Riordino settore gioco, atteso il sì del Consiglio dei Ministri:

sale l’attesa

Occhi puntati sul settore gioco, in quanto il prossimo Consiglio dei Ministri dovrebbe essere quello decisivo per l’avvio dell’iter di riordino del settore. “Una notizia che il settore aspetta ormai da anni” – commentano gli esperti di BonusRicchi. “Ma l’annosa questione territoriale, col groviglio di normativa regionale che ne consegue, potrebbe complicare le cose più del previsto”.

Come è noto il tema riordino è considerato fondamentale per il futuro dell’azienda gioco, a cui è legato il destino di tutti i dettagli che vi ruotano attorno, come i bandi di concessioni, già prorogati e probabilmente destinati alla stessa sorte, per quanto si spera che sia meno onerosa possibile.

In un recente evento organizzato da “Alleati per la legalità”, in cui è stato presentato il manifesto per la cultura del gioco legale nel Lazio, operatori e politici presenti hanno trovato un punto d’incontro nella proroga ulteriore della normativa regionale, auspicandosi una ulteriore riflessione sui temi in essa presenti, in attesa dell’intervento nazionale. Inoltre dal prossimo 31 luglio 2023 lo stesso problema si avrà nelle Marche, dove è in vigore una legge regionale anti-gioco dal 2017.

Problemi che si aggiungono a problemi, anche imminenti: il prossimo 30 giugno finirà il tempo massimo di 90 giorni di sospensione per le concessioni dei generalisti, come disposto dal decreto Cura Italia, a decorrere da tre mesi dalla fine dello stato d’emergenza, previsto per il 31 marzo. Ciò vale per Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia e Lombardia. Restano le prossime settimane, fondamentali per portare al pettine tutti questi nodi. Il tutto resta vincolato al sì del Consiglio dei Ministri per il riordino, che potrebbe “congelare” le velleità delle Regioni. D’altronde è già avvenuto così in Liguria, nel 2018, con una proroga senza scadenza in attesa della riforma, per quel che concerne il distanziometro.

Il tutto nella speranza che si riapra il discorso col settore, così come dichiarato da Federico Freni, sottosegretario al MEF con delega ai giochi. Da lui è arrivato un messaggio chiaro: porre fine al disordine del settore con regole chiare ed uniformi per tutti. Un atto necessario anche col coinvolgimento di Regioni ed Enti Locali, una chiave questa per ottenere un ridimensionamento dell’offerta su base territoriale, tenendo conto dell’impatto sociale e dei controlli per salvaguardare la legalità e la vulnerabilità dei giocatori.

L’unica strada possibile per le riforme è questa: perseguirle in sinergia ed in continuo dialogo con chi è “del mestiere”, per evitare che il riordino crei più disordine di quanto già non ci sia.


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