PAOLO VOLPONI: IL CORAGGIO DELLA DIVERSITà


LA STRADA PER ROMA


Roma - Fontana di Trevi

Ultimo romanzo di Paolo Volponi, l'ottavo. Ma si potrebbe dire anche che è il primo che ha progettato e scritto e poi lasciato da parte per una futura pubblicazione, avvenuta nel gennaio 1991 presso Einaudi; premiato nello stesso anno con il premio Strega.

Narra le vicende di un giovane urbinate che si laurea in giurisprudenza nella sua città natale, proprio come accadde all'autore, che in seguito lasciò le Marche per lavorare per Adriano Olivetti. Guido Corsalini intende lasciare Urbino per Roma, dove lavorerà in seno all'Unione delle Banche.

Sono i primi anni '50. Guido e il suo amico Ettore vivono la fine della gioventù. Il primo è bellissimo, fa l'amore con le ragazze più carine ma non sono le donne a farlo maturare, bensì il dolore per la morte prematura della madre, la lotta contro il padre repubblicano e anticlericale, la morte di quest'ultimo che lo libera da ogni stasi nella città natale e da ogni indulgenza.

Ettore è di avviso contrario per se stesso: il suo destino è di lavorare come maestro in zone di campagna, restando nelle Marche.

Guido ha idee democratiche circa la ricchezza, che serva come strumento di liberazione e distribuzione della stessa a tutti i cittadini. In realtà scopre ben presto, a Roma, come il capitale sia una astrazione che è nella mente di pochi per un benessere egoista. Le speranze di un arricchimento per tutti scompaiono e al posto loro subentra (anche nella mente del giovane?) l'idea del privilegio e del comando.

Chi ha ragione: chi resta o chi parte? Forse ognuno ha un suo destino che vale solo per lui: non è possibile generalizzare. Non si capisce bene come si comporterà Guido ma di Volponi sappiamo con certezza che ha fatto esperienza disinteressata del potere industriale per poi travasarla nei romanzi e nelle poesie a beneficio del prossimo. I personaggi da lui creati non sono mai i suoi alter ego ma sempre delle trasfigurazioni che hanno lo scopo di avvertire il lettore di come funziona la società borghese italiana, che è la continuazione, in ultima analisi e con ovvie mascherature, della società fascista.

La repubblica sarà ben più che borghese: l'omologazione tecnocratica stringerà d'assedio ogni mente per asservirla al capitale.

Romanzo leggibilissimo come è in genere ogni romanzo di formazione, il cui lettore ideale è sempre un giovane che vuole sapere prima di decidere quale strada percorrere; vuole maturare e, si auspica, restare libero.

Volponi invita i lettori a conoscere la realtà per tentare, ciascuno come può secondo le circostanze in cui è gettato, di cambiarla in meglio.

Non è opportuno vincolarsi ad alcuna norma di comportamento, in questo processo di maturazione. Come pensava Pasolini, la realtà è sempre più grande di ogni nostra testa e quindi affidarsi umilmente ad essa, alle istanze del momento, è richiesto principalmente per chi voglia né servire né comandare ma fare esperienza libera e indipendente. In ogni secondo siamo chiamati a scegliere tra libertà e asservimento.


a cura di Leonardo Monopoli

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Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Letteratura
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Aggiornamento: 10/12/2012