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Le Lettere di Paolo di Tarso e gli Atti degli Apostoli

di Mac - Dèi Ricchi

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La parentela con Agrippa II

E' chiaro che uno studio comparato tra le notizie rinvenibili in Flavio Giuseppe e gli Atti ora ci permette di comprendere come in quest'ultimi sia stata nascosta la vera entità di Saulo. Partiamo intanto dalla sua parentela con il re Agrippa II. Questi è presente nella scena politica del Medioriente come regnante in Calcide dal 48 al 52, e in Iturea da circa il 52 al 93 d.C.. [1] Ebbe probabilmente una relazione con la sorella Berenice [2] che troviamo al suo fianco nel momento in cui tenta di convincere i Giudei a pagare il tributo (cfr. CRISTIANESIMO - Il 'Concilio' ritrovato ). La loro parentela con Saulo spiega il modo in cui quest'ultimo può avvicinarlo e che viene descritto negli Atti: in particolare vi è l'episodio in cui Saulo viene condotto in processo davanti al procuratore Festo (At 26). Questo episodio mostra che Saulo non era un cittadino qualsiasi se ad un suo 'presunto' processo intervengono addirittura due regnanti. Giuseppe afferma che Saul era legato al re Agrippa da "vincoli di parentela", e quindi era un discendente di Erode, quel regnante che nell'Apocalisse viene definito Satana e raffigurato come un dragone (cfr. CRISTIANESIMO - La donna e il dragone ). Ecco quindi più chiaro il verso già citato:

Apocalisse 13:11 Vidi poi salire dalla terra un'altra bestia, che aveva due corna, simili a quelle di un agnello, che però parlava come un drago.

Saulo si presentava con caratteristiche da 'drago' - cioè di un erodiano - perché tale era nella discendenza, quindi un altro membro di quella famiglia che aveva venduto la Giudea agli oppressori Romani (cfr. STORIA - Dai regnanti Asmonei a Erode il Grande ) ma che soprattutto aveva perseguitato gli 'zelanti' della Galilea, rappresentati da Ezechia e la sua discendenza (cfr. STORIA - Le rivolte galilee e giudaiche ). Né si può tacere questi passi della Lettera ai Romani in cui Paolo dimostra di essere legato a persone chiaramente appartenenti alla famiglia di Erode:

[…] Salutate i familiari di Aristòbulo. Salutate Erodione, mio parente. […]. (Romani 16:10-11)

Ma qual era questa parentela con Agrippa? Ritornando alla famiglia di Erode il Grande (cfr. CRISTIANESIMO - Nomi e genealogie interpolate da autori non giudaici ), Giuseppe Flavio ci informa che questi aveva avuto a che fare con un certo Costobaro:

Quando Erode assunse il potere regale, designò Costobaro governatore della Idumea e di Gaza, gli diede (in moglie) sua sorella Salome […]. [3]

Considerato che Costobaro era anche il nome del fratello di Saul, è presumibile che questi derivasse in qualche maniera questo nome da un suo progenitore, che potrebbe essere proprio quel Costobaro appena citato. Guardando la genealogia riportata in ' CRISTIANESIMO - Nomi e genealogie interpolate da autori non giudaici si comprende che Agrippa II aveva avuto come nonna Salome I, la moglie di Costobaro genero di Erode: tanto Agrippa II che Saulo erano quindi pronipoti della sorella di Erode. Questo particolare, oltre a giustificare la parentela nominata da Giuseppe, spiega anche la non ortodossia giudaica di Paolo non appena si tenga conto dei costumi dei suoi antenati:

Costobaro era di origine idumea e uno dei primi (quanto a prestigio); i suoi antenati erano stati sacerdoti di Koze, che dagli Idumei era creduto un dio. In seguito Ircano aveva mutato il loro modo di vivere, facendo loro adottare i costumi e le leggi dei Giudei. [4]

Una non-ortodossia che può essere motivo dell'avversione di Paolo per la circoncisione, ma che trova altri spunti negli 'affari' di Agrippa II che analizzeremo più avanti (cfr. CRISTIANESIMO - Agrippa, Paolo e la circoncisione ).

Da ultimo, vale la pena far notare come sarebbe stato impossibile, per un fautore degli interessi di Agrippa II, nominare il nonno Agrippa I, come autore dell'eventuale persecuzione citata in 'L'uccisione di Giacomo'. L'autore degli Atti utilizza infatti delle notizie biografiche che si riferiscono ad Agrippa I ma ha cura di citarlo con il nome di Erode, per sviare le maligne attenzioni contro un diretto parente del regnante tanto amico di Paolo.


[1] Cfr. AA.VV., Grande Commentario Biblico, Brescia, Editrice Queriniana, 1973, 75:129.

[2] Cfr. AA.VV., Grande Commentario Biblico, Brescia, Editrice Queriniana, 1973, 75:153.

[3] Cfr. Giuseppe Flavio, Antichità giudaiche, Torino, Unione-Tipografico-Editrice, 2000, 15:7.9 (255).

[4] Cfr. Giuseppe Flavio, Antichità giudaiche, Torino, Unione-Tipografico-Editrice, 2000, 15:7.9 (253-254).


ultima modifica 18/09/04 © 2001 Mac - www.deiricchi.it

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Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Religioni
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