LA PRIMA VOLTA
Il primo amore non si scorda mai. Perché? Perché col primo amore si esce dal
mondo dell'adolescenza e si entra in quello degli adulti. L'adolescente cioè
smette di pensare unicamente a se stesso e comincia a pensarsi insieme a
un'altra persona. Tutte le canzoni di Mogol-Battisti sono un esempio bellissimo
di questo travaglio.
Generalmente il maschio avverte la
cosa più dal punto di vista del sesso che dell'amore
vero e proprio. Non così è per le ragazze, che provano insieme felicità e
angoscia. Le ragazze cioè hanno più dei maschi la percezione della
irreversibilità di quella azione e, per questa ragione, tendono ad assumersi
maggiori responsabilità nella prosecuzione del rapporto di coppia. Il maschio fa
più fatica ad uscire dalla sua condizione di adolescente (e quando non vi riesce
il rapporto va in frantumi).
QUANDO SI DECIDE DI FARLO?

L'adolescente può discutere con gli adulti molte scelte che riguardano la sua
vita sociale, ma non discuterà mai quella del giorno in cui realizzare il
proprio debutto sessuale.
Spesso anzi questa decisione viene presa contro il parere dei genitori.
E' proprio la forza di questa decisione e la grandezza di questo segreto che lo
aiuteranno a staccare il cordone ombelicale che ancora lo lega ai propri
genitori.
Gli adulti, in questo senso, devono rassegnarsi, altrimenti rischiano di perdere
ancor più la fiducia dei propri figli.
I genitori possono conoscere l'età in cui avviene la prima volta e possono anche intuire le
condizioni in cui avviene, ma non sanno nulla sulla qualità di questo debutto,
sui sentimenti che lo accompagnano e lo ispirano, sui conflitti che suscita o
che risolve.
D'altra parte questo debutto ha bisogno dell'isolamento, della lontananza dai
genitori. Non a caso esso avviene in contesti molto diversi dalla quotidianità
della vita domestica (vacanze, assenza dei genitori ecc.).
E questo nonostante che oggi i controlli e i divieti siano molto diminuiti
rispetto al passato.
COME FARLO NEL MODO MIGLIORE?

Il debutto sessuale è un momento importante nella vita di un adolescente.
Occorre quindi che sia preparato nel migliore dei modi. Soprattutto non deve
essere vissuto come sfida ai genitori o per la paura del giudizio altrui.
Bisognerebbe farlo solo quando si vive una relazione d'amore con un'altra
persona, come segno di un amore che già esiste.
LUI 
Per il maschio la prima volta ha significati meno sentimentali di quanti ne abbia per la
ragazza, ma questo è un difetto della nostra società maschilista, basata
sull'istinto, sull'uso della forza, sul piacere sessuale fine a se stesso.
In questo senso, per il ragazzo spesso appare come una prova della propria
virilità. Ecco perché il debutto sessuale può anche avvenire fuori dal rapporto
d'amore con un partner fisso.
Sarebbe bene invece che il giovane raggiungesse alcune certezze affettive, prima
di concedersi al debutto sessuale.
Queste certezze non riguardano solo la sua capacità di corteggiamento, di
seduzione della persona amata (capacità che deve essere sincera, appassionata,
non aggressiva), ma riguardano anche l'esigenza, da parte dell'adolescente di
considerare la partner come la propria compagna di vita. E questo non è un obiettivo che si
possa raggiungere facilmente.
LEI 
Per la ragazza il debutto sessuale deve servire anzitutto a convincerla che
si rafforzerà il suo rapporto col partner.
La ragazza deve sentirsi capace di attrarre a sé il maschio, ma anche di
sottrarlo dal desiderio di altre donne. La ragazza ha bisogno di sicurezze,
anche perché sa di correre più rischi del ragazzo (p.es. gravidanza
indesiderata, giudizio degli altri...).
L'immagine della madre ha molta influenza sulla sua decisione: sia perché la ragazza
spera sempre (anche se non vi riesce) che la madre accetti volentieri, con
tranquillità, questo momento; sia perché la ragazza riproduce nei confronti del
partner quel rapporto materno che la madre generalmente ha coi propri figli
(rapporto che spesso dà abbastanza fastidio al ragazzo, in quanto non lo aiuta a
diventare adulto).
QUALI SONO LE STRATEGIE DELLA SEDUZIONE?

Oggi, come noto, si è molto meno formali e convenzionali di ieri. Spesso è la
capacità di sorprendere che ha maggiore fascino. Per conquistare il partner
bisogna soprattutto dedicargli del tempo, prevenire qualche suo desiderio.
Esistono tre forme fondamentali di seduzione:
1. colpo di fulmine, provocato da una seduzione improvvisa, involontaria, dove
giocano un ruolo determinante il fascino, il ruolo sociale, il modo di
presentarsi;
2. seduzione volontaria, di risposta, che può scattare quando uno nota l'altro,
cerca di attirarne l'attenzione e riceve, a sua volta, messaggi di attenzione;
3. seduzione di mantenimento, quella dei piccoli atti quotidiani, ma anche
quella del temporaneo allontanamento dal partner, per farsi desiderare di più.
SONO NECESSARIE LE PAROLE?

Sì, soprattutto quelle di apprezzamento, di conferma. Si può anche
contraddire o ironizzare, ma si deve sapere se il partner l'accetta o no.
La dichiarazione è entrata in disuso, sostituita dai primi contatti fisici o dal
primo bacio.
Spesso è lui a dire per primo che vuole farlo, ma non è raro trovare una ragazza che faccia il
primo passo.
Più delle parole, comunque, sono necessarie le azioni: un sorriso, un saluto, un
augurio, un regalo, un piccolo sacrificio per il bene del partner, la difesa del
partner dalle critiche altrui, il rispetto della parola data o della confidenza
ricevuta.
E QUANDO SI E' TIMIDI QUALE STRATEGIA USARE?

I timidi spesso lanciano segnali contraddittori dei propri sentimenti, che
lasciano confusi, incerti. Il timido infatti non si sa esprimere e appare
diverso da quello che è.
Quale consigli dare loro?
1. Anzitutto fare attenzione ai possibili concorrenti, al fine di non
sopravvalutare le proprie forze e non ricevere delusioni.
2. Nell'approccio cercare di essere cordiali, misurati, nella convinzione che
ciò può attirare il partner più della fermezza e decisione, che spesso oggi sono
sinonimo di arroganza e presunzione.
3. Stare attenti ai segnali del partner: non bisogna perdere le occasioni.
4. Non vergognarsi della propria timidezza. Non tentare di fingersi disinvolti.
5. Sdrammatizzare il proprio problema, corteggiando il partner con ironia, in
modo evidente.
6. Farsi desiderare: non si deve essere assillanti e più preoccupati del
necessario, quando si vuole avere successo in questo frangente.
7. Bisogna pensare che può anche essere il partner a fare il primo passo.
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