POESIE IN LIBERTA'


DEMO MARTELLI

Demo Martelli è nato a Tatti, nelle colline maremmane.
Poi si trasferisce a Torino dove studia musica, si diploma geometra, ed entra a pieno titolo nel campo industriale.
Dopo una riflessione esistenziale va a fare l’albergatore ad Alassio e vive gli anni più belli della sua vita.
Adesso abita a San Lorenzo al Mare, un angolo di paradiso della Liguria.

Sono quattro i libri di poesia prodotti:
Poesie (Pellegrini 1974)
Poesie 2 (Montedit 2005)
Poesie 3 (Montedit 2007)
Poesie-Eterno che vola (Montedit 2008)

Diversi sono i premi vinti nei concorsi di poesia. Molte sono le antologie che riportano le sue opere.

Contatto
IL MIO CUORE

Il mio cuore
è un attaccapanni di trattoria
dove un mantello
dipinto di fiori di campo
è stato dimenticato.

REGALO

Ogni scrittura che sia stata fatta
ogni parola che sia stata detta
vorrò sapere:
per tenerti vicina eternamente
e regalarti delicatamente
parole nuove

ABBIAMO FATTO NIENTE

Abbiamo fatto niente
per far nascere questo innocente amore
eppure è nato da solo
come da solo il pulcino rompe il guscio
per uscire dall’uovo ed entrare nella vita.
E abbiamo fatto niente
per farlo crescere a vista d’occhio
come cresce il grano tra aprile e maggio.
Eppure è diventato un gigante
che poteva anche picchiarci
ma era buono e non lo ha fatto.
E niente abbiamo continuato a fare
quando è diventato tremendo
come il tuono nella notte
e io cercavo te mentre ti rifugiavi in me ed abbracciati chiudevamo gli occhi per fuggire alla tempesta.
E ora che è disperato impazzito infuriato come un toro con sei banderillas nelle spalle non possiamo calpestarlo ucciderlo sotterrarlo dimenticarlo:
noi continueremo a far niente,sarà lui
figlio dei nostri sentimenti
a dirci cosa dovremo fare.

TRAMONTO AFRICANO

Non alberi con verdi foglioline
non acque celestine bagnan l’erbe

ma sterpi, sterpi neri con cortecce
indurite, come ciotoli e sabbie:

nel sanguinoso tramonto africano
anche gli uccelli soffrono in amore.

VECCHIE PUGNALATE

Vecchie pugnalate
che non passano mai!
E il sangue singhiozzando
ne richiama ancora.

Ho dato un calcio
al mio cuore antico
per gettarlo lontano.

Ma è rimasto attaccato alla scarpa
come un chewing-gum masticato.

Il cielo
era pieno di luna rossa e nubi bianche
e il cuore
svuotato di sangue e di forze
si fermava a guardare il paesaggio.

BELLA BRUNA

Dormi mia bella bruna.
Hai fermato il tuo corpo
scivoloso
nelle coperte rosse.
Hai fermato la verità.

Ma il sole cammina
sotto le montagne.
E il sangue sordomuto
bagna ogni tuo stagno,
e lo indurisce di un giorno.

CAMPI

Campi di grano maturo
profumano strade deserte
che infilano dentro nell'aria
cercando un paese.

CIRCUITO

La luna dentro al fiume
la notte all'aria aperta.

Il mare sventra il fiume
la luna torna in cielo.

La notte si riscalda
la donna si distende.

OCCHI DI NONNO

Occhi asciutti
ad imbuto
occhi di nonno:
fissano un punto
pluriforme e vuoto
per vedere chi pesta
sopra il cuore.

PUNTINI DI GIOIA

C’è gente che ancora
pulisce i tegami
con croste di pane
che costa dei denti.

Geometrica ragnatela
del vivere sparso
in lunghi fili di bava
sospesi da piccoli punti.

Puntini di gioia.

L’UOMO INUTILE

Il seme dell’iniziativa
ha il germoglio seccato.
Percorre il suo fiume
spinto dai dossi di lana.
Su tutti i suoni galleggia
imbacuccato
con l’indifferenza.
È l’eterno fanciullo:
morirà ancora nuovo
come la bicicletta
arrugginita in cantina.
È fratello degli altri figli
che non si son voluti concepire.


Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Letteratura
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Aggiornamento: 27/11/2012