PLOTINO: il nous

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PLOTINO: il nous

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Giuseppe Bailone

La ricerca dell’unità semplice, giunta all’Anima del mondo, deve fare un ulteriore passo e giungere al Nous.

Di Nous aveva parlato per primo nella filosofia greca Anassagora, attribuendogli l’organizzazione dei semi. Socrate, Platone e Aristotele lo avevano apprezzato per aver individuato un principio intelligente dell’ordine del mondo, ma anche criticato per non aver attribuito al Nous attività progettuale e teleologica1.

Plotino, che vede nell’attività progettuale e finalizzata i limiti dell’anima in difficoltà, il segnale della mancata autosufficienza, non condivide la delusione dei suoi maestri e le critiche che muove ad Anassagora sono altre.

“Anassagora in quanto considera come materia il miscuglio (primordiale) e dice che esso non è adatto a diventare ogni cosa, ma che già contiene tutto in atto distrugge il Nous che egli introduce, poiché non è questo che dà forma ed essenza, né è prima della materia, ma simultaneo. Impossibile è questa simultaneità: perché, se il miscuglio partecipa dell’essere, questo è anteriore; ma se il miscuglio fosse un essere anch’esso, bisognerebbe porre un terzo (essere) al di sopra dei due. E se necessariamente il demiurgo è anteriore, bisogna forse che le forme esistessero in particelle nella materia in modo che il Nous dovesse, inutilmente, separarle, mentre esso può introdurre in una materia inqualificata qualsiasi qualità e forma? E poi, come è possibile che tutto sia in tutto?”2

Trattando dell’Uno, Plotino riconosce in Anassagora un predecessore e scrive: “Anassagora poi, parlando di un Nous puro e non mescolato, ammette anche lui l’Uno come primo e separato, ma, a causa della sua antichità non è stato abbastanza preciso”.3

Il Nous di Plotino non progetta, non si pone dei fini, non riflette con pensiero discorsivo, è al di sopra dei limiti del pensiero umano e anche dell’Anima del mondo, contempla. Nel mondo intellegibile, il Nous si colloca tra l’Anima e l’Uno, realizza l’unità più stretta, ma la sua è ancora unità dei molti.

I molti sono le Idee, che, però, non sono prodotti del pensiero del Nous, né semplici oggetti del suo pensiero, ma ciascuna è il Nous tutto intero.

“Noi siamo abituati, guardando alle cose di quaggiù, a separare il pensante dal pensato”4, ma questa separazione non c’è nel Nous che realizza l’unità più intensa, immediatamente prima di quella assoluta dell’Uno.

“L’anima genera la natura perché guarda verso l’abisso, ossia verso la dispersione. Ma ciò che si genera non sarebbe un vivente se l’anima non restasse agganciata all’unità e non la trasponesse nel corpo. (…) L’attenzione dell’anima al particolare la trascina verso la dispersione, senza però staccarla da quel mondo intellegibile in cui l’unità non soffre dispersione di sorta. Il modo di agire dell’anima nella natura resterebbe dunque incomprensibile se non si tenesse conto del modo d’essere da cui ha origine. Questo modo d’essere non sensibile, e quindi non disperso, è per Plotino l’essere come tale, l’essere per eccellenza: quello che, per pensarsi, non ha bisogno di mescolarsi con il non essere”.5 Per avvicinarci al pensiero del Nous, dobbiamo provare a liberare la nostra esperienza di pensiero dai limiti che caratterizzano il mondo sensibile: il non essere e l’alterità.

Note

1 Cioè diretta alla realizzazione di un fine. Teleologia, da non confondere con teologia, è un termine creato da Cristiano Wolff nel primo Settecento per indicare “quella parte della filosofia naturale che spiega i fini delle cose”.

2 Enneadi, II, 4, 7

3 Enneadi, V, 1, 9

4 Enneadi, V, 9, 5

5 Vittorio Mathieu, Come leggere Plotino, pag. 53


Fonte: ANNO ACCADEMICO 2009-10 - UNIVERSITA’ POPOLARE DI TORINO

Torino 13 novembre 2009

Giuseppe Bailone ha pubblicato Il Facchiotami, CRT Pistoia 1999.

Nel 2006 ha pubblicato Viaggio nella filosofia europea, ed. Alpina, Torino.

Nel 2009 ha pubblicato, nei Quaderni della Fondazione Università Popolare di Torino, Viaggio nella filosofia, La Filosofia greca.

Due dialoghi. I panni di Dio – Socrate e il filosofo della caverna (pdf)

Plotino (pdf)

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Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Teorici
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Aggiornamento: 26-04-2015