Riprendendo lo schema che mostra l'inviluppo complesso della portante non modulata A, del rumore in ingresso t, e del segnale ricevuto t, notiamo che se i valori efficaci dei primi due sono comparabili, può verificarsi il caso che t ruoti attorno all'origine.
Quando ciò si verifica, a valle del derivatore che è presente nel discriminatore si determina un click, ovvero un segnale impulsivo di area pari a 2, come illustrato nella figura seguente. Questo fatto è facilmente verificabile, ascoltando una radio FM broadcast, che in condizioni di cattiva ricezione manifesta la comparsa di un rumore, appunto, impulsivo.
All'aumentare della potenza di rumore, aumenta la frequenza con la quale t ``aggira'' l'origine, e pertanto aumenta la frequenza dei click, che tendono a produrre un crepitìo indistinto. Si è trovato che questo effetto si manifesta a partire da un SNR di ingresso pari a 10 dB, e per SNR peggiori di tale valore l'effetto aumenta molto rapidamente, cosicchè si parla di effetto soglia.
Nel grafico che segue è riportato un tipico andamento dell'SNR dopo demodulazione, con l'indice di modulazione che svolge il ruolo di parametro, e possiamo osservare come con un SNR di ingresso inferiore alla soglia, le prestazioni degradino rapidamente.
Nella pratica comune il segnale di rumore può essere costituito da una interferenza dovuta ad una emittente adiacente (ossia con una portante prossima alla nostra) che sovramodula, ovvero adotta un indice di modulazione troppo elevato,ed invade la banda delle emittenti contigue.