STORIA ROMANA


CLEOPATRA

Cleopatra
(Museo Capitolino di Roma)

Cleopatra VII Tea Filopatore (Κλεοπάτρα Θεά Φιλοπάτωρ; Alessandria d'Egitto, 69 a.C. – Alessandria d'Egitto, 30 a.C.) è stata una regina egizia del periodo tolemaico.

Cleopatra VII nacque ad Alessandria d'Egitto dal faraone Tolomeo XII Aulete e probabilmente da una concubina che si dice sia morta un anno dopo la nascita di Cleopatra. La causa sarebbe da attribuire al marito, nonché padre di Cleopatra. Secondo la testimonianza di Strabone Tolomeo XII ebbe solamente una figlia legittima, Berenice IV, dalla sorella-moglie Cleopatra V Trifena. Basandosi su questa notizia e sul fatto che Cleopatra fosse l'unica della sua famiglia a parlare egiziano alcuni studiosi hanno avanzato l'ipotesi di una ascendenza egizia della regina. Tra il 68 a.C. e il 59 a.C. nascono la sorellastra Arsinoe IV ed i fratelli Tolomeo XIII e Tolomeo XIV. L'organizzazione dinastica prevede che anche le donne possano salire al trono, come spose dei fratelli regnanti.

Nominata co-reggente, perché le sorelle più grandi, Berenice IV e Cleopatra VI, erano morte, la prima giustiziata dal padre (aveva tentato di spodestarlo) e la seconda avvelenata; il padre la aveva nominata co-reggente poco prima di morire. Cleopatra VII gli successe nella primavera del 51 a.C. insieme al fratello di dieci anni Tolomeo XIII, sposato secondo le leggi egizie.

Nella primavera del 48 a.C. Tolomeo, insieme con il consigliere nonché suo grandissimo amico (si parla addirittura di una loro storia d'amore) Potino, che era stato nominato reggente del giovane faraone, tentò di deporre Cleopatra e di costringerla a lasciare Alessandria. La regina radunò un esercito ed ebbe inizio una guerra civile. La situazione si complicò quando un'altra loro sorella, Arsinoe IV, cominciò ad avanzare pretese sul trono.

In quel mentre lo sconfitto generale romano Pompeo arrivò in Egitto cercando rifugio dal rivale Giulio Cesare. Inizialmente Tolomeo e Potino finsero di accettare la sua richiesta, ma il 29 settembre del 48 Potino fece uccidere Pompeo, nella speranza di ingraziarsi il favore di Cesare. Quando questi arrivò, Tolomeo gli offrì la testa del rivale, provocando la reazione di Cesare, che fece giustiziare Potino e iniziò a sistemare la confusa situazione egiziana, in qualità di rappresentante ufficiale di Roma.

Cesare convocò alla reggia Tolomeo e Cleopatra. Cleopatra temeva di cader vittima di un agguato del fratello tornando al palazzo, così ricorse a uno stratagemma. [1] Si fece avvolgere da un suo fedele amico, Apollodoro Siciliano, in un grande tappeto legato con una cinghia. Apollodoro poi si presentò a Palazzo con il lungo involto sulle spalle e dicendo di dover consegnare un dono a Cesare arrivò fino agli appartamenti del console. Qui al suo cospetto srotolò il tappeto e fu così che gli comparve davanti Cleopatra. La regina indossava gli abiti più sontuosi e succinti, i gioielli più pregiati. Parlandogli in latino, gli chiese protezione dal fratello. Le fonti narrano che l’effetto fu irresistibile e che i due divennero amanti quella notte stessa.

Cesare organizzò il ritorno ufficiale della regina e la fece sposare con il fratello.

Tolomeo, ancora determinato a deporre Cleopatra, si alleò con la sorella Arsinoe ed insieme organizzarono un esercito, che nel dicembre del 48 si scontrò nella città di Alessandria con quello di Cesare e Cleopatra. La battaglia causò molti danni agli edifici della città, compresa la Biblioteca di Alessandria, che fu danneggiata da un incendio perdendo tra le fiamme moltissimi manoscritti d'inestimabile valore. Le legioni romane subirono una pesante sconfitta e lo stesso Cesare per salvarsi da morte sicura fu costretto a fuggire gettandosi in mare.

L'arrivo di rinforzi da Pergamo nel febbraio del 47 offrì la vittoria a Cesare e Cleopatra. Arsinoe e Tolomeo furono costretti a lasciare la città. Il 27 marzo dello stesso anno sul fiume Nilo avvenne lo scontro finale tra le truppe di Tolomeo e quelle di Cesare. La battaglia si concluse in una ecatombe per l'esercito alessandrino: venticinquemilacinquecento morti oltre che dodicimila prigionieri. Perse la vita lo stesso Tolomeo. Cleopatra, rimasta unica sovrana dell'Egitto, nominò co-reggente il fratello più giovane Tolomeo XIV.

L'Egitto rimase formalmente indipendente, anche se tre legioni romane furono fatte stanziare allo scopo di mantenere l'ordine pubblico.

La relazione tra Cesare e Cleopatra, dalla quale nacque un figlio, Tolomeo Cesare detto Cesarione, aveva per entrambi scopi politici: il dittatore romano doveva assicurarsi il controllo dell'Egitto, importante per le sue risorse finanziarie, mentre Cleopatra sperava con essa di ottenere per il paese una posizione di privilegio all'interno dell'impero.

Nel 46 a.C. Cleopatra andò a Roma con il figlio appena nato e vi rimase fino alla morte di Cesare, nel 44 a.C. Nell'estate dello stesso anno morì Tolomeo XIV, forse avvelenato dalla stessa Cleopatra, che subito dopo designò Cesarione suo co-reggente, prendendo il nome di Tolomeo XV Cesare.

Nel 42 a.C., Marco Antonio, uno dei triumviri che governavano Roma in seguito al vuoto di potere conseguente la morte di Cesare, chiese a Cleopatra di incontrarlo a Tarso per verificarne la lealtà. Antonio poi la seguì ad Alessandria, dove rimase fino all'anno successivo. Dalla loro unione, nacquero due gemelli Cleopatra Selene ed Alessandro Helios.

Quattro anni dopo, nel 37 a.C., mentre era in viaggio per la guerra contro i Parti, Antonio incontrò Cleopatra ad Antiochia, dove si sposarono, anche se il triumviro era legato ad Ottavia, sorella di Ottaviano. Poco dopo nacque un altro figlio, Tolomeo Filadelfo. Ottavia viene rimandata a Roma. Dopo la conquista dell'Armenia, nel 34 a.C., condotta da Antonio con il contributo finanziario egiziano, entrambi celebrarono il trionfo ad Alessandria.

Il tradizionalismo dell'opinione pubblica romana fu profondamente scosso dalla inconsueta procedura trionfale e dalle decisioni prese nell'occasione della Donazione di Alessandria: Cleopatra ebbe il titolo di "regina dei re", fu associata nel culto a Iside e nominata reggente dell'Egitto e di Cipro con Cesarione; Alessandro Helios fu incoronato sovrano dell'Armenia, Media e Partia, Cleopatra Selene fu nominata sovrana di Cirenaica e Libia, mentre Tolomeo Filadelfo fu incoronato sovrano di Fenicia, Siria e Cilicia.

La politica di Cleopatra ed Antonio, tesa a dominare tutto l'Oriente, favorì la reazione di Ottaviano, che accusò la regina di minare il predominio di Roma e convinse i Romani a dichiarare guerra all'Egitto.

Nel 31 a.C. le forze navali romane si scontrarono con quelle di Antonio e Cleopatra nella battaglia di Azio. Visto che la battaglia era persa la regina riparò ad Alessandria con parte della flotta, seguita da Antonio.

Dopo la vittoria Ottaviano invase l'Egitto e, dopo una breve resistenza, entrò ad Alessandria. Nel 30 a.C., dopo il suicidio di Antonio (suicidatosi per la falsa notizia della morte di Cleopatra), si uccise facendosi mordere probabilmente da un Naja haje, più nota come cobra egiziano.

Plutarco nel suo Vita di Antonio, racconta come Cleopatra decise di usare questo animale: "...Cleopatra raccoglieva ogni sorta di veleni mortali, tra i più forti che ci fossero, e di ciascuno di essi provava se erano efficaci e nello stesso tempo indolori, propinandoli ai detenuti in attesa di morire. Poiché vide che quelli istantanei procuravano una morte subitanea, ma dolorosa, e i più dolci non erano rapidi, provò gli animali, osservandoli di persona mentre venivano applicati uno dopo l'altro. Fra tutti trovò quasi solo il morso dell'aspide, che induceva nelle membra un torpore sonnolento e un deliquio dei sensi, senza per questo arrecare spasimo o provocare gemiti; non appariva che un lieve sudore alla fronte, mentre le facoltà percettive svanivano, si rilasciavano dolcemente, e resistevano ad ogni tentativo di risvegliarle e richiamarle in vita, come chi dorme profondo..."

Cesarione fu fatto giustiziare da Ottaviano, mentre i tre figli avuti con Antonio furono portati a Roma. L'Egitto divenne una provincia romana retta dal prefetto d'Egitto, funzionario di rango equestre. Ottaviano, ritornato a Roma per festeggiare il trionfo della spedizione egiziana, fece allestire su un carro un dipinto della bellissima regina, portandolo in trionfo attraverso le vie della città.

FONTE: it.wikipedia.org/wiki/Cleopatra


Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Storia
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Aggiornamento: 11/09/2014