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IL RAGNO E L'APE ...l'ape disse: "Tu pensi di essere più forte di me, non è così?". "Aspetta!" - gridò l'ape. "Che cosa vuoi ancora, insetto!?" - chiese furibondo il ragno. "Vorrei fare una cosa prima di morire" - ribatté l'ape. "E
cioè?" - domandò il ragno. "Vorrei andare in Olanda: dicono tutti che lì i fiori hanno il più buon nettare
che nessuna ape abbia mai assaggiato... Così, prima di morire, ne potrei portare
un po' alle mie amiche!" - disse. Ma ecco che la tela sobbalzò di nuovo e, dopo qualche secondo, trovarono accanto a loro un bruco, che, mentre stava salendo sopra una foglia, per sbaglio, era scivolato e caduto. Il ragno era al settimo cielo, aveva davanti ai suoi occhi un pranzo e una cena molto appetitosi. Il bruco sembrava disorientato e l'ape, che se ne era accorta,
cercò di rompere il ghiaccio. Lo salutò cordialmente: "Ciao, benvenuto nella
tela del ragno! Fra poco lui ci mangerà e tutto sarà finito!". L'ape pronunciò le
ultime parole con un groppo in gola. Così, mentre il ragno era intento ad apparecchiare su un rametto di
albero, il bruco si strinse attorno a lui impedendogli di muoversi e l'ape gli
diede il colpo di grazia! "Pin" - fece. Furono liberi e con grande gioia
scapparono. |
Galarico - Homolaicus - Ultimo aggiornamento: 08-mag-2005 |