LA GRECIA TRA ORIENTE E OCCIDENTE
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2- Le guerre del Peloponneso (431 - 404)
E' altresì necessario sottolineare come proprio per tale ragione le due Leghe, che pure si spartivano buona parte dei territori sia greci che extra-greci, non fossero in realtà due blocchi compatti, saldamente capitanati l'uno da Atene e l'altro da Sparta, ma al contrario degli agglomerati di stati e staterelli, i quali cercavano l'uno nell'altro un appoggio per le proprie contese private. Insomma, la tradizionale frammentazione del mondo greco non era stata - se non forse apparentemente - superata dalla formazione delle due grandi coalizioni : quella oligarchica spartana, e quella democratica ateniese. Non deve stupire quindi, il fatto che lo scoppio del conflitto tra le due coalizioni fosse dovuto non alla volontà aggressiva delle due città dominanti - soprattutto, non a una decisione spartana -, ma al contrario a quella di alcune alleate (vedremo più avanti quali), i cui progetti Sparta fu costretta ad assecondare, sotto la minaccia - in caso contrario - di una loro defezione dalla Lega peloponnesiaca. Del pari, una delle ragioni alla base della lunga durata - circa trent'anni, pur con alcune interruzioni - del conflitto peloponnesiaco, fu il fatto che quest'ultimo avesse risvegliato molti dei dissidi che da lunga data laceravano il mondo delle poleis greche ed elleniche, e che (quantomeno da che i due blocchi avevano concluso il trattato di pace del 446) avevano riposato sotto la cenere. Al termine di queste lunghe e devastanti guerre (405), dette 'guerre peloponnesiache', la Grecia - e più in generale il mondo ellenico - era ormai ridotta in uno stato di profonda prostrazione morale e materiale, sfibrata dai lunghi anni del conflitto, e pronta quindi a cedere - come sarebbe poi avvenuto per mano di Filippo il Macedone e di suo figlio Alessandro - alle armi di un conquistatore esterno. La cronica disunione interna delle poleis greche dunque, era infine divenuta per esse causa - almeno sul piano politico - di un profondo declino, ovvero di quel vastissimo processo di ristrutturazione economica e politica che sarebbe sfociato nella nascita degli stati ellenistici. |
a cura di Adriano Torricelli