CASADEI


ITC "R. Serra" di Cesena
(Classi: 1 G - 2 C)

  • Spot di Casadei. Prodotto: stivali e stivaletti (le pubblicità sono due, sostanzialmente identiche).

  • Il visual non è che un paio di gambe di una donna completamente nuda, coperta nelle parti intime da una pennellata di vernice rossa o nera (a mo' di censura), mentre ai piedi porta un paio di calzature.

  • Non esiste headline né alcuna informazione, se non il marchio dell'azienda Casadei. E' probabile che l'agenzia abbia deciso di mettere solo il nome Casadei, perché l'immagine si commenta da sola.

  • Gli stivali colpiscono subito l'attenzione, ma osservando la foto, il prodotto pubblicizzato sembra perdere d'importanza. Il vero marchio dell'azienda sembra proprio essere quella pennellata.

  • Magari fra qualche anno accluderanno alla foto una monetina chiedendo ai guardoni di "grattare", per vedere se si "vince" qualcosa...

  • La strumentalizzazione della donna viene evidenziata esageratamente dall'inappropriata nudità della modella. Stivali e stivaletti, di regola, vengono utilizzati per uscire di casa e sono i primi a essere tolti quando si rientra. Lo spot quindi è troppo inverosimile.

  • Come l'avremmo fatto noi? Anzitutto bisogna pensare al fatto che chi guarda la foto di uno spot deve potersi identificare col personaggio abbastanza agevolmente, senza forzature di sorta.

Quindi le alternative sono due:

  1. una più seria: si potevano usare solo gli stivaletti neri, in primo piano, con uno sfondo bianco, e in secondo piano, leggermente sfuocato, un vestito da sera appoggiato su delle scale (anche queste bianche);

  2. l'altra più scherzosa: usando un personaggio fiabesco, come il "gatto con gli stivali", si poteva mettere come headline la seguente frase: "Io gli stivali Casadei li uso da una vita e non mi hanno mai lasciato a piedi. Miao!!!!!!!"

casadei1

casadei2

risponde Gavino Sanna
presidente di Bgs Dmb&B

  • D'accordo con voi sul fatto che la «pecetta» applicata alle parti intime della donna fotografata serva più a sottolineare che a occultare. È un¹immagine pecoreccia. Però le vostre proposte, invece di partire dall'essenza della pubblicità, che è il prodotto, si pongono unicamente come alternativa a un discorso volgare.

  • Per essere più chiari: Casadei cosa produce? Scarpe e stivali, cioè prodotti? Bene. Si parta da questo assunto per costruire un vero messaggio pubblicitario... Senza cadere nel modaiolo fine a se stesso, o nella simbologia e le favole.

  • Voi proponete un annuncio imperniato sul gatto con gli stivali. A parte il linguaggio usato, che è proto-pubblicitario, perché usare un animale? Io consumatore che indosso gli stivali non sono un gatto, vi pare?

C'è in lista una risposta di Galarico all'art. di Gavino Sanna.

Italiaoggi 28/01/98