CARLO CARRA'
Quargnento (Alessandria) 1881 - Milano 1966.
Pittore, fa le sue prime esperienze con la tecnica del divisionismo.
Nato da famiglia artigiana, lascia la casa paterna a dodici anni per
dedicarsi al lavoro di decoratore murale. Nel 1906 può finalmente
entrare all'accademia di Brera per un corso regolare di studi pittorici.
A Brera stringe amicizia con i giovani pittori Ugo Valeri, Romolo
Romani, Aroldo Bonzagni e Umberto Boccioni. Nel Futurismo Carrà porta i
frutti del proprio antefatto divisionista. Rifiuta ogni sconfinamento
nel misticismo spiritualista o meccanicistico, non esiste in lui
l'idolatria della macchina.
1909 Aderisce al Futurismo.
1910 Firma il Manifesto dei pittori futuristi.
1912 Scrive il Manifesto La pittura dei suoni, rumori, odori.
1913 E' allineato con Marinetti sul "Programma politico futurista".
1914 E' fra gli estensori del Manifesto Sintesi futurista della guerra.
1915 Scrive Guerrapittura. Parole in libertà.
1916 Si distacca dal Futurismo e si avvia alla pittura metafisica.
1921 Torna alla tradizione naturalistica, con un realismo figurativo
molto personale, ispirandosi a Giotto, Piero della Francesca, Masaccio.
Fra le opere più significative del periodo futurista:
1911 I funerali dell'anarchico Galli.
1912 Fiasco e bicchiere.
1914 Manifestazione interventista.
1922-38 Interessanti i suoi scritti, dai manifesti futuristi alle
critiche pubblicate sull' "Ambrosiano".
Notevole anche la sua produzione grafica, con illustrazioni per testi
poetici.
1945 La mia vita. Libro di memorie che indica il suo itinerario
artistico. |

www.futurism.org.uk/carra/carra_frames.htm
www.artinvest2000.com/carra_carlo.htm
www.artcyclopedia.com/artists/carra_carlo.html
www.epdlp.com/carra.html
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