UNA COPPIA DI SPOSI. FIABA PER ADULTI AMANTI DELLA STORIA

PER LA RIFORMA DELLA SCUOLA
pubblica laica territoriale


UNA COPPIA DI SPOSI
fiaba per adulti amanti della storia

C'era una volta una coppia di sposi molto ricca. Lui si chiamava Nobile, lei Chiesa. Erano entrambi possidenti di terre che venivano lavorate da molti contadini al loro servizio.

Nobile era bravo a maneggiar le armi, Chiesa le parole: era così brava con le parole che non aveva alcuna paura delle armi, tant'è che quando chiedeva al marito di andare in giro a conquistare territori altrui, facendo credere a tutti i loro abitanti nella bontà e nella verità delle parole di sua moglie, lui ci andava, un po' perché non sapeva fare altro che guerreggiare, un po' perché così diventava più ricco e stimato, un po' perché non sapeva dire di no a sua moglie, che aveva più istruzione di lui.

Anche quando rischiava la vita, Nobile dava sempre ragione alla moglie, soprattutto perché sapeva che lei era brava a convincere i contadini a stare sottomessi.

Però Nobile amava la bella vita, il lusso e le comodità, e anche se Chiesa diceva ch'era peccato, lo lasciava fare. Nobile credeva alle parole della moglie, ma tendeva a fare quello che voleva. D'altra parte anche Chiesa aveva bisogno del marito per quei momenti in cui i contadini si stufavano di lavorare per lei.

A volte, in verità, i contadini si ribellavano, perché non potevano sempre far finta che Chiesa avesse ragione. Lo vedevano coi loro occhi che Chiesa diceva una cosa e ne faceva un'altra. Non solo stavano male sotto Nobile ma sotto Chiesa stavano anche peggio, perché sentivano belle parole, senza mai vederle messe in pratica.

Quando, per protesta, smettevano di credere nelle sue parole, Chiesa s'arrabbiava molto e con l'aiuto del marito li puniva. Lei era terribile, perché convinta d'aver sempre ragione, anche se un giorno diceva A e il giorno dopo B, e Nobile annuiva con la testa, perché grazie a lei poteva far credere ai contadini che nobili si nasce, non si diventa.

Un giorno però dal mondo dei contadini venne fuori uno più intraprendente degli altri: si chiamava Borghese ed era stufo d'essere tosato come una pecora. Disse a Chiesa di credere in tutte le sue parole, ma di voler rischiare la fortuna in terre lontane, che tutti consideravano molte ricche. Fece la promessa che tutto quanto avesse trovato, l'avrebbe venduto, prima di tutti, a Nobile e a Chiesa, a prezzi di favore.

La coppia di sposi disse di sì, perché non ci vedevano nulla di male e perché avevano già tanti contadini al loro servizio. E così lui raggiunse terre molto lontane, trovò cose rare e preziose e le portò sia a Nobile che a Chiesa, come promesso. E loro rimasero incantati e gli chiesero se poteva portarne delle altre.

Lui andò e ritornò per molto e molto tempo, diventando sempre più ricco. Ora poteva addirittura prestare soldi sia a Nobile che a Chiesa perché potessero fare una vita dispendiosa e gaudente. Poteva anche lui avere dei contadini e degli operai al suo servizio, perché Borghese era capace di fare non solo il mercante ma anche l'imprenditore. Poteva persino comprarsi dei titoli nobiliari e apparire un grande benefattore di Chiesa.

Anche Borghese, come Nobile, diceva di credere nelle parole di Chiesa, ma in realtà faceva i propri comodi. E quando fu molto ricco, cominciò a dire che in certe cose che diceva Chiesa non ci credeva più, per cui bisognava cambiarle.

Chiesa all'inizio non capì bene, ma poi si rese conto che Borghese s'era montato la testa, sicché voleva punirlo. Ma Borghese era furbo e chiese aiuto ai contadini e agli operai, dicendo loro di credere nella possibilità di una migliore coerenza tra parole e fatti. E loro gli credettero, anche perché speravano, gli uni, di avere un po' di terra, e gli altri di poter lavorare in proprio.

Borghese però era furbissimo: anche lui diceva parole contro Chiesa e Nobile, ma solo per farsi largo tra loro. Quando operai e contadini pretendevano il rispetto di quanto pattuito, ecco che Borghese s'accordava con Chiesa e Nobile e, insieme, li punivano molto severamente.

E così si è andati avanti per secoli e secoli. In qualche paese i contadini e gli operai hanno provato a cacciare dal trono Chiesa, Nobile e Borghese, ma, dopo averlo fatto, videro nascere dalle loro fila due personaggi che han voluto prendersi tutto: Burocrate, ch'era come un Nobile senza nobiltà, e Ideologia, una specie di Chiesa senza fede.

Quando i contadini e gli operai hanno capito che questi due erano peggio degli altri, han preferito tornare a quelli precedenti: Borghese e Chiesa. Solo Nobile non c'era più, ma lui non c'è più in alcuna parte del mondo. Il suo nome oggi è Politico.


Le immagini sono state prese dal sito Foto Mulazzani

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Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Formazione
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Aggiornamento: 10/02/2019