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LA GRANDE PORTA DI KIEV
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Il progetto di Hartmann per una porta commemorativa nella città di
Kiev in stile russo, con cupola a forma di elmo slavo, offre lo spunto a
Mussorgskij di esaltare con toni trionfali tutta l'antica gloria della
Russia. Il brano è a carattere processionale, con il suono delle
campane, il canto dei sacerdoti, improntato a una ieraticità che solo
nel rito ortodosso si può incontrare.
Ravel con la sua orchestrazione del 1929 ne fornisce una
interpretazione coloratissima: fagotti, corni, trombe e tromboni
intonano il grandioso corale che apre la processione scandita
regolarmente da timpani, grancassa e campane.
Alcune battute meditative in cui i legni (fagotti e clarinetti)
imitano la sonorità dell'organo intercalano per due volte il tema
principale e la Promenade che torna tre volte in un crescendo sempre più
enfatico impegnando al massimo le potenzialità sonore dell'orchestra e
che lascia nell'ascoltatore un profondo turbamento fisico e spirituale. |
Ecco qui il tema principale, semplicissimo ma maestoso e solenne.
Cliccando sullo spartito si può ascoltare l'essenzialità della linea melodica.

Kandinsky ideò le "Figurine" originali intorno al 1930 per un lavoro teatrale
ispirato a "Quadri di una esposizione".
Con questo lavoro, che si collega all'omonimo concerto per pianoforte di
Mussorgskij, Kandinsky voleva esemplificare la sua concezione sinestetica delle
arti.
Figure astratte e giochi di luce seguivano l'andamento dei movimenti
musicali.
Le "Figurine" erano parte integrante della scenografia di "La grande porta di
Kiev".

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