Savonarola - L'eretico

SAVONAROLA ERETICO
E RIVOLUZIONARIO

L'ERETICO

Papa Alessandro VI Borgia.

  • All'inizio del conflitto col papato, Savonarola si vide offrire cariche di un certo prestigio. Già nel 1493 Alessandro VI aveva concesso alla congregazione domenicana di Toscana, permettendo a Savonarola di diventarne vicario generale, di staccarsi dalla sede metropolitana di Milano, che Savonarola giudicava troppo lassista.

Girolamo Savonarola

  • Con un breve del luglio 1495 il papa convoca Savonarola a Roma col pretesto di ascoltarlo sulle sue profezie. Temendo di essere ucciso, Savonarola rifiuta, sicché il papa gli intima di sospendere le predicazioni.
  • Il silenzio di Savonarola durerà un anno. Nel 1496 l'aristocrazia feudale, ecclesiastica e mercantile, colpita dall'istituzione dell'imposta fondiaria progressiva, si ribella, chiudendo fabbriche e riducendo i commerci. Considerato responsabile della crisi economica, Savonarola perde di popolarità.
  • Nell'agosto dello stesso anno il papa gli offre il cappello cardinalizio, ma ottiene un nuovo rifiuto. Anzi, il 7 febbraio 1497 Savonarola guida fino alla Piazza della Signoria una processione cui partecipano migliaia di persone e fa bruciare in un gigantesco rogo specchi, profumi, pettini, parrucche, bambole... Allora il papa gli impone di unire i conventi toscani, ove vigeva la stretta osservanza della regola domenicana, a quelli lombardi, chiaramente lassisti. Nuovo rifiuto.

Savonarola rifiuta le onorificenze papali.

  • Il 13 maggio viene scomunicato, ma non se ne cura. Chiede anzi la convocazione di un concilio per deporre il papa, ma rimane inascoltato. Nell'estate e nell'autunno la situazione della città diventa drammatica: pur flagellata dalla peste e dalla carestia, la Signoria intraprende una guerra contro Pisa, che, sfruttando la temporanea cessione della sua fortezza a Carlo VIII, si era ribellata militarmente.

Alessandro VI (XVI sec. Museo delle Belle Arti di Digione)

Papa Alessandro VI (dipinto di scuola spagnola nella pinacoteca del Vaticano).

  • Nel febbraio 1498 Alessandro VI minaccia d'interdire la città se Savonarola continua a predicare. Le elezioni del '98 portano al governo una maggioranza di "arrabbiati". La Signoria, approfittando anche dell'improvvisa morte di Carlo VIII, chiede al frate di cessare le predicazioni. Lo stesso clero fiorentino comincia a prendere le distanze da lui. Da più parti si chiede che venga esiliato.
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La città ideale (Piero della Francesca)

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