BREIL

BREIL
Breil
agenzia ShowUp

BREIL
Breil
agenzia ShowUp

ITC "R. Serra" - Cesena
Classi 3 Bpr, 3 Amer

Spot della Breil; l'headline dice: "Toglietemi tutto, ma non il mio Breil".
Commento: "Nella pubblicità la donna dichiara di poter rinunciare a qualunque cosa, purché non le si tocchi il suo Breil. L'orologio assume un valore superiore a quello della propria persona. Potremmo farle "qualunque cosa", stando però attenti al suo Breil (a non romperglielo o a non rubarglielo). Lo spot quindi invita da un lato a considerare la donna un oggetto di consumo sessuale e il sesso uno strumento per vendere l'orologio, dall'altro a considerare il prodotto reclamizzato (in questo caso un orologio) come più importante del sesso e della stessa persona. Se al posto della donna ci fosse stato un uomo, la cosa non sarebbe cambiata molto: è indicativo però il fatto che quando si vuole sfruttare il sesso si usi quasi sempre la donna.

risponde Emanuele Pirella
presidente dell'agenzia Pirella Gottsche Lowe

  1. Mai prendere alla lettera uno spot pubblicitario. Sono degli esempi inventati, come le fiabe, come le parabole del Vangelo. Quello che vale è la morale della favola, non il racconto passo passo.

  2. Qui siamo in un caso nel quale si illustra un modo di dire. Come se qualcuno si mettesse a illustrare un¹espressione come «se non è così, mi faccio frate» (lo hanno già fatto, era uno spot Citroën con Carl Lewis). O mostrassero «se non preferiscono le mie, giuro che mi faccio boy scout» (anche qui è già stato fatto. Era uno spot per Essere di Barilla).

  3. E il confronto, se ci badate bene, non è tra il prodotto pubblicizzato e i valori della persona, ma tra merce e merce. La protagonista rinuncia a tutte le altre merci pur di avere la merce Breil. Offensivi per la dignità umana? Semmai offensivi per mutande, reggiseno, collant e compagnia bella.

  4. E attenzione a strillare ogni volta che vedete una donna nuda alla femminilità offesa. Perché sempre in Breil c'è anche un soggetto con un uomo nudo. E Ray Ban, in una campagna quasi identica, vede un bel ragazzo pronunciare la famosa alternativa: O Ray Ban o morte.

Italiaoggi 20/01/98

C'è una risposta in lista di Galarico a questo art. di Pirella.