L'EPOPEA DI GILGAMESH
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autore del poema
Ipotizziamo per un momento di poter consultare una biblioteca del primo millennio a.C. e di saper leggere l'accadico. Se questa biblioteca conserva qualche copia del Gilgamesh non dobbiamo cercarla sul catalogo come "Epopea di Gilgamesh" bensì come "Di colui che vide ogni cosa" che è appunto il primo verso della versione canonica. Supponiamo ora di entrare in una biblioteca del secondo millennio a.C. Il Gilgamesh andrà stavolta cercato sotto la voce "Egli è superiore agli altri re" che è il primo verso del poema paleobabilonese. La cosa strabiliante è che, a differenza di molte opere dell'antichità, grazie ai cataloghi ritrovati nella biblioteca di Assurbanipal possiamo conoscere anche il nome dell'autore dell'epopea classica. "Di colui che vide ogni cosa" è da attribuirsi a Sin-leqi-unnini, il prete esorcista Il nome gotico di questo fantomatico autore significa "O Sin (=dio luna) accogli la mia supplica". Dato che la redazione ninivita è copia di una compilazione di epoca babilonese, Sinleqiunnini, ammesso che sia esistito, doveva essere uno scriba di Babilonia. Purtroppo siamo sicuri dell'esistenza di Sinleqiunnini così come siamo sicuri di quella di Omero. Infatti da una delle tanti liste reali pervenuteci leggiamo Durante il regno di Enmerkar era consigliere
Nungalpiriggal Quindi la tradizione attribuisce il resoconto delle avventure di Gilgamesh allo stesso consigliere del re di Uruk! che sarebbe vissuto attorno al 2700 a.C., millenni prima di Babilonia. L'autorità di Sinleqiunnini come nume tutelare degli scribi era comunque indiscutibile al punto che spesso gli scribi si dichiaravano suoi discendenti firmando i documenti. Oltre ai cataloghi gli scribi avevano l'abitudine di porre delle annotazioni in fondo alle tavolette. Tali annotazioni, chiamate colofoni riportavano:
Grazie quindi allo zelo dei bibliotecari babilonesi i primi scopritori e traduttori moderni della saga poterono stabilire il titolo originale ("Di colui che vide ogni cosa"), il numero di tavole che ne facevano parte (12) e quindi la lunghezza approssimativa dell'opera (ca. 3000 versi). >>> Altre notizie sulla struttura dell'opera |