La riforma del calendario voluta da Giulio Cesare ebbe un avvio piuttosto travagliato.
nel 44AC (-43) dopo l'assassinio di Cesare il mese Quintile fu in suo onore ribattezzato Iulius (Luglio).
nell'anno 8 AC (-7), fu scoperto un errore dei sacerdoti che avevano intercalato
l'anno bisestile ogni tre anni invece che ogni quattro, fraintendendo le istruzioni di
Sosigene (si veda ancora il passo di Plinio).
Contando gli anni da 1 come facevano i romani tale errore diviene
comprensibile: anno 1 (bisestile), anno 2, anno 3, anno 4 di nuovo bisestile.
Con l'occasione il mese Sestile fu ribattezzato Augustus (Agosto) in onore
dell'imperatore (lex pacuvia de mense augusto).
La lunghezza di Agosto fu portata a 31 giorni (come Luglio) e per
pareggiare i conti furono cambiate le lunghezze di Febbraio, Settembre, Ottobre, Novembre,
Dicembre. (si veda in proposito un passo di Svetonio).
Da allora queste lunghezze non sono state più modificate.
Per rimediare all'errore che aveva già provocato uno sfasamento di 3 giorni
Augusto ordinò che fosse sospesa l'intercalazione del giorno bisestile fino all'anno 8, che risulta quindi essere il primo anno bisestile
dell'era cristiana.
La struttura del calendario non ha più subito modifiche significative, salvo per
la piccola correzione nel computo degli anni bisestili del 1582
(calendario gregoriano). Nomi e lunghezze dei mesi
sono ancora oggi quelle stabilite da Cesare e da Augusto.
N.B. Il Cappelli data il cambiamento del nome di Sestile in Agosto al 27AC (-26), ma
il ricordato passo di
Svetonio, nonchè la datazione della Lex Pacuvia sono a favore
dell'ipotesi qui riportata (vedi p.es.
Principat d’Auguste (IV) o Augustean legislation).
Bibliografia:
Adriano Cappelli - Cronologia, Cronografia e calendario perpetuo - Hoepli 1998
Stefano Breccia - I numeri nella storia dell'umanità - S.S. G.Reiss Romoli 1995