ULTIMI VALORI
Scendi dal castello di sabbia
cammina sulla spiaggia,
ascolta lo scricchiolio metallico
di conchiglie decapitate,
agonie di gabbiani
nel vestito di petrolio.
Non chiedere aiuto
alla rosa dei venti
per salire sulla barca
senza fondo,
guarda i tuoi piedi
di cera consumata,
non riempire
il vuoto del tuo corpo
con l'angolo
buio della droga
per vestire i tuoi vermi
con colori di festa,
per fuggire dentro la bottiglia
con corde di chitarra,
guarda l'orizzonte
bucato di sole.
BARCHE SENZA PELLE
Barche senza pelle
dalle costole rotte
mi riposo con voi in silenzio
sopra conchiglie e pesci morti.
Non disturbiamo il mare
nel ietto di schiuma
sudore di agonia,
nella veglia attendiamo,
guardando l'orizzonte:
galleggia la sera
col velo di lutto.
AUTO DISTRUZIONE
Non cercare ombra di salice
ne falce di luna,
la femmina non
ha doglie per l'amore
ne seni per nutrire,
prega i germi
della provetta incinta
che vomita
nel velo di plastica
il bambino giocattolo.
Nel quadrato di cristallo
professori in tute di garza
giocano ai dadi
la ghiandola della violenza.
Nell'angolo d'attesa
ride la bocca di porcellana
del maschio castrato. |
IL SILENZIO
Sotto l'arco del cielo
la maestā del tempo
si č dimessa,
il fuoco del giorno
si consuma,
il sandalo
del falso pastore
entra dalle finestre:
luce insanguinata
dall'urlo della rapina,
paura senza etā,
lacrime di lutto.
Nei camini
si sono spente
le favole.
Cerco nella cenere
il mio credere di vetro
che si č infranto.
ITALIA 1978
Nel tessuto viscido della cittā
l'urlo inghiottisce
l'ultimo sorriso del sole, ragnatele di luce tagliata
bufera di raffiche di mitra,
colombe uccise
nella schiena della pietra
per il vestito d'olivo,
manifesti senza colla,
sciacallo che ride nel teschio di denti
la lingua nuota
nella saliva di gusto,
nei balconi
politicanti ombra con treni di parole
che fischiano al nulla.
Alveari umani
incartocciati di paura,
mamme dai seni tagliati,
bambini imbottiti di droga
occhi dilatati di incubi
sudore di nebbia
odore di urina
fresca di paura.
A fronte alta
passeggia la violenza
col pigiama profumato,
mani oneste,
non correre contro il vento
per non sentire
il profumo della violenza
non cucire il vestito a lutto
ma strappa
il sudario della violenza.
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