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La canzone di Marinella

Questa di Marinella è la storia vera, che scivolò dal fiume a Primavera...
Ma il vento che la vide così bella, dal fiume la portò su di una stella.

Sola senza il ricordo d'un dolore, viveva senza il sogno d'un amore;
ma un re senza corona e senza scorta, bussò tre volte un giorno alla tua porta.

Bianco come la luna il suo cappello, come l'amore rosso il suo mantello.
Tu lo seguisti senza una ragione, come un ragazzo segue un aquilone.

E c'era il sole e avevi gli occhi belli, lui ti baciò le labbra ed i capelli.
C'era la luna e avevi gli occhi stanchi, lui pose le tue mani sui tuoi fianchi.

Furono baci e furono sorrisi, poi furono soltanto i fiordalisi,
che videro con gli occhi delle stelle, fremere al vento e ai baci la tua pelle.

Dicono, poi, che mentre ritornavi nel fiume, chissà come, scivolavi...
e lui che non ti volle creder morta, bussò cent'anni ancor alla tua porta.