LA QUESTIONE DEL NATALE

MITI E LEGGENDE DI QUESTA FESTIVITA'


BETLEMME

Solo Luca e Matteo sostengono che Gesù sia nato a Betlemme (il paese nativo di Davide), e solo Luca ne spiega la ragione chiamando in causa il censimento. Mt 2,22s. addirittura sostiene che Maria e Giuseppe lasciarono Betlemme per Nazareth perché avevano paura di Archelao, successore di Erode. E motiva questo dicendo che era stato predetto dai profeti, ma non si sa da dove abbia preso la citazione del v. 23.

Mt 2,6 riporta a modo suo una frase di Michea 5,1: "E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele". In realtà Michea dice: "Sei la più piccola delle tribù di Giuda" e da te uscirà un messia politico-militare (5,5), che "calpesta e sbrana"(v. 7).

In Marco e Giovanni Gesù è di Nazareth: Mc 6,1 la definisce esplicitamente come "patria" di Gesù.

Le circostanze del viaggio a Betlemme sono del tutto inverosimili: Maria era ormai prossima a partorire, inspiegabile la mancanza di posto in albergo, incredibile l'indifferenza della gente nei confronti di una donna incinta, la fede dei pastori e dei magi è del tutto eccezionale... (in Matteo il bambino-Gesù non viene accettato da Israele ma solo dal mondo pagano: i re magi; in Luca non viene accettato dai potenti ma solo dagli umili: i pastori).

Sino al IV sec. è esistito, proprio sul posto consacrato oggi al ricordo della natività, un santuario dedicato alla nascita di Adone, il signore dei culti orientali di salvezza (altri dèi sono nati in una grotta: Dioniso, Ermes, Oro, Zeus, Mitra).

La basilica della natività risale ai tempi di Giustiniano. E' stato proprio s. Girolamo a scrivere che la grotta venne scoperta intorno al 400.

Giovanni, che avrebbe potuto dire una parola definitiva sulla nascita di Gesù, si rifiutò di farlo. Da un lato infatti egli afferma che Giuseppe era di Nazareth (2,45) e mette in bocca a Natanaele la convinzione che Gesù fosse originario di questo villaggio (2,46). Inoltre spiega che l'opinione comune riteneva Gesù un galileo, in quanto in Galilea egli aveva trascorso la maggior parte della sua vita (7,40-52). Dall'altro però egli sembra sostenere che la patria di Gesù sia la Giudea (4,44.54). (cfr anche il racconto della samaritana).

Giovanni in sostanza si oppone alla tesi scritturistica secondo cui il messia, per essere veramente "messia", sarebbe dovuto nascere a Betlemme: tesi, questa, che già allora incontrava resistenze (Gv 7,27), tant'è che i farisei rimproverarono duramente Nicodemo di non credere nella necessità che il messia nascesse in Giudea (Gv 7,52).


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Enrico Galavotti - Homolaicus - Religioni - Nuovo Testamento
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