La regolamentazione del gioco d'azzardo in Europa: una questione spinosa

La questione della regolamentazione del gioco d'azzardo a livello europeo continua a tenere banco. Ad oggi, non esiste una legge univoca a riguardo e tutti i paesi utilizzano direttive differenti in materia. Ciò significa che, a seconda del paese dove ci si trova, si è sottoposti a normative diverse, anche in materia fiscale. Il caso più complesso rimane la Gran Bretagna. Qui, convive una popolazione appassionata di scommesse e lotterie, con leggi che, rispetto al passato, sono molto meno liberali.

Per capire meglio la complessità della regolamentazione del gioco d'azzardo in Europa e le sfide che essa presenta, abbiamo intervistato gli esperti di TopBonusItalia. Scopriamo insieme cosa ci hanno raccontato e quali sono le loro considerazioni su questo tema così importante.

Cominciamo con il Regno Unito. Qual è la situazione attuale del gioco d'azzardo nel paese?

In Gran Bretagna esiste solo un tipo di gioco in regime di monopolio, ovvero le lotterie. La United Kingdom Gambling Commission si occupa delle concessioni, mentre il gioco d'azzardo è regolamentato dal Gambling Act del 2005, che, nel corso degli anni, ha subito diverse integrazioni. Le pubblicità sono invece regolate dalla British Advertising Standards Authority. Diversa è la situazione per quel che riguarda i siti online. Questi sono stati autorizzati dal 2014.

In base alla legge, la polizia può arrestare soggetti che si trovano anche all'estero se offrono servizi di gambling ai cittadini britannici senza possedere la licenza di gioco. Tuttavia, poiché la polizia non può effettuare arresti fuori dalla propria giurisdizione, questa norma risulta inefficace. Questo è anche uno dei motivi per cui, stando al Betting and Gaming Council, il reale problema del gambling in Gran Bretagna, è rappresentato da un crescente mercato nero di siti non autorizzati dalla Gambling Commission, ma che accettano scommettitori britannici.

Attualmente il mercato del gambling online della Gran Bretagna è il più grande al mondo. Il suo valore supera i 14 miliardi di sterline. Tuttavia, ci sono ancora diversi punti oscuri su cui è necessario lavorare. Per questo sono al vaglio nuove leggi per combattere il gioco d'azzardo online illegale. Lo scopo è quello di ottenere un gioco d'azzardo più equo e sicuro per tutti in Gran Bretagna.

E in Irlanda?

Rispetto alla Gran Bretagna, molto più particolare è il caso dell'Irlanda. In poco tempo l'isola è diventata il principale esportatore mondiale di software e sede di uno dei principali colossi del gambling, ovvero la Flutter Entertainment, nata dalla fusione tra Paddy Power (colosso irlandese delle scommesse) e Betfair, cui è seguita l'acquisizione da parte di The Star Group.

A dare il via al settore del gambling è stata la legalizzazione dei casinò online nel 2016. Da quel momento la crescita è stata costante. Nell'ultimo anno l'aumento del numero degli utenti è stato pari al 38%. Attualmente questo settore ha un flusso di sei miliardi di euro l'anno. Il paradosso è che in una situazione di crescita simile, non vi siano leggi altrettanto valide. Le leggi inerenti il gioco d'azzardo, infatti, risalgono ad anni fa e, pur subendo degli aggiornamenti nel passato recente, non riescono a fornire un quadro normativo credibile.

Il caso più eclatante riguarda il comparto delle slot machine. Secondo le leggi in vigore attualmente, il governo non ha alcuna responsabilità in materia di licenze delle «macchinette». Questo ruolo è invece delegato ai distretti locali. Tuttavia, dato che la maggior parte delle autorità locali non ha rilasciato alcun tipo di disposizione per consentire la distribuzione delle licenze, la maggior parte delle slot risulta priva di licenza.

Per quel che riguarda il gioco online, invece, solo recentemente il governo ha deciso di dotarsi di una legge che apre la strada all'istituzione di un regolatore del gioco d'azzardo. Lo scopo di tale legge è quello di tutelare la sicurezza pubblica e il benessere delle persone, regolamentando la pubblicità, i siti web e le App di gioco.

E nei paesi dell’est Europa?

Nei Paesi dell'est Europa la situazione è molto diversa rispetto al resto del continente.

Nella Repubblica Ceca, ad esempio, è consentito qualsiasi tipo di gioco d'azzardo. La legge in vigore risale al 2017 e permette alle società dell'Unione Europea o nello Spazio Economico Europeo di ottenere una licenza. A seconda del gioco che si vorrà promuovere, è necessario richiedere una licenza.

Inoltre, per impedire agli operatori stranieri di invadere il mercato ceco senza autorizzazione è stata istituita una black list che viene aggiornata costantemente dal Ministero delle Finanze. Inoltre, in Repubblica Ceca si tengono regolarmente tornei di poker, che oggi hanno conquistato una grande fetta dell'industria del gioco d'azzardo in tutto il mondo.

Anche l'Estonia è un paese dove ottenere licenze è abbastanza semplice. Per operare sono necessarie due autorizzazioni. La prima serve a dimostrare di possedere i requisiti per operare nel settore mentre la seconda permette di operare in una specifica sede o con un o specifico sito web. Da notare che la licenza non ha scadenza, ma può essere revocata se l'operatore infrange i requisiti, primo tra tutti sulla pubblicità. A questo riguardo c'è infatti grande severità. La pubblicità è permessa solo in luoghi precisi come quelli dove si svolge l'attività di gioco.

Infine, parliamo della Croazia. Anche qui c'è un atteggiamento molto liberale verso il gambling. A patto che le società abbiano la loro sede operativa e i loro server all'interno del paese è possibile operare con regolari licenze della validità di 15 anni. Per il gioco online la licenza è inoltre concessa solo a chi ha già un punto fisico di gioco. Particolare è il tipo di tassazione sulle vincite. Infatti, andrà pagato il 10% di quanto vinto fino a 1.440 dollari, il 15% fino a 70.0000 dollari e il 30% oltre quella cifra.


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