Cupola
L’ultimo grande impegno architettonico del XVI secolo è costituito dall’erezione della cupola per la quale nel 1565 fu contattato Francesco Morandi, detto il Terribilia, architetto bolognese che presenta un progetto ricevendo, dopo l’approvazione, successivi acconti per il lavoro che si conclude nel 1569. Nel 1640 vengono versati i primi acconti al pittore Giovan Battista Razzani incaricato di affrescare l'abside. Fu rifatto anche l'altare e il baldacchino sotto l'abside. Si provvide altresì di bei paliotti di scagliola tanto l'altare maggiore che alcuni altri altari della chiesa superiore e inferiore.
La stabilità di questa cupola resta sempre precaria ed è pregiudicata ulteriormente dal terremoto del 1768. Anche a seguito di quest'ultimo danno l'architetto Pietro Borboni propone la quasi totale ricostruzione della cupola. Con i primi anni del 1771 si iniziarono i lavori che continuarono fino al 1772. Nell'aprile di quell'anno si dà incarico a Giuseppe Milani di affrescare la cupola. In questo rifacimento la cupola fu alzata e rinforzata con l'ingrossamento dei quattro pilastri che la sostengono
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