STUDI SULL'ATEISMO SCIENTIFICO


L'IDEA DI RESURREZIONE E IL SOCIALISMO

Per quale motivo l'apostolo Pietro non ha usato la sindone per avvalorare la sua idea di resurrezione, visto che essa, volendo, poteva prestarsi benissimo a una mistificazione del genere? Non è stata usata proprio perché essa non si prestava affatto a inserire elementi mistici nella predicazione umana e politica del Cristo. Occorreva qualcosa di derivazione pagana, come appunto l'idea di resurrezione, che Pietro doveva aver preso dagli ambienti ellenistici della Galilea.

La sindone, al massimo, poteva far pensare a un corpo stranamente o misteriosamente scomparso, non a una resurrezione vera e propria, voluta certamente da dio. Il misticismo qui, probabilmente di origine orfica, sta proprio nell'idea di resurrezione, che prescinde da qualunque prova testimoniale, da qualunque fonte documentale.

Nella resurrezione bisogna credere per fede; e se vi è resurrezione, deve per forza esserci una parusia trionfale del risorto, altrimenti nessuna resurrezione ha senso. Ebbene, quando la parusia avverrà, il risorto saprà distinguere chi avrà avuto "fede" in lui, da chi non l'avrà avuta.

Nell'interpretazione petrina della resurrezione non è neppure importante che si parli di "apparizioni" ai credenti del Cristo risorto. Si dà infatti per scontato che il suo ritorno sia imminente: apparirà solo una volta e quella sarà decisiva per tutti.

Il cristianesimo paolino non può subentrare che in una fase successiva, quella appunto in cui, presa coscienza che la trionfale parusia imminente non è avvenuta, si decide di posticiparla alla fine dei tempi.

Tuttavia se si compie un'operazione del genere, va, in un certo senso, ribaltato anche il cristianesimo petrino, depurandolo in maniera decisiva di tutti quegli aspetti provenienti dal giudaismo: di qui la rottura con Pietro ad Antiochia, poi ricomposta, quando Pietro avrà accettato tutte le tesi di Paolo. Il Cristo, per quest'ultimo, non è più un messia liberatore per gli ebrei, ma un redentore dell'umanità; il nemico da combattere non è Roma, ma il peccato originale, la morte, le potenze sataniche dell'aria.

Gli aspetti mistici, sacramentali, teologici e quindi necessariamente paganeggianti del cristianesimo assumono un'importanza assolutamente prioritaria su tutto. Il cristianesimo, rinunciando definitivamente agli elementi giudaici della predicazione del Cristo (che non avevano nulla di religioso), pretende d'inverare gli aspetti migliori del paganesimo classico (che erano di natura orfica), restando quindi nell'ambito del misticismo.

Ecco perché il cristianesimo ha avvertito sia il giudaismo che il paganesimo come due correnti da estromettere dalla storia. Ecco perché oggi avverte il socialismo come il suo peggior nemico. Il socialismo infatti ha la pretesa d'inverare il cristianesimo, depurando di tutti i suoi aspetti mistici.


Le immagini sono state prese dal sito Foto Mulazzani

Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Teoria - Ateismo
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Aggiornamento: 10/09/2014