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PRIMO PIANO E SFONDO, 1
LA PITTURA RELIGIOSA

EDITH WHARTON, Paesaggi italiani, Olivares, Milano 1995.

Edith Wharton

Nella pittura religiosa italiana del primo Rinascimento esistono, in genere, due elementi indipendenti l'uno dall'altro: il primo piano e lo sfondo.

Il primo piano è convenzionale. I personaggi rappresentati, i santi, gli angeli e la Sacra Famiglia, sono i diretti discendenti di una lunga stirpe di figure analoghe. Ogni dettaglio delle vesti e dell'atteggiamento è stato stabilito in precedenza da regole che l'artista accetta con la stessa passività con cui accetta il fatto che i suoi modelli abbiano due occhi ciascuno e il naso al centro della faccia.

Sebastiano del Piombo, Morte di Adone (particolare dello sfondo)

Sebbene di tanto in tanto qualche pittore più coraggioso introduca un piccolo cambiamento, come gli angioletti che suonano il violino sui gradini del trono della Vergine nei quadri della scuola veneziana, questi cambiamenti sono troppo rari e inconsistenti per modificare la realtà del dato oggettivo.

È solo nello sfondo che l'artista si sente libero di esprimere la sua personalità. Nello sfondo egli non dipinge ciò che qualcuno, molto tempo prima, in un altro paese e in circostanze di vita e di fede affatto diverse, ha decretato si dipingesse, ma ciò che egli realmente vede attorno a sé, nella pianura lombarda, nel dolce panorama collinare toscano o nel fantastico paesaggio dentellato delle Alpi friulane.

Bisogna guardare oltre le figure centrali, dietro gli atteggiamenti consueti e le vesti simboliche, per cogliere una visione di quella vita da cui il dipinto trae le sue origini. Relegata allo sfondo e ridotta a proporzioni minime, ecco la vera immagine, il quadro nato nella mente dell'artista che riflette le sue impressioni della vita che lo circonda.

Giorgione, La tempesta (particolare dello sfondo)

Per esempio, alle spalle di una Madonna di Bellini, in un prato, pascolano dei buoi bianchi, mentre un pastore se ne sta sdraiato su una panca accanto al suo gregge; e ancora, nel corteo dei Re Magi sfilano soldati, dotti, venditori ambulanti, mendicanti e tutta la pittoresca moltitudine delle strade italiane, che scende serpeggiando da una collina incoronata da una fortezza medievale e attraversa un ponte presso un mulino ad acqua - un ponte e un mulino del tutto simili a quelli che l'artista potrebbe aver ritratto al suo paese natale.

Bellini, Madonna col Bambino

D. Ghirlandaio, Adorazione dei magi

E che opportunità offrono alla pittura di genere le scene della vita della Vergine! Nell'affresco della "Nascita della Vergine" del Ghirlandaio, nell'abside di Santa Maria Novella. eleganti dame in costume cinquecentesco si rallegrano con Sant'Anna, vestita di una tunica secondo la tradizione. Invece, nell' "Annunciazione" di Crivelli, presso la Galleria Nazionale, il messaggero celeste sale una scala di marmo verso l'elegante porta di un ricco palazzo rinascimentale, dove, nella loggia superiore, i pavoni fanno la ruota e un prezioso tappeto orientale pende da una balaustra di marmo.