MARINETTI FILIPPO TOMMASO
Infanzia e giovinezza
1876-22 Dicembre. Filippo Tommaso Marinetti nasce ad Alessandria
d'Egitto, dove il padre Enrico, avvocato, si era trasferito. Qui "pupo
fiorente e sano" trascorre l'infanzia tra le braccia della sua nutrice
sudanese dalla pelle "color carbone coke" (in F. T. Marinetti,
Autoritratto da Scatole d'amore in conserva, Edizioni d'Arte Fauno,
Roma, 1927) e vive l'adolescenza nell'ambiente cosmopolita che si era
formato dopo l'apertura del Canale di Suez; segue gli studi in un
collegio di Gesuiti francesi, ma consegue il diploma di "bachelier" a
Parigi dove si era trasferito e dove collabora a importanti riviste
letterarie.
1899-14 Luglio. Si laurea in giurisprudenza a Genova alla cui università
si era iscritto per compiacere il padre, ma non intraprende la
professione di avvocato verso la quale non aveva inclinazione. "Mio
padre m'infuse nel sangue la sua tenacia piemontese. Gli devo la sua
grande forza di sanguigno volitivo e dominatore, ma fortunatamente non
ho il fitto intrico dei suoi cavilli spirituali, né la sua memoria
stupefacente, che facevano di lui, nel suo tempo, il più grande avvocato
civilista di Alessandria d'Egitto" (da op.cit).
1902. Tornato a Parigi per seguire la sua vocazione letteraria, pubblica
il suo primo libro, il poemetto La conquête des Étoiles. Recensione
favorevole di G.P.Lucini.
Muore la madre, Amalia Giolli, che "fu tutta una poesia delicatissima di
tenerezza e lacrime affettuose" (da op.cit.).
1903. Pubblica D'Annunzio intime.
1905. È' a Milano dove fa uscire a sue spese la rivista internazionale
"Poesia" che attrae collaboratori da ogni parte d'Europa, dai simbolisti
francesi a Cocteau, Unamuno, Yeats, da Lucini a Pascoli, Trilussa,
Palazzeschi, Govoni, A.Negri, B.Marin e molti altri anche giovani e
giovanissimi.
Parigi e i primi manifesti
1905. Esce a Parigi Le roi Bombance.
1907. Muore il padre.
1908. Escono le poesie di La Ville charnelle e gli articoli
giornalistici Les Dieux s'en vont, D'Annunzio reste.
1909-15 Gennaio.Va in scena a Torino, al Teatro Alfieri La donna è
mobile, tratta da Poupées électriques. Contestazioni.
1909-20 Febbraio. Pubblica sul "Figaro" di Parigi il primo Manifesto che
dà inizio al Futurismo (Ne seguiranno nel tempo numerosi altri).Da
questo momento Marinetti diventa il propulsore di iniziative che
inneggiano al rinnovamento in tutti i campi (letteratura, pittura,
scultura, musica, architettura, radio, cinematografia, perfino cucina) e
propongono il mito della velocità, dell'automobile da corsa, del
movimento aggressivo che hanno una forte carica inventiva e libertaria,
ma esaltano anche la violenza, la guerra, il potere. In Italia il
manifesto è diffuso dalla rivista "Poesia", da prefazioni di libri e da
migliaia di volantini.
Pubblica anche il manifesto "Tuons le claire de lune!" (nel 1911 nelle
Edizioni Futuriste di "Poesia") e il primo "Manifesto politico del
Futurismo".
1909-3 Aprile. A Parigi va in scena Le Roi Bombance. Le critiche sono
negative. Marinetti affronta anche un duello con C. H. Hirsch. "Questo
mio re panciuto apparve tempestosamente sulle scene parigine portandovi
lo scandalo già futurista dei suoi simboli e delle sue caricature.
Parigi fu per un mese squassata dalla truculenza rivoluzionaria di
quest'opera... I giornali parigini mi chiamarono: La caffeina d'Europa!"
(da op.cit.).
1910. Pubblica contemporaneamente in Italia e in Francia il romanzo
africano Mafarka il futurista dove esemplifica il programma esposto nel
primo manifesto. "La traduzione italiana del mio Mafarka le Futurist,
romanzo che aveva ottenuto a Parigi un grande successo, fu sequestrata,
processata e assolta clamorosamente in virtù delle difese di Luigi
Capuana, di Barzilai, di Cappa e di Sarfatti, ma poi fu condannata in
Appello e in Cassazione" (da op.cit.).
Trieste: prima serata futurista
1910-12 Gennaio. Inaugura al Politeama Rossetti di Trieste la prima
delle movimentatissime e provocatorie serate di arte futurista. Negli
anni successivi ne verranno organizzate molte altre in varie città,
sempre con grande scalpore.
Corrispondente di guerra
1911-1913. E' in Libia, come corrispondente di guerra, quindi sul fronte
bulgaro-turco dove assiste al bombardamento di Adrianopoli.
Futurismo e futuristi
1912-11 Maggio. Pubblica il "Manifesto tecnico della Letteratura
futurista" dove indica gli aspetti tecnici della composizione letteraria
tesi a frantumare morfologia e sintassi, ad abolire aggettivo, avverbio,
punteggiatura, ad usare l'analogia immediata eliminando il "come", il
"quale", il "così", il "simile a".
Pubblica Le Monoplane du Pape e La bataille de Tripoli. L'edizione
italiana La battaglia di Tripoli è dello stesso anno.
1914. Pubblica il poema parolibero "Zang-Tumb-Tumb", ispirato
dall'assedio di Adrianopoli, dove tenta di ricostruire le sensazioni
simultanee che gli sono suggerite dall'assedio stesso.
Intanto intorno a Marinetti si raccolgono numerosi artisti (tra i primi
Boccioni, Balla, Carrà, Russolo, Sant'Elia, Severini e altri in epoche
diverse) che, galvanizzati dalla sua prepotente, sulfurea personalità,
elaborano idee, compilano manifesti e dichiarazioni, promuovono incontri
il più delle volte burrascosi e volutamente provocatori, organizzano
mostre e serate teatrali, pubblicano opere ardite che, rifiutando il
tono discorsivo, esibiscono un'esposizione movimentata ed aggressiva di
parole, simboli, allegorie con l'intento di sovvertire gli schemi della
cultura definita "passatista".
Il Futurismo ha grande risonanza in Europa dove riscuote consensi
entusiasti e suscita polemiche accese.
1915. Quando l'Italia entra in guerra, Marinetti è protagonista di
manifestazioni interventiste, si arruola nei Volontari Ciclisti e
Automobilisti e viene ferito nel 1917. Si riprende rapidamente, mentre
in guerra muoiono due convinti e grandi esponenti del Futurismo, Umberto
Boccioni e Antonio Sant'Elia.
Pubblica Guerra sola igiene del mondo.
1917. Pubblica Come si seducono le donne. In un dibattito sulla rivista
"L'Italia futurista" le donne futuriste si esprimono contro le sue idee.
1918. Fonda i primi Fasci politici futuristi a Roma, Ferrara, Firenze,
Taranto. Nello studio del pittore Balla a Roma conosce Benedetta Cappa,
pittrice e scrittrice più giovane di lui di ventun anni, che sposerà nel
1923 e dalla quale avrà tre figlie, Vittoria, Ala e Luce.
Marinetti e Mussolini
1919-23 Marzo. Marinetti è a Milano in Piazza S. Sepolcro dove con altri
futuristi partecipa alla riunione capeggiata da Mussolini che fonda i
Fasci di combattimento.
Poi partecipa, assieme ad altri futuristi, alla battaglia di Via
Mercanti che si conclude con la distruzione della sede dell'"Avanti!".
Pubblica Democrazia futurista, 8 anime in una bomba, Elettricità
sessuale, Les mots en liberté futuristes e, con Enif Robert, il romanzo
Ventre di donna.
1920. Dopo aver assecondato per circa un anno Mussolini, esce dalla
politica e si dedica con ogni energia alla diffusione del Futurismo.
Pubblica Al di là del comunismo.
1921. Marinetti, "a nome di tutti i futuristi", chiede la scarcerazione
dell'anarchico Malatesta.
1922. Pubblica i volumi Gli indomabili e Gli amori futuristi.
1924-23 Novembre. A Milano viene tenuto il Primo congresso futurista e
vengono tributate onoranze nazionali a Marinetti "I patrioti di tutta
Italia mi tributano solenni onoranze nazionali e mi offrono la più
grande bandiera italiana (360 mq) che viene issata nell'ottagono della
Galleria Vittorio Emanuele di Milano" (da op.cit).
1926. La compagnia del Teatro d'Arte diretta da Luigi Pirandello mette
in scena il dramma Vulcano di Marinetti (pubblicato poi nel 1927).
1927. Marinetti pubblica Scatole d'amore in conserva e il dramma
Prigionieri.
1929-18 Marzo. Durante il regime fascista non riveste nessuna carica di
partito o di governo, ma resta un amico ascoltato di Mussolini che, ben
consapevole del prestigio internazionale di Marinetti, lo nomina membro
dell'Accademia d'Italia appena inaugurata.
1929. Marinetti con Balla, Prampolini, Dottori, Depero, Somenzi e
numerosi altri artisti avvia il periodo dell'aeropittura futurista, poi
dell'aeroscultura e dell'aeropoesia.
1930. Nel decennio Marinetti protegge e aiuta molti artisti,
intellettuali, politici come Parri, Arcuno, Sassu, Paolo Ricci,
Guglielmo Peirce, Roberto Bracco, che sono perseguitati perché
antifascisti. Pubblica Novelle con le labbra tinte.
1931. Pubblica Spagna veloce e toro futurista.
1933. Pubblica i Poemi simultanei futuristi.
Da Ostia tiene la cronaca-radio del ritorno della Squadriglia Atlantica
di I. Balbo.
1935. Pubblica l'Aeropoema del golfo della Spezia.
1935. Ottobre. Parte volontario per la guerra d'Etiopia, che gli
ispirerà Il poema africano della Divisione 28 ottobre (pubblicato nel
1937), dedicato al coraggio degli uomini e al protagonismo delle
macchine belliche, recensito con favore da Giacomo Debenedetti, critico
assai noto e non simpatizzante per il regime. Del resto Marinetti è poco
amato dalle gerarchie fasciste che tuttavia ben conoscono l'ascendente
che egli ha su Mussolini e perciò gli concedono qualche spazio per gli
artisti futuristi.
1938. Reagisce fortemente al tentativo dei filotedeschi italiani di
seppellire come arte degenerata tutta l'avanguardia italiana compreso il
futurismo e organizza a Roma il 3 dicembre dello stesso anno, insieme
con Mino Somenzi, ebreo e fascista, una manifestazione al Teatro delle
Arti.
Interviene personalmente presso Mussolini perché la mostra nazista
sull'arte degenerata non sia portata in Italia.
1939. Pubblica Patriottismo insetticida.
1940. Giugno. Quando Mussolini entra in guerra a fianco di Hitler,
Marinetti dissente, ma in pubblico ne sostiene la decisione.
1941. Il Ministero della Cultura Popolare sospende alla radio una
rubrica di Marinetti.
1942. Nel 2° anniversario della dichiarazione di guerra Marinetti
pubblica il libro Canto eroi e macchine della guerra mussoliniana.
La guerra in Russia - Il declino - La morte
1942-27 giugno. Marinetti parte volontario per il fronte russo e
partecipa ad un'azione di guerra, ma ai primi freddi il medico gli
ordina di rimpatriare: il declino delle sue condizioni fisiche è
cominciato.
1943. Rientra in Italia, è irriconoscibile, disfatto (testimonianza di
A. Sartoris).
1943-25 luglio. Alla caduta del regime fascista, Marinetti, già ammalato
per un'insufficienza cardiaca è a Roma. Mussolini viene arrestato dal
re, poi liberato dai tedeschi. Marinetti con Dessy e Fanelli vorrebbe
consigliargli la formazione di un governo che rappresenti il superamento
del Fascismo, ma non riesce ad incontrarlo.
Scrive La grande Milano tradizionalista e futurista e Una sensibilità
italiana nata in Egitto, opere che saranno pubblicate postume.
1943. Settembre. Mussolini fonda a Salò la Repubblica Sociale Italiana
alla quale Marinetti aderisce, ma non partecipa a manifestazioni.
1943. Ottobre. Si trasferisce a Venezia con la moglie e le figlie.
E'malato e stanco, ma riesce a dettare i suoi personali ricordi e scrive
l'Aeropoema di Gesù.
1944. Luglio. Si trova a Salò e progetta di far trasferire in Svizzera
Benedetta e le figlie, perciò va prima a Cadenabbia, poi a Bellagio
(Como).
1944-2 Dicembre. Muore per un attacco cardiaco all'albergo "Splendido"
di Bellagio dove si trova fin dall'ottobre e dove scrive Quarto d'ora di
poesia della Decima Mas, musica di sentimenti. La notizia della sua fine
si diffonde sui giornali di tutto il mondo. |
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