzione. [8]Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padre e non disprezzare l'insegnamento di tua madre, [9]perché saranno una corona graziosa sul tuo capo e monili per il tuo collo. [10]Figlio mio, se i peccatori ti vogliono traviare, non acconsentire! [11]Se ti dicono: «Vieni con noi, complottiamo per spargere sangue, insidiamo impunemente l'innocente, [12]inghiottiamoli vivi come gli inferi, interi, come coloro che scendon nella fossa; [13]troveremo ogni specie di beni preziosi, riempiremo di bottino le nostre case; [14]tu getterai la sorte insieme con noi, una sola borsa avremo in comune», [15]figlio mio, non andare per la loro strada, tieni lontano il piede dai loro sentieri! [16]I loro passi infatti corrono verso il male e si affrettano a spargere il sangue. [17]Invano si tende la rete sotto gli occhi degli uccelli. [18]Ma costoro complottano contro il proprio sangue, pongono agguati contro se stessi. [19]Tale è la fine di chi si dà alla rapina; la cupidigia toglie di mezzo colui che ne è dominato. [20]La Sapienza grida per le strade nelle piazze fa udire la voce; [21]dall'alto delle mura essa chiama, pronunzia i suoi detti alle porte della città: [22]«Fino a quando, o inesperti, amerete l'inesperienza e i beffardi si compiaceranno delle loro beffe e gli sciocchi avranno in odio la scienza? [23]Volgetevi alle mie esortazioni: ecco, io effonderò il mio spirito su di voi e vi manifesterò le mie parole. [24]Poiché vi ho chiamato e avete rifiutato, ho steso la mano e nessuno ci ha fatto attenzione; [25]avete trascurato ogni mio consiglio e la mia esortazione non avete accolto; [26]anch'io riderò delle vostre sventure, mi farò beffe quando su di voi verrà la paura, [27]quando come una tempesta vi piomberà addosso il terrore, quando la disgrazia vi raggiungerà come un uragano, quando vi colpirà l'angoscia e la tribolazione. [28]Allora mi invocheranno, ma io non risponderò, mi cercheranno, ma non mi troveranno. [29]Poiché hanno odiato la sapienza e non hanno amato il timore del Signore; [30]non hanno accettato il mio consiglio e hanno disprezzato tutte le mie esortazioni; [31]mangeranno il frutto della loro condotta e si sazieranno dei risultati delle loro decisioni. [32]Sì, lo sbandamento degli inesperti li ucciderà e la spensieratezza degli sciocchi li farà perire; ma chi ascolta me vivrà tranquillo e sicuro dal timore del male». 2 [1]Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole e custodirai in te i miei precetti, [2]tendendo il tuo orecchio alla sapienza, inclinando il tuo cuore alla prudenza, [3]se appunto invocherai l'intelligenza e chiamerai la saggezza, [4]se la ricercherai come l'argento e per essa scaverai come per i tesori, [5]allora comprenderai il timore del Signore e troverai la scienza di Dio, [6]perché il Signore dà la sapienza, dalla sua bocca esce scienza e prudenza. [7]Egli riserva ai giusti la sua protezione, è scudo a coloro che agiscono con rettitudine, [8]vegliando sui sentieri della giustizia e custodendo le vie dei suoi amici. [9]Allora comprenderai l'equità e la giustizia, e la rettitudine con tutte le vie del bene, [10]perché la sapienza entrerà nel tuo cuore e la scienza delizierà il tuo animo. [11]La riflessione ti custodirà e l'intelligenza veglierà su di te, [12]per salvarti dalla via del male, dall'uomo che parla di propositi perversi, [13]da coloro che abbandonano i retti sentieri per camminare nelle vie delle tenebre, [14]che godono nel fare il male, gioiscono dei loro propositi perversi; [15]i cui sentieri sono tortuosi e le cui strade sono oblique, [16]per salvarti dalla donna straniera, dalla forestiera che ha parole seducenti, [17]che abbandona il compagno della sua giovinezza e dimentica l'alleanza con il suo Dio. [18]La sua casa conduce verso la morte e verso il regno delle ombre i suoi sentieri. [19]Quanti vanno da lei non fanno ritorno, non raggiungono i sentieri della vita. [20]Per questo tu camminerai sulla strada dei buoni e ti atterrai ai sentieri dei giusti, [21]perché gli uomini retti abiteranno nel paese e gli integri vi resteranno, [22]ma i malvagi saranno sterminati dalla terra, gli infedeli ne saranno strappati. 3 [1]Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei precetti, [2]perché lunghi giorni e anni di vita e pace ti porteranno. [3]Bontà e fedeltà non ti abbandonino; lègale intorno al tuo collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore, [4]e otterrai favore e buon successo agli occhi di Dio e degli uomini. [5]Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; [6]in tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri. [7]Non credere di essere saggio, temi il Signore e sta’ lontano dal male. [8]Salute sarà per il tuo corpo e un refrigerio per le tue ossa. [9]Onora il Signore con i tuoi averi e con le primizie di tutti i tuoi raccolti; [10]i tuoi granai si riempiranno di grano e i tuoi tini traboccheranno di mosto. [11]Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signore e non aver a noia la sua esortazione, [12]perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto. [13]Beato l'uomo che ha trovato la sapienza e il mortale che ha acquistato la prudenza, [14]perché il suo possesso è preferibile a quello dell'argento e il suo provento a quello dell'oro. [15]Essa è più preziosa delle perle e neppure l'oggetto più caro la uguaglia. [16]Lunghi giorni sono nella sua destra e nella sua sinistra ricchezza e onore; [17]le sue vie sono vie deliziose e tutti i suoi sentieri conducono al benessere. [18]È un albero di vita per chi ad essa s'attiene e chi ad essa si stringe è beato. [19]Il Signore ha fondato la terra con la sapienza, ha consolidato i cieli con intelligenza; [20]dalla sua scienza sono stati aperti gli abissi e le nubi stillano rugiada. [21]Figlio mio, conserva il consiglio e la riflessione, né si allontanino mai dai tuoi occhi: [22]saranno vita per te e grazia per il tuo collo. [23]Allora camminerai sicuro per la tua strada e il tuo piede non inciamperà. [24]Se ti coricherai, non avrai da temere; se ti coricherai, il tuo sonno sarà dolce. [25]Non temerai per uno spavento improvviso, né per la rovina degli empi quando verrà, [26]perché il Signore sarà la tua sicurezza, preserverà il tuo piede dal laccio. [27]Non negare un beneficio a chi ne ha bisogno, se è in tuo potere il farlo. [28]Non dire al tuo prossimo: «Va’, ripassa, te lo darò domani», se tu hai ciò che ti chiede. [29]Non tramare il male contro il tuo prossimo mentre egli dimora fiducioso presso di te. [30]Non litigare senza motivo con nessuno, se non ti ha fatto nulla di male. [31]Non invidiare l'uomo violento e non imitare affatto la sua condotta, [32]perché il Signore ha in abominio il malvagio, mentre la sua amicizia è per i giusti. [33]La maledizione del Signore è sulla casa del malvagio, mentre egli benedice la dimora dei giusti. [34]Dei beffardi egli si fa beffe e agli umili concede la grazia. [35]I saggi possiederanno onore ma gli stolti riceveranno ignominia. 4 [1]Ascoltate, o figli, l'istruzione di un padre e fate attenzione per conoscere la verità, [2]poiché io vi do una buona dottrina; non abbandonate il mio insegnamento. [3]Anch'io sono stato un figlio per mio padre, tenero e caro agli occhi di mia madre. [4]Egli mi istruiva dicendomi: «Il tuo cuore ritenga le mie parole; custodisci i miei precetti e vivrai. [5]Acquista la sapienza, acquista l'intelligenza; non dimenticare le parole della mia bocca e non allontanartene mai. [6]Non abbandonarla ed essa ti custodirà, amala e veglierà su di te. [7]Principio della sapienza: acquista la sapienza; a costo di tutto ciò che possiedi acquista l'intelligenza. [8]Stimala ed essa ti esalterà, sarà la tua gloria, se l'abbraccerai. [9]Una corona di grazia porrà sul tuo capo, con un diadema di gloria ti cingerà». [10]Ascolta, figlio mio, e accogli le mie parole ed esse moltiplicheranno gli anni della tua vita. [11]Ti indico la via della sapienza; ti guido per i sentieri della rettitudine. [12]Quando cammini non saranno intralciati i tuoi passi, e se corri, non inciamperai. [13]Attieniti alla disciplina, non lasciarla, pràticala, perché essa è la tua vita. [14]Non battere la strada degli empi e non procedere per la via dei malvagi. [15]Evita quella strada, non passarvi, sta’ lontano e passa oltre. [16]Essi non dormono, se non fanno del male; non si lasciano prendere dal sonno, se non fanno cadere qualcuno; [17]mangiano il pane dell'empietà e bevono il vino della violenza. [18]La strada dei giusti è come la luce dell'alba, che aumenta lo splendore fino al meriggio. [19]La via degli empi è come l'oscurità: non sanno dove saranno spinti a cadere. [20]Figlio mio, fa’ attenzione alle mie parole, porgi l'orecchio ai miei detti; [21]non perderli mai di vista, custodiscili nel tuo cuore, [22]perché essi sono vita per chi li trova e salute per tutto il suo corpo. [23]Con ogni cura vigila sul cuore perché da esso sgorga la vita. [24]Tieni lungi da te la bocca perversa e allontana da te le labbra fallaci. [25]I tuoi occhi guardino diritto e le tue pupille mirino diritto davanti a te. [26]Bada alla strada dove metti il piede e tutte le tue vie siano ben rassodate. [27]Non deviare né a destra né a sinistra, tieni lontano il piede dal male. 5 [1]Figlio mio, fa’ attenzione alla mia sapienza e porgi l'orecchio alla mia intelligenza, [2]perché tu possa seguire le mie riflessioni e le tue labbra custodiscano la scienza. [3]Stillano miele le labbra di una straniera e più viscida dell'olio è la sua bocca; [4]ma ciò che segue è amaro come assenzio, pungente come spada a doppio taglio. [5]I suoi piedi scendono verso la morte, i suoi passi conducono agli inferi. [6]Per timore che tu guardi al sentiero della vita, le sue vie volgono qua e là; essa non se ne cura. [7]Ora, figlio mio, ascoltami e non allontanarti dalle parole della mia bocca. [8]Tieni lontano da lei il tuo cammino e non avvicinarti alla porta della sua casa, [9]per non mettere in balìa di altri il tuo vigore e i tuoi anni in balìa di un uomo crudele, [10]perché non si sazino dei tuoi beni gli estranei, non finiscano le tue fatiche in casa di un forestiero [11]e tu non gema sulla tua sorte, quando verranno meno il tuo corpo e la tua carne, [12]e dica: «Perché mai ho odiato la disciplina e il mio cuore ha disprezzato la correzione? [13]Non ho ascoltato la voce dei miei maestri, non ho prestato orecchio a chi m'istruiva. [14]Per poco non mi son trovato nel colmo dei mali in mezzo alla folla e all'assemblea». [15]Bevi l'acqua della tua cisterna e quella che zampilla dal tuo pozzo, [16]perché le tue sorgenti non scorrano al di fuori, i tuoi ruscelli nelle pubbliche piazze, [17]ma siano per te solo e non per degli estranei insieme a te. [18]Sia benedetta la tua sorgente; trova gioia nella donna della tua giovinezza: [19]cerva amabile, gazzella graziosa, essa s'intrattenga con te; le sue tenerezze ti inebrino sempre; sii tu sempre invaghito del suo amore! [20]Perché, figlio mio, invaghirti d'una straniera e stringerti al petto di un'estranea? [21]Poiché gli occhi del Signore osservano le vie dell'uomo ed egli vede tutti i suoi sentieri. [22]L'empio è preda delle sue iniquità, è catturato con le funi del suo peccato. [23]Egli morirà per mancanza di disciplina, si perderà per la sua grande stoltezza. 6 [1]Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo, se hai dato la tua mano per un estraneo, [2]se ti sei legato con le parole delle tue labbra e ti sei lasciato prendere dalle parole della tua bocca, [3]figlio mio, fa’ così per liberartene: poiché sei caduto nelle mani del tuo prossimo, va’, gèttati ai suoi piedi, importuna il tuo prossimo; [4]non concedere sonno ai tuoi occhi né riposo alle tue palpebre, [5]lìberatene come la gazzella dal laccio, come un uccello dalle mani del cacciatore. [6]Va’ dalla formica, o pigro, guarda le sue abitudini e diventa saggio. [7]Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone, [8]eppure d'estate si provvede il vitto, al tempo della mietitura accumula il cibo. [9]Finno a quando, pigro, te ne starai a dormire? Quando ti scuoterai dal sonno? [10]Un po’ dormire, un po’ sonnecchiare, un po’ incrociare le braccia per riposare [11]e intanto giunge a te la miseria, come un vagabondo, e l'indigenza, come un mendicante. [12]Il perverso, uomo iniquo, va con la bocca distorta, [13]ammicca con gli occhi, stropiccia i piedi e fa cenni con le dita. [14]Cova propositi malvagi nel cuore, in ogni tempo suscita liti. [15]Per questo improvvisa verrà la sua rovina, in un attimo crollerà senza rimedio. [16]Sei cose odia il Signore, anzi sette gli sono in abominio: [17]occhi alteri, lingua bugiarda, mani che versano sangue innocente, [18]cuore che trama iniqui progetti, piedi che corrono rapidi verso il male, [19]falso testimone che diffonde menzogne e chi provoca litigi tra fratelli. [20]Figlio mio, osserva il comando di tuo padre, non disprezzare l'insegnamento di tua madre. [21]Fissali sempre nel tuo cuore, appendili al collo. [22]Quando cammini ti guideranno, quando riposi veglieranno su di te, quando ti desti ti parleranno; [23]poiché il comando è una lampada e l'insegnamento una luce e un sentiero di vita le correzioni della disciplina, [24]per preservarti dalla donna altrui, dalle lusinghe di una straniera. [25]Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza; non lasciarti adescare dai suoi sguardi, [26]perché, se la prostituta cerca un pezzo di pane, la maritata mira a una vita preziosa. [27]Si può portare il fuoco sul petto senza bruciarsi le vesti [28]o camminare sulla brace senza scottarsi i piedi? [29]Così chi si accosta alla donna altrui, chi la tocca, non resterà impunito. [30]Non si disapprova un ladro, se ruba per soddisfare l'appetito quando ha fame; [31]eppure, se è preso, dovrà restituire sette volte, consegnare tutti i beni della sua casa. [32]Ma l'adultero è privo di senno; solo chi vuole rovinare se stesso agisce così. [33]Incontrerà percosse e disonore, la sua vergogna non sarà cancellata, [34]poiché la gelosia accende lo sdegno del marito, che non avrà pietà nel giorno della vendetta; [35]non vorrà accettare alcun compenso, rifiuterà ogni dono, anche se grande. 7 [1]Figlio mio, custodisci le mie parole e fa’ tesoro dei miei precetti. [2]Osserva i miei precetti e vivrai, il mio insegnamento sia come la pupilla dei tuoi occhi. [3]Lègali alle tue dita, scrivili sulla tavola del tuo cuore. [4]Di’ alla sapienza: «Tu sei mia sorella», e chiama amica l'intelligenza, [5]perché ti preservi dalla donna forestiera, dalla straniera che ha parole di lusinga. [6]Mentre dalla finestra della mia casa stavo osservando dietro le grate, [7]ecco vidi fra gli inesperti, scorsi fra i giovani un dissennato. [8]Passava per la piazza, accanto all'angolo della straniera, e s'incamminava verso la casa di lei, [9]all'imbrunire, al declinare del giorno, all'apparir della notte e del buio. [10]Ecco farglisi incontro una donna, in vesti di prostituta e la dissimulazione nel cuore. [11]Essa è audace e insolente, non sa tenere i piedi in casa sua. [12]Ora è per la strada, ora per le piazze, ad ogni angolo sta in agguato. [13]Lo afferra, lo bacia e con sfacciataggine gli dice: [14]«Dovevo offrire sacrifici di comunione; oggi ho sciolto i miei voti; [15]per questo sono uscita incontro a te per cercarti e ti ho trovato. [16]Ho messo coperte soffici sul mio letto, tela fine d'Egitto; [17]ho profumato il mio giaciglio di mirra, di aloè e di cinnamòmo. [18]Vieni, inebriamoci d'amore fino al mattino, godiamoci insieme amorosi piaceri, [19]poiché mio marito non è in casa, è partito per un lungo viaggio, [20]ha portato con sé il sacchetto del denaro, tornerà a casa il giorno del plenilunio». [21]Lo lusinga con tante moine, lo seduce con labbra lascive; [22]egli incauto la segue, come un bue va al macello; come un cervo preso al laccio, [23]finché una freccia non gli lacera il fegato; come un uccello che si precipita nella rete e non sa che è in pericolo la sua vita. [24]Ora, figlio mio, ascoltami, fa’ attenzione alle parole della mia bocca. [25]Il tuo cuore non si volga verso le sue vie, non aggirarti per i suoi sentieri, [26]perché molti ne ha fatti cadere trafitti ed erano vigorose tutte le sue vittime. [27]La sua casa è la strada per gli inferi, che scende nelle camere della morte. 8 [1]La Sapienza forse non chiama e la prudenza non fa udir la voce? [2]In cima alle alture, lungo la via, nei crocicchi delle strade essa si è posta, [3]presso le porte, all'ingresso della città, sulle soglie degli usci essa esclama: [4]«A voi, uomini, io mi rivolgo, ai figli dell'uomo è diretta la mia voce. [5]Imparate, inesperti, la prudenza e voi, stolti, fatevi assennati. [6]Ascoltate, perché dirò cose elevate, dalle mie labbra usciranno sentenze giuste, [7]perché la mia bocca proclama la verità e abominio per le mie labbra è l'empietà. [8]Tutte le parole della mia bocca sono giuste; niente vi è in esse di fallace o perverso; [9]tutte sono leali per chi le comprende e rette per chi possiede la scienza. [10]Accettate la mia istruzione e non l'argento, la scienza anziché l'oro fino, [11]perché la scienza vale più delle perle e nessuna cosa preziosa l'uguaglia». [12]Io, la Sapienza, possiedo la prudenza e ho la scienza e la riflessione. [13]Temere il Signore è odiare il male: io detesto la superbia, l'arroganza, la cattiva condotta e la bocca perversa. [14]A me appartiene il consiglio e il buon senso, io sono l'intelligenza, a me appartiene la potenza. [15]Per mezzo mio regnano i re e i magistrati emettono giusti decreti; [16]per mezzo mio i capi comandano e i grandi governano con giustizia. [17]Io amo coloro che mi amano e quelli che mi cercano mi troveranno. [18]Presso di me c'è ricchezza e onore, sicuro benessere ed equità. [19]Il mio frutto val più dell'oro, dell'oro fino, il mio provento più dell'argento scelto. [20]Io cammino sulla via della giustizia e per i sentieri dell'equità, [21]per dotare di beni quanti mi amano e riempire i loro forzieri. [22]Il Signore mi ha creato all'inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, fin d'allora. [23]Dall'eternità sono stata costituita, fin dal principio, dagli inizi della terra. [24]Quando non esistevano gli abissi, io fui generata; quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua; [25]prima che fossero fissate le basi dei monti, prima delle colline, io sono stata generata. [26]Quando ancora non aveva fatto la terra e i campi, né le prime zolle del mondo; [27]quando egli fissava i cieli, io ero là; quando tracciava un cerchio sull'abisso; [28]quando condensava le nubi in alto, quando fissava le sorgenti dell'abisso; [29]quando stabiliva al mare i suoi limiti, sicché le acque non ne oltrepassassero la spiaggia; quando disponeva le fondamenta della terra, [30]allora io ero con lui come architetto ed ero la sua delizia ogni giorno, dilettandomi davanti a lui in ogni istante; [31]dilettandomi sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell'uomo. [32]Ora, figli, ascoltatemi: beati quelli che seguono le mie vie! [33]Ascoltate l'esortazione e siate saggi, non trascuratela! [34]Beato l'uomo che mi ascolta, vegliando ogni giorno alle mie porte, per custodire attentamente la soglia. [35]Infatti, chi trova me trova la vita, e ottiene favore dal Signore; [36]ma chi pecca contro di me, danneggia se stesso; quanti mi odiano amano la morte». 9 [1]La Sapienza si è costruita la casa, ha intagliato le sue sette colonne. [2]Ha ucciso gli animali, ha preparato il vino e ha imbandito la tavola. [3]Ha mandato le sue ancelle a proclamare sui punti più alti della città: [4]«Chi è inesperto accorra qui!». A chi è privo di senno essa dice: [5]«Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato. [6]Abbandonate la stoltezza e vivrete, andate diritti per la via dell'intelligenza». [7]Chi corregge il beffardo se ne attira il disprezzo, chi rimprovera l'empio se ne attira l'insulto. [8]Non rimproverare il beffardo per non farti odiare; rimprovera il saggio ed egli ti amerà. [9]Da’ consigli al saggio e diventerà ancora più saggio; istruisci il giusto ed egli aumenterà la dottrina. [10]Fondamento della sapienza è il timore di Dio, la scienza del Santo è intelligenza. [11]Per mezzo mio si moltiplicano i tuoi giorni, ti saranno aggiunti anni di vita. [12]Se sei sapiente, lo sei a tuo vantaggio, se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena. [13]Donna irrequieta è follia, una sciocca che non sa nulla. [14]Sta seduta alla porta di casa, su un trono, in un luogo alto della città, [15]per invitare i passanti che vanno diritti per la loro strada: [16]«Chi è inesperto venga qua!». E a chi è privo di senno essa dice: [17]«Le acque furtive sono dolci, il pane preso di nascosto è gustoso». [18]Egli non si accorge che là ci sono le ombre e che i suoi invitati se ne vanno nel profondo degli inferi. 10 [1]Proverbi di Salomone. Il figlio saggio rende lieto il padre; il figlio stolto contrista la madre. [2]Non giovano i tesori male acquistati, mentre la giustizia libera dalla morte. [3]Il Signore non lascia patir la fame al giusto, ma delude la cupidigia degli empi. [4]La mano pigra fa impoverire, la mano operosa arricchisce. [5]Chi raccoglie d'estate è previdente; chi dorme al tempo della mietitura si disonora. [6]Le benedizioni del Signore sul capo del giusto, la bocca degli empi nasconde il sopruso. [7]La memoria del giusto è in benedizione, il nome degli empi svanisce. [8]L'assennato accetta i comandi, il linguacciuto va in rovina. [9]Chi cammina nell'integrità va sicuro, chi rende tortuose le sue vie sarà scoperto. [10]Chi chiude un occhio causa dolore, chi riprende a viso aperto procura pace. [11]Fonte di vita è la bocca del giusto, la bocca degli empi nasconde violenza. [12]L'odio suscita litigi, l'amore ricopre ogni colpa. [13]Sulle labbra dell'assennato si trova la sapienza, per la schiena di chi è privo di senno il bastone. [14]I saggi fanno tesoro della scienza, ma la bocca dello stolto è un pericolo imminente. [15]I beni del ricco sono la sua roccaforte, la rovina dei poveri è la loro miseria. [16]Il salario del giusto serve per la vita, il guadagno dell'empio è per i vizi. [17]È sulla via della vita chi osserva la disciplina, chi trascura la correzione si smarrisce. [18]Placano l'odio le labbra sincere, chi diffonde la calunnia è uno stolto. [19]Nel molto parlare non manca la colpa, chi frena le labbra è prudente. [20]Argento pregiato è la lingua del giusto, il cuore degli empi vale ben poco. [21]Le labbra del giusto nutriscono molti, gli stolti muoiono in miseria. [22]La benedizione del Signore arricchisce, non le aggiunge nulla la fatica. [23]È un divertimento per lo stolto compiere il male, come il coltivar la sapienza per l'uomo prudente. [24]Al malvagio sopraggiunge il male che teme, il desiderio dei giusti invece è soddisfatto. [25]Al passaggio della bufera l'empio cessa di essere, ma il giusto resterà saldo per sempre. [26]Come l'aceto ai denti e il fumo agli occhi così è il pigro per chi gli affida una missione. [27]Il timore del Signore prolunga i giorni, ma gli anni dei malvagi sono accorciati. [28]L'attesa dei giusti finirà in gioia, ma la speranza degli empi svanirà. [29]La via del Signore è una fortezza per l'uomo retto, mentre è una rovina per i malfattori. [30]Il giusto non vacillerà mai, ma gli empi non dureranno sulla terra. [31]La bocca del giusto esprime la sapienza, la lingua perversa sarà tagliata. [32]Le labbra del giusto stillano benevolenza, la bocca degli empi perversità. 11 [1]La bilancia falsa è in abominio al Signore, ma del peso esatto egli si compiace. [2]Viene la superbia, verrà anche l'obbrobrio, mentre la saggezza è presso gli umili. [3]L'integrità degli uomini retti li guida, la perversità dei perfidi li rovina. [4]Non serve la ricchezza nel giorno della collera, ma la giustizia libera dalla morte. [5]La giustizia dell'uomo onesto gli spiana la via; per la sua empietà cade l'empio. [6]La giustizia degli uomini retti li salva, nella cupidigia restano presi i perfidi. [7]Con la morte dell'empio svanisce ogni sua speranza, la fiducia dei malvagi scompare. [8]Il giusto sfugge all'angoscia, al suo posto subentra l'empio. [9]Con la bocca l'empio rovina il suo prossimo, ma i giusti si salvano con la scienza. [10]Della prosperità dei giusti la città si rallegra, per la scomparsa degli empi si fa festa. [11]Con la benedizione degli uomini retti si innalza una città, la bocca degli empi la demolisce. [12]Chi disprezza il suo prossimo è privo di senno, l'uomo prudente invece tace. [13]Chi va in giro sparlando svela il segreto, lo spirito fidato nasconde ogni cosa. [14]Senza una direzione un popolo decade, il successo sta nel buon numero di consiglieri. [15]Chi garantisce per un estraneo si troverà male, chi avversa le strette di mano a garanzia, vive tranquillo. [16]Una donna graziosa ottiene gloria, ma gli uomini laboriosi acquistano ricchezza. [17]Benefica se stesso l'uomo misericordioso, il crudele invece tormenta la sua stessa carne. [18]L'empio realizza profitti fallaci, ma per chi semina la giustizia il salario è sicuro. [19]Chi pratica la giustizia si procura la vita, chi segue il male va verso la morte. [20]I cuori depravati sono in abominio al Signore che si compiace di chi ha una condotta integra. [21]Certo non resterà impunito il malvagio, ma la discendenza dei giusti si salverà. [22]Un anello d'oro al naso d'un porco, tale è la donna bella ma priva di senno. [23]La brama dei giusti è solo il bene, la speranza degli empi svanisce. [24]C'è chi largheggia e la sua ricchezza aumenta, c'è chi risparmia oltre misura e finisce nella miseria. [25]La persona benefica avrà successo e chi disseta sarà dissetato. [26]Chi accaparra il grano è maledetto dal popolo, la benedizione è invocata sul capo di chi lo vende. [27]Chi è sollecito del bene trova il favore, chi ricerca il male, male avrà. [28]Chi confida nella propria ricchezza cadrà; i giusti invece verdeggeranno come foglie. [29]Chi crea disordine in casa erediterà vento e lo stolto sarà schiavo dell'uomo saggio. [30]Il frutto del giusto è un albero di vita, il saggio conquista gli animi. [31]Ecco, il giusto è ripagato sulla terra, tanto più lo saranno l'empio e il peccatore. 12 [1]Chi ama la disciplina ama la scienza, chi odia la correzione è stolto. [2]Il buono si attira il favore del Signore, ma egli condanna l'intrigante. [3]Non resta saldo l'uomo con l'empietà, ma la radice dei giusti non sarà smossa. [4]La donna perfetta è la corona del marito, ma quella che lo disonora è come carie nelle sue ossa. [5]I pensieri dei giusti sono equità, i propositi degli empi sono frode. [6]Le parole degli empi sono agguati sanguinari, ma la bocca degli uomini retti vi si sottrarrà. [7]Gli empi, una volta abbattuti, più non sono, ma la casa dei giusti sta salda. [8]Un uomo è lodato per il senno, chi ha un cuore perverso è disprezzato. [9]Un uomo di poco conto che basta a se stesso vale più di un uomo esaltato a cui manca il pane. [10]Il giusto ha cura del suo bestiame, ma i sentimenti degli empi sono spietati. [11]Chi coltiva la sua terra si sazia di pane, chi insegue chimere è privo di senno. [12]Le brame dell'empio sono una rete di mali, la radice dei giusti produce frutti. [13]Nel peccato delle sue labbra si impiglia il malvagio, ma il giusto sfuggirà a tale angoscia. [14]Ognuno si sazia del frutto della sua bocca, ma ciascuno sarà ripagato secondo le sue opere. [15]Lo stolto giudica diritta la sua condotta, il saggio, invece, ascolta il consiglio. [16]Lo stolto manifesta subito la sua collera, l'accorto dissimula l'offesa. [17]Chi aspira alla verità proclama la giustizia, il falso testimone proclama l'inganno. [18]V'è chi parla senza riflettere: trafigge come una spada; ma la lingua dei saggi risana. [19]La bocca verace resta ferma per sempre, la lingua bugiarda per un istante solo. [20]Amarezza è nel cuore di chi trama il male, gioia hanno i consiglieri di pace. [21]Al giusto non può capitare alcun danno, gli empi saranno pieni di mali. [22]Le labbra menzognere sono un abominio per il Signore che si compiace di quanti agiscono con sincerità. [23]L'uomo accorto cela il sapere, il cuore degli stolti proclama la stoltezza. [24]La mano operosa ottiene il comando, quella pigra sarà per il lavoro forzato. [25]L'affanno deprime il cuore dell'uomo, una parola buona lo allieta. [26]Il giusto è guida per il suo prossimo, ma la via degli empi fa smarrire. [27]Il pigro non troverà selvaggina; la diligenza è per l'uomo un bene prezioso. [28]Nella strada della giustizia è la vita, il sentiero dei perversi conduce alla morte. 13 [1]Il figlio saggio ama la disciplina, lo spavaldo non ascolta il rimprovero. [2]Del frutto della sua bocca l'uomo mangia ciò che è buono; l'appetito dei perfidi si soddisfa con i soprusi. [3]Chi sorveglia la sua bocca conserva la vita, chi apre troppo le labbra incontra la rovina. [4]Il pigro brama, ma non c'è nulla per il suo appetito; l'appetito dei diligenti sarà soddisfatto. [5]Il giusto odia la parola falsa, l'empio calunnia e disonora. [6]La giustizia custodisce chi ha una condotta integra, il peccato manda in rovina l'empio. [7]C'è chi fa il ricco e non ha nulla; c'è chi fa il povero e ha molti beni. [8]Riscatto della vita d'un uomo è la sua ricchezza, ma il povero non si accorge della minaccia. [9]La luce dei giusti allieta, la lucerna degli empi si spegne. [10]L'insolenza provoca soltanto contese, la sapienza si trova presso coloro che prendono consiglio. [11]Le ricchezze accumulate in fretta diminuiscono, chi le raduna a poco a poco le accresce. [12]Un'attesa troppo prolungata fa male al cuore, un desiderio soddisfatto è albero di vita. [13]Chi disprezza la parola si rovinerà, chi rispetta un comando ne avrà premio. [14]L'insegnamento del saggio è fonte di vita per evitare i lacci della morte. [15]Un aspetto buono procura favore, ma il contegno dei perfidi è rude. [16]L'accorto agisce sempre con riflessione, lo stolto mette in mostra la stoltezza. [17]Un cattivo messaggero causa sciagure, un inviato fedele apporta salute. [18]Povertà e ignominia a chi rifiuta l'istruzione, chi tien conto del rimprovero sarà onorato. [19]Desiderio soddisfatto è una dolcezza al cuore, ma è abominio per gli stolti staccarsi dal male. [20]Va’ con i saggi e saggio diventerai, chi pratica gli stolti ne subirà danno. [21]La sventura perseguita i peccatori, il benessere ripagherà i giusti. [22]L'uomo dabbene lascia eredi i nipoti, la proprietà del peccatore è riservata al giusto. [23]Il potente distrugge il podere dei poveri e c'è chi è eliminato senza processo. [24]Chi risparmia il bastone odia suo figlio, chi lo ama è pronto a correggerlo. [25]Il giusto mangia a sazietà, ma il ventre degli empi soffre la fame. 14 [1]La sapienza di una massaia costruisce la casa, la stoltezza la demolisce con le mani. [2]Chi procede con rettitudine teme il Signore, chi si scosta dalle sue vie lo disprezza. [3]Nella bocca dello stolto c'è il germoglio della superbia, ma le labbra dei saggi sono la loro salvaguardia. [4]Senza buoi, niente grano, l'abbondanza del raccolto sta nel vigore del toro. [5]Il testimone vero non mentisce, quello falso spira menzogne. [6]Il beffardo ricerca la sapienza ma invano, la scienza è cosa facile per il prudente. [7]Allontànati dall'uomo stolto, e non ignorerai le labbra sapienti. [8]La sapienza dell'accorto sta nel capire la sua via, ma la stoltezza degli sciocchi è inganno. [9]Fra gli stolti risiede la colpa, fra gli uomini retti la benevolenza. [10]Il cuore conosce la propria amarezza e alla sua gioia non partecipa l'estraneo. [11]La casa degli empi rovinerà, ma la tenda degli uomini retti avrà successo. [12]C'è una via che sembra diritta a qualcuno, ma sbocca in sentieri di morte. [13]Anche fra il riso il cuore prova dolore e la gioia può finire in pena. [14]Chi è instabile si sazierà dei frutti della sua condotta, l'uomo dabbene si sazierà delle sue opere. [15]L'ingenuo crede quanto gli dici, l'accorto controlla i propri passi. [16]Il saggio teme e sta lontano dal male, lo stolto è insolente e presuntuoso. [17]L'iracondo commette sciocchezze, il riflessivo sopporta. [18]Gli inesperti erediteranno la stoltezza, i prudenti si coroneranno di scienza. [19]I malvagi si inchinano davanti ai buoni, gli empi davanti alle porte del giusto. [20]Il povero è odioso anche al suo amico, numerosi sono gli amici del ricco. [21]Chi disprezza il prossimo pecca, beato chi ha pietà degli umili. [22]Non errano forse quelli che compiono il male? Benevolenza e favore per quanti compiono il bene. [23]In ogni fatica c'è un vantaggio, ma la loquacità produce solo miseria. [24]Corona dei saggi è la loro accortezza, corona degli stolti la loro stoltezza. [25]Salvatore di vite è un testimone vero; chi spaccia menzogne è un impostore. [26]Nel timore del Signore è la fiducia del forte; per i suoi figli egli sarà un rifugio. [27]Il timore del Signore è fonte di vita, per evitare i lacci della morte. [28]Un popolo numeroso è la gloria del re; la scarsità di gente è la rovina del principe. [29]Il paziente ha grande prudenza, l'iracondo mostra stoltezza. [30]Un cuore tranquillo è la vita di tutto il corpo, l'invidia è la carie delle ossa. [31]Chi opprime il povero offende il suo creatore, chi ha pietà del misero lo onora. [32]Dalla propria malvagità è travolto l'empio, il giusto ha un rifugio nella propria integrità. [33]In un cuore assennato risiede la sapienza, ma in seno agli stolti può scoprirsi? [34]La giustizia fa onore a una nazione, ma il peccato segna il declino dei popoli. [35]Il favore del re è per il ministro intelligente, il suo sdegno è per chi lo disonora. 15 [1]Una risposta gentile calma la collera, una parola pungente eccita l'ira. [2]La lingua dei saggi fa gustare la scienza, la bocca degli stolti esprime sciocchezze. [3]In ogni luogo sono gli occhi del Signore, scrutano i malvagi e i buoni. [4]Una lingua dolce è un albero di vita, quella malevola è una ferita al cuore. [5]Lo stolto disprezza la correzione paterna; chi tiene conto dell'ammonizione diventa prudente. [6]Nella casa del giusto c'è abbondanza di beni, sulla rendita dell'empio incombe il dissesto. [7]Le labbra dei saggi diffondono la scienza, non così il cuore degli stolti. [8]Il sacrificio degli empi è in abominio al Signore, la supplica degli uomini retti gli è gradita. [9]La condotta perversa è in abominio al Signore; egli ama chi pratica la giustizia. [10]Punizione severa per chi abbandona il retto sentiero, chi odia la correzione morirà. [11]Gl'inferi e l'abisso sono davanti al Signore, tanto più i cuori dei figli dell'uomo. [12]Lo spavaldo non vuol essere corretto, egli non si accompagna con i saggi. [13]Un cuore lieto rende ilare il volto, ma, quando il cuore è triste, lo spirito è depresso. [14]Una mente retta ricerca il sapere, la bocca degli stolti si pasce di stoltezza. [15]Tutti i giorni son brutti per l'afflitto, per un cuore felice è sempre festa. [16]Poco con il timore di Dio è meglio di un gran tesoro con l'inquietudine. [17]Un piatto di verdura con l'amore è meglio di un bue grasso con l'odio. [18]L'uomo collerico suscita litigi, il lento all'ira seda le contese. [19]La via del pigro è come una siepe di spine, la strada degli uomini retti è una strada appianata. [20]Il figlio saggio allieta il padre, l'uomo stolto disprezza la madre. [21]La stoltezza è una gioia per chi è privo di senno; l'uomo prudente cammina diritto. [22]Falliscono le decisioni prese senza consultazione, riescono quelle prese da molti consiglieri. [23]È una gioia per l'uomo saper dare una risposta; quanto è gradita una parola detta a suo tempo! [24]Per l'uomo assennato la strada della vita è verso l'alto, per salvarlo dagli inferni che sono in basso. [25]Il Signore abbatte la casa dei superbi e rende saldi i confini della vedova. [26]Sono in abominio al Signore i pensieri malvagi, ma gli sono gradite le parole benevole. [27]Sconvolge la sua casa chi è avido di guadagni disonesti; ma chi detesta i regali vivrà. [28]La mente del giusto medita prima di rispondere, la bocca degli empi esprime malvagità. [29]Il Signore è lontano dagli empi, ma egli ascolta la preghiera dei giusti. [30]Uno sguardo luminoso allieta il cuore; una notizia lieta rianima le ossa. [31]L'orecchio che ascolta un rimprovero salutare avrà la dimora in mezzo ai saggi. [32]Chi rifiuta la correzione disprezza se stesso, chi ascolta il rimprovero acquista senno. [33]Il timore di Dio è una scuola di sapienza, prima della gloria c'è l'umiltà. 16 [1]All'uomo appartengono i progetti della mente, ma dal Signore viene la risposta. [2]Tutte le vie dell'uomo sembrano pure ai suoi occhi, ma chi scruta gli spiriti è il Signore. [3]Affida al Signore la tua attività e i tuoi progetti riusciranno. [4]Il Signore ha fatto tutto per un fine, anche l'empio per il giorno della sventura. [5]È un abominio per il Signore ogni cuore superbo, certamente non resterà impunito. [6]Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa, con il timore del Signore si evita il male. [7]Quando il Signore si compiace della condotta di un uomo, riconcilia con lui anche i suoi nemici. [8]Poco con onestà è meglio di molte rendite senza giustizia. [9]La mente dell'uomo pensa molto alla sua via, ma il Signore dirige i suoi passi. [10]Un oracolo è sulle labbra del re, in giudizio la sua bocca non sbaglia. [11]La stadera e le bilance giuste appartengono al Signore, sono opera sua tutti i pesi del sacchetto. [12]È in abominio ai re commettere un'azione iniqua, poiché il trono si consolida con la giustizia. [13]Delle labbra giuste si compiace il re e ama chi parla con rettitudine. [14]L'ira del re è messaggera di morte, ma l'uomo saggio la placherà. [15]Nello splendore del volto del re è la vita, il suo favore è come nube di primavera. [16]È molto meglio possedere la sapienza che l'oro, il possesso dell'intelligenza è preferibile all'argento. [17]La strada degli uomini retti è evitare il male, conserva la vita chi controlla la sua via. [18]Prima della rovina viene l'orgoglio e prima della caduta lo spirito altero. [19]È meglio abbassarsi con gli umili che spartire la preda con i superbi. [20]Chi è prudente nella parola troverà il bene e chi confida nel Signore è beato. [21]Sarà chiamato intelligente chi è saggio di mente; il linguaggio dolce aumenta la dottrina. [22]Fonte di vita è la prudenza per chi la possiede, castigo degli stolti è la stoltezza. [23]Una mente saggia rende prudente la bocca e sulle sue labbra aumenta la dottrina. [24]Favo di miele sono le parole gentili, dolcezza per l'anima e refrigerio per il corpo. [25]C'è una via che pare diritta a qualcuno, ma sbocca in sentieri di morte. [26]L'appetito del lavoratore lavora per lui, perché la sua bocca lo stimola. [27]L'uomo perverso produce la sciagura, sulle sue labbra c'è come un fuoco ardente. [28]L'uomo ambiguo provoca litigi, chi calunnia divide gli amici. [29]L'uomo violento seduce il prossimo e lo spinge per una via non buona. [30]Chi socchiude gli occhi medita inganni, chi stringe le labbra ha già commesso il male. [31]Corona magnifica è la canizie, ed essa si trova sulla via della giustizia. [32]Il paziente val più di un eroe, chi domina se stesso val più di chi conquista una città. [33]Nel grembo si getta la sorte, ma la decisione dipende tutta dal Signore. 17 [1]Un tozzo di pane secco con tranquillità è meglio di una casa piena di banchetti festosi e di discordia. [2]Lo schiavo intelligente prevarrà su un figlio disonorato e avrà parte con i fratelli all'eredità. [3]Il crogiuolo è per l'argento e il forno per l'oro, ma chi prova i cuori è il Signore. [4]Il maligno presta attenzione a un labbro maledico, il bugiardo ascolta una lingua nociva. [5]Chi deride il povero offende il suo creatore, chi gioisce della sciagura altrui non resterà impunito. [6]Corona dei vecchi sono i figli dei figli, onore dei figli i loro padri. [7]Non conviene all'insensato un linguaggio elevato, ancor meno al principe un linguaggio falso. [8]Il dono è come un talismano per il proprietario: dovunque si volga ha successo. [9]Chi copre la colpa si concilia l'amicizia, ma chi la divulga divide gli amici. [10]Fa più una minaccia all'assennato che cento percosse allo stolto. [11]Il malvagio non cerca altro che la ribellione, ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà. [12]Meglio incontrare un'orsa privata dei figli che uno stolto in preda alla follia. [13]Chi rende male per bene vedrà sempre la sventura in casa. [14]Iniziare un litigio è come aprire una diga, prima che la lite si esasperi, troncala. [15]Assolvere il reo e condannare il giusto sono due cose in abominio al Signore. [16]A che serve il denaro in mano allo stolto? Forse a comprar la sapienza, se egli non ha senno? [17]Un amico vuol bene sempre, è nato per essere un fratello nella sventura. [18]È privo di senno l'uomo che offre garanzie e si dà come garante per il suo prossimo. [19]Chi ama la rissa ama il delitto, chi alza troppo l'uscio cerca la rovina. [20]Un cuore perverso non troverà mai felicità, una lingua tortuosa andrà in malora. [21]Chi genera uno stolto ne avrà afflizione; non può certo gioire il padre di uno sciocco. [22]Un cuore lieto fa bene al corpo, uno spirito abbattuto inaridisce le ossa. [23]L'iniquo accetta regali di sotto il mantello per deviare il corso della giustizia. [24]L'uomo prudente ha la sapienza davanti a sé, ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo. [25]Un figlio stolto è un tormento per il padre e un'amarezza per colei che lo ha partorito. [26]Non sta bene multare chi ha ragione e peggio ancora colpire gli innocenti. [27]Chi è parco di parole possiede la scienza; uno spirito calmo è un uomo intelligente. [28]Anche lo stolto, se tace, passa per saggio e, se tien chiuse le labbra, per intelligente. 18 [1]Chi si tiene appartato cerca pretesti e con ogni mezzo attacca brighe. [2]Lo stolto non ama la prudenza, ma vuol solo far mostra dei suoi sentimenti. [3]Con l'empietà viene il disprezzo, con il disonore anche l'ignominia. [4]Le parole della bocca dell'uomo sono acqua profonda, la fonte della sapienza è un torrente che straripa. [5]Non è bene usar riguardi all'empio per far torto al giusto in un giudizio. [6]Le labbra dello stolto provocano liti e la sua bocca gli provoca percosse. [7]La bocca dello stolto è la sua rovina e le sue labbra sono un laccio per la sua vita. [8]Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi che scendono in fondo alle viscere. [9]Chi è indolente nel lavoro è fratello del dissipatore. [10]Torre fortissima è il nome del Signore: il giusto vi si rifugia ed è al sicuro. [11]I beni del ricco sono la sua roccaforte, come un'alta muraglia, a suo parere. [12]Prima della caduta il cuore dell'uomo si esalta, ma l'umiltà viene prima della gloria. [13]Chi risponde prima di avere ascoltato mostra stoltezza a propria confusione. [14]Lo spirito dell'uomo lo sostiene nella malattia, ma uno spirito afflitto chi lo solleverà? [15]La mente intelligente acquista la scienza, l'orecchio dei saggi ricerca il sapere. [16]Il dono fa largo all'uomo e lo introduce alla presenza dei grandi. [17]Il primo a parlare in una lite sembra aver ragione, ma viene il suo avversario e lo confuta. [18]La sorte fa cessar le discussioni e decide fra i potenti. [19]Un fratello offeso è più irriducibile d'una roccaforte, le liti sono come le sbarre di un castello. [20]Con la bocca l'uomo sazia il suo stomaco, egli si sazia con il prodotto delle labbra. [21]Morte e vita sono in potere della lingua e chi l'accarezza ne mangerà i frutti. [22]Chi ha trovato una moglie ha trovato una fortuna, ha ottenuto il favore del Signore. [23]Il povero parla con suppliche, il ricco risponde con durezza. [24]Ci sono compagni che conducono alla rovina, ma anche amici più affezionati di un fratello. 19 [1]Meglio un povero di condotta integra che un ricco di costumi perversi. [2]Lo zelo senza riflessione non è cosa buona, e chi va a passi frettolosi inciampa. [3]La stoltezza intralcia il cammino dell'uomo e poi egli si adira contro il Signore. [4]Le ricchezze moltiplicano gli amici, ma il povero è abbandonato anche dall'amico che ha. [5]Il falso testimone non resterà impunito, chi diffonde menzogne non avrà scampo. [6]Molti sono gli adulatori dell'uomo generoso e tutti sono amici di chi fa doni. [7]Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli, tanto più si allontanano da lui i suoi amici. Egli va in cerca di parole, ma non ci sono. [8]Chi acquista senno ama se stesso e chi agisce con prudenza trova fortuna. [9]Il falso testimone non resterà impunito, chi diffonde menzogne perirà. [10]Allo stolto non conviene una vita agiata, ancor meno a un servo comandare ai prìncipi. [11]È avvedutezza per l'uomo rimandare lo sdegno ed è sua gloria passar sopra alle offese. [12]Lo sdegno del re è simile al ruggito del leone e il suo favore è come la rugiada sull'erba. [13]Un figlio stolto è una calamità per il padre e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante. [14]La casa e il patrimonio si ereditano dai padri, ma una moglie assennata è dono del Signore. [15]La pigrizia fa cadere in torpore, l'indolente patirà la fame. [16]Chi custodisce il comando custodisce se stesso, chi trascura la propria condotta morirà. [17]Chi fa la carità al povero fa un prestito al Signore che gli ripagherà la buona azione. [18]Correggi tuo figlio finché c'è speranza, ma non ti trasporti l'ira fino a ucciderlo. [19]Il violento deve essere punito, se lo risparmi, lo diventerà ancora di più. [20]Ascolta il consiglio e accetta la correzione, per essere saggio in avvenire. [21]Molte sono le idee nella mente dell'uomo, ma solo il disegno del Signore resta saldo. [22]Il pregio dell'uomo è la sua bontà, meglio un povero che un bugiardo. [23]Il timore di Dio conduce alla vita e chi ne è pieno riposerà non visitato dalla sventura. [24]Il pigro tuffa la mano nel piatto, ma stenta persino a riportarla alla bocca. [25]Percuoti il beffardo e l'ingenuo diventerà accorto, rimprovera l'intelligente e imparerà la lezione. [26]Chi rovina il padre e fa fuggire la madre è un figlio disonorato e infame. [27]Figlio mio, cessa pure di ascoltare l'istruzione, se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza. [28]Il testimone iniquo si beffa della giustizia e la bocca degli empi ingoia l'iniquità. [29]Per i beffardi sono pronte le verghe e il bastone per le spalle degli stolti. 20 [1]Il vino è rissoso, il liquore è tumultuoso; chiunque se ne inebria non è saggio. [2]La collera del re è simile al ruggito del leone; chiunque lo eccita rischia la vita. [3]È una gloria per l'uomo astenersi dalle contese, attaccar briga è proprio degli stolti. [4]Il pigro non ara d'autunno, e alla mietitura cerca, ma non trova nulla. [5]Come acque profonde sono i consigli nel cuore umano, l'uomo accorto le sa attingere. [6]Molti si proclamano gente per bene, ma una persona fidata chi la trova? [7]Il giusto si regola secondo la sua integrità; beati i figli che lascia dietro di sé! [8]Il re che siede in tribunale dissipa ogni male con il suo sguardo. [9]Chi può dire: «Ho purificato il cuore, sono mondo dal mio peccato?». [10]Doppio peso e doppia misura sono due cose in abominio al Signore. [11]Già con i suoi giochi il fanciullo dimostra se le sue azioni saranno pure e rette. [12]L'orecchio che ascolta e l'occhio che vede: l'uno e l'altro ha fatto il Signore. [13]Non amare il sonno per non diventare povero, tieni gli occhi aperti e avrai pane a sazietà. [14]«Robaccia, robaccia» dice chi compra: ma mentre se ne va, allora se ne vanta. [15]C'è oro e ci sono molte perle, ma la cosa più preziosa sono le labbra istruite. [16]Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un altro e tienilo in pegno per gli estranei. [17]È piacevole all'uomo il pane procurato con frode, ma poi la sua bocca sarà piena di granelli di sabbia. [18]Pondera bene i tuoi disegni, consigliandoti, e fa’ la guerra con molta riflessione. [19]Chi va in giro sparlando rivela un segreto, non associarti a chi ha sempre aperte le labbra. [20]Chi maledice il padre e la madre vedrà spegnersi la sua lucerna nel cuore delle tenebre. [21]I guadagni accumulati in fretta da principio non saranno benedetti alla fine. [22]Non dire: «Voglio ricambiare il male», confida nel Signore ed egli ti libererà. [23]Il doppio peso è in abominio al Signore e le bilance false non sono un bene. [24]Dal Signore sono diretti i passi dell'uomo e come può l'uomo comprender la propria via? [25]È un laccio per l'uomo esclamare subito: «Sacro!» e riflettere solo dopo aver fatto il voto. [26]Un re saggio passa al vaglio i malvagi e ritorna su di loro con la ruota. [27]Lo spirito dell'uomo è una fiaccola del Signore che scruta tutti i segreti recessi del cuore. [28]Bontà e fedeltà vegliano sul re, sulla bontà è basato il suo trono. [29]Vanto dei giovani è la loro forza, ornamento dei vecchi è la canizie. [30]Le ferite sanguinanti spurgano il male, le percosse purificano i recessi del cuore. 21 [1]Il cuore del re è un canale d'acqua in mano al Signore: lo dirige dovunque egli vuole. [2]Agli occhi dell'uomo tutte le sue vie sono rette, ma chi pesa i cuori è il Signore. [3]Praticare la giustizia e l'equità per il Signore vale più di un sacrificio. [4]Occhi alteri e cuore superbo, lucerna degli empi, è il peccato. [5]I piani dell'uomo diligente si risolvono in profitto, ma chi è precipitoso va verso l'indigenza. [6]Accumular tesori a forza di menzogne è vanità effimera di chi cerca la morte. [7]La violenza degli empi li travolge, perché rifiutano di praticare la giustizia. [8]La via dell'uomo criminale è tortuosa, ma l'innocente è retto nel suo agire. [9]È meglio abitare su un angolo del tetto che avere una moglie litigiosa e casa in comune. [10]L'anima del malvagio desidera far il male e ai suoi occhi il prossimo non trova pietà. [11]Quando il beffardo vien punito, l'inesperto diventa saggio e quando il saggio viene istruito, accresce il sapere. [12]Il Giusto osserva la casa dell'empio e precipita gli empi nella sventura. [13]Chi chiude l'orecchio al grido del povero invocherà a sua volta e non otterrà risposta. [14]Un regalo fatto in segreto calma la collera, un dono di sotto mano placa il furore violento. [15]È una gioia per il giusto che sia fatta giustizia, mentre è un terrore per i malfattori. [16]L'uomo che si scosta dalla via della saggezza, riposerà nell'assemblea delle ombre dei morti. [17]Diventerà indigente chi ama i piaceri e chi ama vino e profumi non arricchirà. [18]Il malvagio serve da riscatto per il giusto e il perfido per gli uomini retti. [19]Meglio abitare in un deserto che con una moglie litigiosa e irritabile. [20]Tesori preziosi e profumi sono nella dimora del saggio, ma lo stolto dilapida tutto. [21]Chi segue la giustizia e la misericordia troverà vita e gloria. [22]Il saggio assale una città di guerrieri e abbatte la fortezza in cui essa confidava. [23]Chi custodisce la bocca e la lingua preserva se stesso dai dispiaceri. [24]Il superbo arrogante si chiama beffardo, egli agisce nell'eccesso dell'insolenza. [25]I desideri del pigro lo portano alla morte, perché le sue mani rifiutano di lavorare. [26]Tutta la vita l'empio indulge alla cupidigia, mentre il giusto dona senza risparmiare. [27]Il sacrificio degli empi è un abominio, tanto più se offerto con cattiva intenzione. [28]Il falso testimone perirà, ma l'uomo che ascolta potrà parlare sempre. [29]L'empio assume un'aria sfrontata, l'uomo retto controlla la propria condotta. [30]Non c'è sapienza, non c'è prudenza, non c'è consiglio di fronte al Signore. [31]Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia, ma al Signore appartiene la vittoria. 22 [1]Un buon nome val più di grandi ricchezze e la benevolenza altrui più dell'argento e dell'oro. [2]Il ricco e il povero si incontrano, il Signore ha creato l'uno e l'altro. [3]L'accorto vede il pericolo e si nasconde, gli inesperti vanno avanti e la pagano. [4]Frutti dell'umiltà sono il timore di Dio, la ricchezza, l'onore e la vita. [5]Spine e tranelli sono sulla via del perverso; chi ha cura di se stesso sta lontano. [6]Abitua il giovane secondo la via da seguire; neppure da vecchio se ne allontanerà. [7]Il ricco domina sul povero e chi riceve prestiti è schiavo del suo creditore. [8]Chi semina l'ingiustizia raccoglie la miseria e il bastone a servizio della sua collera svanirà. [9]Chi ha l'occhio generoso sarà benedetto, perché egli dona del suo pane al povero. [10]Scaccia il beffardo e la discordia se ne andrà e cesseranno i litigi e gli insulti. [11]Il Signore ama chi è puro di cuore e chi ha la grazia sulle labbra è amico del re. [12]Gli occhi del Signore proteggono la scienza ed egli confonde le parole del perfido. [13]Il pigro dice: «C'è un leone là fuori: sarei ucciso in mezzo alla strada». [14]La bocca delle straniere è una fossa profonda, chi è in ira al Signore vi cade. [15]La stoltezza è legata al cuore del fanciullo, ma il bastone della correzione l'allontanerà da lui. [16]Opprimere il povero non fa che arricchirlo, dare a un ricco non fa che impoverirlo. [17]Porgi l'orecchio e ascolta le parole dei sapienti e applica la tua mente alla mia istruzione, [18]perché ti sarà piacevole custodirle nel tuo intimo e averle tutte insieme pronte sulle labbra. [19]Perché la tua fiducia sia riposta nel Signore, voglio indicarti oggi la tua strada. [20]Non ti ho scritto forse trenta tra consigli e istruzioni, [21]perché tu sappia esprimere una parola giusta e rispondere con parole sicure a chi ti interroga? [22]Non depredare il povero, perché egli è povero, e non affliggere il misero in tribunale, [23]perché il Signore difenderà la loro causa e spoglierà della vita coloro che li hanno spogliati. [24]Non ti associare a un collerico e non praticare un uomo iracondo, [25]per non imparare i suoi costumi e procurarti una trappola per la tua vita. [26]Non essere di quelli che si fanno garanti o che s'impegnano per debiti altrui, [27]perché, se poi non avrai da pagare, ti si toglierà il letto di sotto a te. [28]Non spostare il confine antico, posto dai tuoi padri. [29]Hai visto un uomo sollecito nel lavoro? Egli si sistemerà al servizio del re, non resterà al servizio di persone oscure. 23 [1]Quando siedi a mangiare con un potente, considera bene che cosa hai davanti; [2]mettiti un coltello alla gola, se hai molto appetito. [3]Non desiderare le sue ghiottonerie, sono un cibo fallace. [4]Non affannarti per arricchire, rinunzia a un simile pensiero; [5]appena vi fai volare gli occhi sopra, essa già non è più: perché mette ali come aquila e vola verso il cielo. [6]Non mangiare il pane di chi ha l'occhio cattivo e non desiderare le sue ghiottonerie, [7]perché come chi calcola fra di sé, così è costui; ti dirà: «Mangia e bevi», ma il suo cuore non è con te. [8]Il boccone che hai mangiato rigetterai e avrai sprecato le tue parole gentili. [9]Non parlare agli orecchi di uno stolto, perché egli disprezzerà le tue sagge parole. [10]Non spostare il confine antico, e non invadere il campo degli orfani, [11]perché il loro vendicatore è forte, egli difenderà la loro causa contro di te. [12]Piega il cuore alla correzione e l'orecchio ai discorsi sapienti. [13]Non risparmiare al giovane la correzione, anche se tu lo batti con la verga, non morirà; [14]anzi, se lo batti con la verga, lo salverai dagli inferi. [15]Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio, anche il mio cuore gioirà. [16]Esulteranno le mie viscere, quando le tue labbra diranno parole rette. [17]Il tuo cuore non invidi i peccatori, ma resti sempre nel timore del Signore, [18]perché così avrai un avvenire e la tua speranza non sarà delusa. [19]Ascolta, figlio mio, e sii saggio e indirizza il cuore per la via retta. [20]Non essere fra quelli che s'inebriano di vino, né fra coloro che son ghiotti di carne, [21]perché l'ubriacone e il ghiottone impoveriranno e il dormiglione si vestirà di stracci. [22]Ascolta tuo padre che ti ha generato, non disprezzare tua madre quando è vecchia. [23]Acquista il vero bene e non cederlo, la sapienza, l'istruzione e l'intelligenza. [24]Il padre del giusto gioirà pienamente e chi ha generato un saggio se ne compiacerà. [25]Gioisca tuo padre e tua madre e si rallegri colei che ti ha generato. [26]Fa’ bene attenzione a me, figlio mio, e tieni fisso lo sguardo ai miei consigli: [27]una fossa profonda è la prostituta, e un pozzo stretto la straniera. [28]Essa si apposta come un ladro e aumenta fra gli uomini il numero dei perfidi. [29]Per chi i guai? Per chi i lamenti? Per chi i litigi? Per chi i gemiti? A chi le percosse per futili motivi? A chi gli occhi rossi? [30]Per quelli che si perdono dietro al vino e vanno a gustare vino puro. [31]Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nella coppa e scende giù piano piano; [32]finirà con il morderti come un serpente e pungerti come una vipera. [33]Allora i tuoi occhi vedranno cose strane e la tua mente dirà cose sconnesse. [34]Ti parrà di giacere in alto mare o di dormire in cima all'albero maestro. [35]«Mi hanno picchiato, ma non sento male. Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto. Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell'altro». 24 [1]Non invidiare gli uomini malvagi, non desiderare di stare con loro; [2]poiché il loro cuore trama rovine e le loro labbra non esprimono che malanni. [3]Con la sapienza si costruisce la casa e con la prudenza la si rende salda; [4]con la scienza si riempiono le sue stanze di tutti i beni preziosi e deliziosi. [5]Un uomo saggio vale più di uno forte, un uomo sapiente più di uno pieno di vigore, [6]perché con le decisioni prudenti si fa la guerra e la vittoria sta nel numero dei consiglieri. [7]È troppo alta la sapienza per lo stolto, alla porta della città egli non potrà aprir bocca. [8]Chi trama per fare il male si chiama mestatore. [9]Il proposito dello stolto è il peccato e lo spavaldo è l'abominio degli uomini. [10]Se ti avvilisci nel giorno della sventura, ben poca è la tua forza. [11]Libera quelli che sono condotti alla morte e salva quelli che sono trascinati al supplizio. [12]Se dici: «Ecco, io non ne so nulla», forse colui che pesa i cuori non lo comprende? Colui che veglia sulla tua vita lo sa; egli renderà a ciascuno secondo le sue opere. [13]Mangia, figlio mio, il miele, perché è buono e dolce sarà il favo al tuo palato. [14]Sappi che tale è la sapienza per te: se l'acquisti, avrai un avvenire e la tua speranza non sarà stroncata. [15]Non insidiare, o malvagio, la dimora del giusto, non distruggere la sua abitazione, [16]perché se il giusto cade sette volte, egli si rialza, ma gli empi soccombono nella sventura. [17]Non ti rallegrare per la caduta del tuo nemico e non gioisca il tuo cuore, quando egli soccombe, [18]perché il Signore non veda e se ne dispiaccia e allontani da lui la collera. [19]Non irritarti per i malvagi e non invidiare gli empi, [20]perché non ci sarà avvenire per il malvagio e la lucerna degli empi si estinguerà. [21]Temi il Signore, figlio mio, e il re; non ribellarti né all'uno né all'altro, [22]perché improvvisa sorgerà la loro vendetta e chi sa quale scempio faranno l'uno e l'altro? [23]Anche queste sono parole dei saggi. Aver preferenze personali in giudizio non è bene. [24]Se uno dice all'empio: «Tu sei innocente», i popoli lo malediranno, le genti lo esecreranno, [25]mentre tutto andrà bene a coloro che rendono giustizia, su di loro si riverserà la benedizione. [26]Dà un bacio sulle labbra colui che risponde con parole rette. [27]Sistema i tuoi affari di fuori e fatti i lavori dei campi e poi costruisciti la casa. [28]Non testimoniare alla leggera contro il tuo prossimo e non ingannare con le labbra. [29]Non dire: «Come ha fatto a me così io farò a lui, renderò a ciascuno come si merita». [30]Sono passato vicino al campo di un pigro, alla vigna di un uomo insensato: [31]ecco, ovunque erano cresciute le erbacce, il terreno era coperto di cardi e il recinto di pietre era in rovina. [32]Osservando, riflettevo e, vedendo, ho tratto questa lezione: [33]un po’ dormire, un po’ sonnecchiare, un po’ incrociare le braccia per riposare [34]e intanto viene passeggiando la miseria e l'indigenza come un accattone. 25 [1]Anche questi sono proverbi di Salomone, trascritti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda. [2]È gloria di Dio nascondere le cose, è gloria dei re investigarle. [3]I cieli per la loro altezza, la terra per la sua profondità e il cuore dei re sono inesplorabili. [4]Togli le scorie dall'argento e l'orafo ne farà un bel vaso; [5]togli il malvagio dalla presenza del re e il suo trono si stabilirà sulla giustizia. [6]Non darti arie davanti al re e non metterti al posto dei grandi, [7]perché è meglio sentirsi dire: «Sali quassù» piuttosto che essere umiliato davanti a uno superiore. Quanto i tuoi occhi hanno visto [8]non metterlo subito fuori in un processo; altrimenti che farai alla fine, quando il tuo prossimo ti svergognerà? [9]Discuti la tua causa con il tuo vicino, ma non rivelare il segreto altrui; [10]altrimenti chi ti ascolta ti biasimerebbe e il tuo discredito sarebbe irreparabile. [11]Come frutti d'oro su vassoio d'argento così è una parola detta a suo tempo. [12]Come anello d'oro e collana d'oro fino è un saggio che ammonisce un orecchio attento. [13]Come fresco di neve al tempo della mietitura, è un messaggero verace per chi lo manda; egli rinfranca l'animo del suo signore. [14]Nuvole e vento, ma senza pioggia, tale è l'uomo che si vanta di regali che non fa. [15]Con la pazienza il giudice si lascia persuadere, una lingua dolce spezza le ossa. [16]Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta, per non esserne nauseato e poi vomitarlo. [17]Metti di rado il piede in casa del tuo vicino, perché non si stanchi di te e ti prenda in odio. [18]Mazza, spada e freccia acuta è colui che depone il falso contro il suo prossimo. [19]Qual dente cariato e piede slogato tale è la fiducia dell'uomo sleale nel giorno della sventura, [20]è togliersi le vesti in un giorno rigido. Aceto su una piaga viva, tali sono i canti per un cuore afflitto. [21]Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare, se ha sete, dagli acqua da bere; [22]perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo e il Signore ti ricompenserà. [23]La tramontana porta la pioggia, un parlare in segreto provoca lo sdegno sul volto. [24]Abitare su un angolo del tetto è meglio di una moglie litigiosa e una casa in comune. [25]Come acqua fresca per una gola riarsa è una buona notizia da un paese lontano. [26]Fontana torbida e sorgente inquinata, tale è il giusto che vacilla di fronte all'empio. [27]Mangiare troppo miele non è bene, né lasciarsi prendere da parole adulatrici. [28]Una città smantellata o senza mura tale è l'uomo che non sa dominare la collera. 26 [1]Come la neve d'estate e la pioggia alla mietitura, così l'onore non conviene allo stolto. [2]Come il passero che svolazza, come la rondine che vola, così una maledizione senza motivo non avverrà. [3]La frusta per il cavallo, la cavezza per l'asino e il bastone per la schiena degli stolti. [4]Non rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza per non divenire anche tu simile a lui. [5]Rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza perché egli non si creda saggio. [6]Si taglia i piedi e beve amarezze chi invia messaggi per mezzo di uno stolto. [7]Malferme sono le gambe dello zoppo, così una massima sulla bocca degli stolti. [8]Come chi lega il sasso alla fionda, così chi attribuisce onori a uno stolto. [9]Una spina penetrata nella mano d'un ubriaco, tale è una massima sulla bocca degli stolti. [10]Arciere che ferisce tutti i passanti, tale è chi assume uno stolto o un ubriaco. [11]Come il cane torna al suo vomito, così lo stolto ripete le sue stoltezze. [12]Hai visto un uomo che si crede saggio? È meglio sperare in uno stolto che in lui. [13]Il pigro dice: «C'è una belva per la strada, un leone si aggira per le piazze». [14]La porta gira sui cardini, così il pigro sul suo letto. [15]Il pigro tuffa la mano nel piatto, ma dura fatica a portarla alla bocca. [16]Il pigro si crede saggio più di sette persone che rispondono con senno. [17]Prende un cane per le orecchie chi si intromette in una lite che non lo riguarda. [18]Come un pazzo che scaglia tizzoni e frecce di morte, [19]così è quell'uomo che inganna il suo prossimo e poi dice: «Ma sì, è stato uno scherzo!». [20]Per mancanza di legna il fuoco si spegne; se non c'è il delatore, il litigio si calma. [21]Mantice per il carbone e legna per il fuoco, tale è l'attaccabrighe per rattizzar le liti. [22]Le parole del sussurrone sono come ghiotti bocconi, esse scendono in fondo alle viscere. [23]Come vernice d'argento sopra un coccio di creta sono le labbra lusinghiere con un cuore maligno. [24]Chi odia si maschera con le labbra, ma nel suo intimo cova il tradimento; [25]anche se usa espressioni melliflue, non ti fidare, perché egli ha sette abomini nel cuore. [26]L'odio si copre di simulazione, ma la sua malizia apparirà pubblicamente. [27]Chi scava una fossa vi cadrà dentro e chi rotola una pietra, gli ricadrà addosso. [28]Una lingua bugiarda odia la verità, una bocca adulatrice produce rovina. 27 [1]Non ti vantare del domani, perché non sai neppure che cosa genera l'oggi. [2]Ti lodi un altro e non la tua bocca, un estraneo e non le tue labbra. [3]La pietra è greve, la sabbia è pesante, ma più dell'una e dell'altra lo è il fastidio dello stolto. [4]La collera è crudele, l'ira è impetuosa; ma chi può resistere alla gelosia? [5]Meglio un rimprovero aperto che un amore celato. [6]Leali sono le ferite di un amico, fallaci i baci di un nemico. [7]Gola sazia disprezza il miele; per chi ha fame anche l'amaro è dolce. [8]Come un uccello che vola lontano dal nido così è l'uomo che va errando lontano dalla dimora. [9]Il profumo e l'incenso allietano il cuore, la dolcezza di un amico rassicura l'anima. [10]Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre, non entrare nella casa di tuo fratello nel giorno della tua disgrazia. Meglio un amico vicino che un fratello lontano. [11]Sii saggio, figlio mio, e allieterai il mio cuore e avrò di che rispondere a colui che mi insulta. [12]L'accorto vede il pericolo e si nasconde, gli inesperti vanno avanti e la pagano. [13]Prendigli il vestito perché si è fatto garante per uno straniero e tienilo in pegno per gli sconosciuti. [14]Benedire il prossimo di buon mattino ad alta voce gli sarà imputato come una maledizione. [15]Il gocciolar continuo in tempo di pioggia e una moglie litigiosa, si rassomigliano: [16]chi la vuol trattenere, trattiene il vento e raccoglie l'olio con la mano destra. [17]Il ferro si aguzza con il ferro e l'uomo aguzza l'ingegno del suo compagno. [18]Il guardiano di un fico ne mangia i frutti, chi ha cura del suo padrone ne riceverà onori. [19]Come un volto differisce da un altro, così i cuori degli uomini differiscono fra di loro. [20]Come gli inferi e l'abisso non si saziano mai, così non si saziano mai gli occhi dell'uomo. [21]Come il crogiuolo è per l'argento e il fornello per l'oro, così l'uomo rispetto alla bocca di chi lo loda. [22]Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio tra i grani con il pestello, non scuoteresti da lui la sua stoltezza. [23]Preòccupati del tuo gregge, abbi cura delle tue mandrie, [24]perché non sono perenni le ricchezze, né un tesoro si trasmette di generazione in generazione. [25]Si toglie il fieno, apparisce l'erba nuova e si raccolgono i foraggi dei monti; [26]gli agnelli ti danno le vesti e i capretti il prezzo per comprare un campo, [27]le capre latte abbondante per il cibo e per vitto della tua famiglia. e per mantenere le tue schiave. 28 [1]L'empio fugge anche se nessuno lo insegue, mentre il giusto è sicuro come un giovane leone. [2]Per i delitti di un paese molti sono i suoi tiranni, ma con un uomo intelligente e saggio l'ordine si mantiene. [3]Un uomo empio che opprime i miseri è una pioggia torrenziale che non porta pane. [4]Quelli che violano la legge lodano l'empio, ma quanti osservano la legge gli muovono guerra. [5]I malvagi non comprendono la giustizia, ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto. [6]Meglio un povero dalla condotta integra che uno dai costumi perversi, anche se ricco. [7]Chi osserva la legge è un figlio intelligente, chi frequenta i crapuloni disonora suo padre. [8]Chi accresce il patrimonio con l'usura e l'interesse, lo accumula per chi ha pietà dei miseri. [9]Chi volge altrove l'orecchio per non ascoltare la legge, anche la sua preghiera è in abominio. [10]Chi fa traviare gli uomini retti per una cattiva strada, cadrà egli stesso nella fossa, mentre gli integri possederanno fortune. [11]Il ricco si crede saggio, ma il povero intelligente lo scruta bene. [12]Grande è la gioia quando trionfano i giusti, ma se prevalgono gli empi ognuno si nasconde. [13]Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo; chi le confessa e cessa di farle troverà indulgenza. [14]Beato l'uomo che teme sempre, chi indurisce il cuore cadrà nel male. [15]Leone ruggente e orso affamato, tale è il malvagio che domina su un popolo povero. [16]Un principe privo di senno moltiplica le vessazioni, ma chi odia la rapina prolungherà i suoi giorni. [17]Un uomo perseguitato per omicidio fuggirà fino alla tomba: nessuno lo soccorre. [18]Chi procede con rettitudine sarà salvato, chi va per vie tortuose cadrà ad un tratto. [19]Chi lavora la sua terra si sazierà di pane, chi insegue chimere si sazierà di miseria. [20]L'uomo leale sarà colmo di benedizioni, chi si arricchisce in fretta non sarà esente da colpa. [21]Non è bene essere parziali, per un pezzo di pane si pecca. [22]L'uomo dall'occhio cupido è impaziente di arricchire e non pensa che gli piomberà addosso la miseria. [23]Chi corregge un altro troverà in fine più favore di chi ha una lingua adulatrice. [24]Chi deruba il padre o la madre e dice: «Non è peccato», è compagno dell'assassino. [25]L'uomo avido suscita litigi, ma chi confida nel Signore avrà successo. [26]Chi confida nel suo senno è uno stolto, chi si comporta con saggezza sarà salvato. [27]Per chi dà al povero non c'è indigenza, ma chi chiude gli occhi avrà grandi maledizioni. [28]Se prevalgono gli empi, tutti si nascondono, se essi periscono, sono potenti i giusti. 29 [1]L'uomo che, rimproverato, resta di dura cervice sarà spezzato all'improvviso e senza rimedio. [2]Quando comandano i giusti, il popolo gioisce, quando governano gli empi, il popolo geme. [3]Chi ama la sapienza allieta il padre, ma chi frequenta prostitute dissipa il patrimonio. [4]Il re con la giustizia rende prospero il paese, l'uomo che fa esazioni eccessive lo rovina. [5]L'uomo che adula il suo prossimo gli tende una rete per i suoi passi. [6]Sotto i passi del malvagio c'è un trabocchetto, mentre il giusto corre ed è contento. [7]Il giusto si prende a cuore la causa dei miseri, ma l'empio non intende ragione. [8]I beffardi mettono sottosopra una città, mentre i saggi placano la collera. [9]Se un saggio discute con uno stolto, si agiti o rida, non vi sarà conclusione. [10]Gli uomini sanguinari odiano l'onesto, mentre i giusti hanno cura di lui. [11]Lo stolto dà sfogo a tutto il suo malanimo, il saggio alla fine lo sa calmare. [12]Se un principe dà ascolto alle menzogne, tutti i suoi ministri sono malvagi. [13]Il povero e l'usuraio si incontrano; è il Signore che illumina gli occhi di tutti e due. [14]Un re che giudichi i poveri con equità rende saldo il suo trono per sempre. [15]La verga e la correzione danno sapienza, ma il giovane lasciato a se stesso disonora sua madre. [16]Quando governano i malvagi, i delitti abbondano, ma i giusti ne vedranno la rovina. [17]Correggi il figlio e ti farà contento e ti procurerà consolazioni. [18]Senza la rivelazione il popolo diventa sfrenato; beato chi osserva la legge. [19]Lo schiavo non si corregge a parole, comprende, infatti, ma non obbedisce. [20]Hai visto un uomo precipitoso nel parlare? C'è più da sperare in uno stolto che in lui. [21]Chi accarezza lo schiavo fin dall'infanzia, alla fine costui diventerà insolente. [22]Un uomo collerico suscita litigi e l'iracondo commette molte colpe. [23]L'orgoglio dell'uomo ne provoca l'umiliazione, l'umile di cuore ottiene onori. [24]Chi è complice del ladro, odia se stesso, egli sente l'imprecazione, ma non denuncia nulla. [25]Il temere gli uomini pone in una trappola; ma chi confida nel Signore è al sicuro. [26]Molti ricercano il favore del principe, ma è il Signore che giudica ognuno. [27]L'iniquo è un abominio per i giusti e gli uomini retti sono in abominio ai malvagi. 30 [1]Detti di Agùr figlio di Iakè, da Massa. Dice quest'uomo: Sono stanco, o Dio, sono stanco, o Dio, e vengo meno, [2]perché io sono il più ignorante degli uomini e non ho intelligenza umana; [3]non ho imparato la sapienza e ignoro la scienza del Santo. [4]Chi è salito al cielo e ne è sceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello? Chi ha fissato tutti i confini della terra? Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai? [5]Ogni parola di Dio è appurata; egli è uno scudo per chi ricorre a lui. [6]Non aggiungere nulla alle sue parole, perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo. [7]Io ti domando due cose, non negarmele prima che io muoia: [8]tieni lontano da me falsità e menzogna, non darmi né povertà né ricchezza; ma fammi avere il cibo necessario, [9]perché, una volta sazio, io non ti rinneghi e dica: «Chi è il Signore?», oppure, ridotto all'indigenza, non rubi e profani il nome del mio Dio. [10]Non calunniare lo schiavo presso il padrone, perché egli non ti maledica e tu non ne porti la pena. [11]C'è gente che maledice suo padre e non benedice sua madre. [12]C'è gente che si crede pura, ma non si è lavata della sua lordura. [13]C'è gente dagli occhi così alteri e dalle ciglia così altezzose! [14]C'è gente i cui denti sono spade e i cui molari sono coltelli, per divorare gli umili eliminandoli dalla terra e i poveri in mezzo agli uomini. [15]La sanguisuga ha due figlie: «Dammi! Dammi!». Tre cose non si saziano mai, anzi quattro non dicono mai: «Basta!»: [16]gli inferi, il grembo sterile, la terra mai sazia d'acqua e il fuoco che mai dice: «Basta!». [17]L'occhio che guarda con scherno il padre e disprezza l'obbedienza alla madre sia cavato dai corvi della valle e divorato dagli aquilotti. [18]Tre cose mi sono difficili, anzi quattro, che io non comprendo: [19]il sentiero dell'aquila nell'aria, il sentiero del serpente sulla roccia, il sentiero della nave in alto mare, il sentiero dell'uomo in una giovane. [20]Tale è la condotta della donna adultera: mangia e si pulisce la bocca e dice: «Non ho fatto niente di male!». [21]Per tre cose freme la terra, anzi quattro cose non può sopportare: [22]uno schiavo che diventi re, uno stolto che abbia viveri in abbondanza, [23]una donna già trascurata da tutti che trovi marito e una schiava che prenda il posto della padrona. [24]Quattro esseri sono fra le cose più piccole della terra, eppure sono i più saggi dei saggi: [25]le formiche, popolo senza forza, che si provvedono il cibo durante l'estate; [26]gli iràci, popolo imbelle, ma che hanno la tana sulle rupi; [27]le cavallette, che non hanno un re, eppure marciano tutte insieme schierate; [28]la lucertola, che si può prender con le mani, ma penetra anche nei palazzi dei re. [29]Tre esseri hanno un portamento maestoso, anzi quattro sono eleganti nel camminare: [30]il leone, il più forte degli animali, che non indietreggia davanti a nessuno; [31]il gallo pettoruto e il caprone e un re alla testa del suo popolo. [32]Se ti sei esaltato per stoltezza e se poi hai riflettuto, mettiti una mano sulla bocca, [33]poiché, sbattendo il latte ne esce la panna, premendo il naso ne esce il sangue, spremendo la collera ne esce la lite. 31 [1]Parole di Lemuèl, re di Massa, che sua madre gli insegnò. [2]E che, figlio mio! E che, figlio delle mie viscere! E che, figlio dei miei voti! [3]Non dare il tuo vigore alle donne, né i tuoi costumi a quelle che corrompono i re. [4]Non conviene ai re, Lemuèl, non conviene ai re bere il vino, né ai principi bramare bevande inebrianti, [5]per paura che, bevendo, dimentichino i loro decreti e tradiscano il diritto di tutti gli afflitti. [6]Date bevande inebrianti a chi sta per perire e il vino a chi ha l'amarezza nel cuore. [7]Beva e dimentichi la sua povertà e non si ricordi più delle sue pene. [8]Apri la bocca in favore del muto in difesa di tutti gli sventurati. [9]Apri la bocca e giudica con equità e rendi giustizia all'infelice e al povero. [10](Alef) Una donna perfetta chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore. [11](Bet) In lei confida il cuore del marito e non verrà a mancargli il profitto. [12](Ghimel) Essa gli dà felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita. [13](Dalet) Si procura lana e lino e li lavora volentieri con le mani. [14](He) Ella è simile alle navi di un mercante, fa venire da lontano le provviste. [15](Vau) Si alza quando ancora è notte e prepara il cibo alla sua famiglia e dà ordini alle sue domestiche. [16](Zain) Pensa ad un campo e lo compra e con il frutto delle sue mani pianta una vigna. [17](Het) Si cinge con energia i fianchi e spiega la forza delle sue braccia. [18](Tet) È soddisfatta, perché il suo traffico va bene, neppure di notte si spegne la sua lucerna. [19](Iod) Stende la sua mano alla conocchia e mena il fuso con le dita. [20](Caf) Apre le sue mani al misero, stende la mano al povero. [21](Lamed) Non teme la neve per la sua famiglia, perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste. [22](Mem) Si fa delle coperte, di lino e di porpora sono le sue vesti. [23](Nun) Suo marito è stimato alle porte della città dove siede con gli anziani del paese. [24](Samech) Confeziona tele di lino e le vende e fornisce cinture al mercante. [25](Ain) Forza e decoro sono il suo vestito e se la ride dell'avvenire. [26](Pe) Apre la bocca con saggezza e sulla sua lingua c'è dottrina di bontà. [27](Sade) Sorveglia l'andamento della casa; il pane che mangia non è frutto di pigrizia. [28](Kof) I suoi figli sorgono a proclamarla beata e suo marito a farne l'elogio: [29](Res) «Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti, ma tu le hai superate tutte!». [30](Sin) Fallace è la grazia e vana è la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare. [31](Tau) Datele del frutto delle sue mani e le sue stesse opere la lodino alle porte della città.