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IL GESTO DEL BATTEZZARE
Si presentò Giovanni a battezzare nel deserto,
predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di
Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro
peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle
attorno ai fianchi, si cibava di locuste e miele selvatico e predicava:
"Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno
di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. Io vi ho
battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo".
In quei giorni Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel
Giordano da Giovanni. E, uscendo dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su
di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: "Tu sei il Figlio mio prediletto, in te
mi sono compiaciuto". Marco (1,4-11)

La scena rievoca un episodio spurio dei Sinottici, non confermato, anzi
contraddetto dal IV vangelo, che vede invece un contrasto insanabile tra i due
movimenti, nazareno e battista, in occasione della cacciata dei mercanti dal
tempio, cui i battisti non parteciparono.
Il gesto del battezzare è quanto mai irreale anche perché il Cristo si trova
non dentro il fiume ma fuori. Il motivo di ciò è che l'artista ha voluto porre
un asse orizzontale su cui far poggiare i piedi di tutti i principali
protagonisti della scena (incluso l'albero), che quindi appaiono tutti allo
stesso livello, senza distinzione di valore ontologico, di significati
gerarchici (al punto che persino l'albero diventa un personaggio di rilievo).
Tutto ciò che si vede è. E dal momento che tutto è "rivelato" e certo, non vi è nel dipinto fede
interiore, sentimento religioso. Piero è religioso solo esteriormente, come la
società borghese ch'egli rappresenta.
Il battesimo avviene per aspersione (alla maniera cattolica) e non, come
nell'iconografia tradizionale, per immersione. Le acque del Giordano non hanno
qui alcun significato simbolico.
Non ci sono testimoni significativi dell'evento: gli stessi angeli, separati
dall'albero, non sembrano esserlo, e i farisei-sadducei sono troppo lontani
dalla scena in primo piano. Il battesimo si pone come fatto "personale"
tra Gesù e Giovanni, non costituisce un fatto "pubblico", come nell'iconografia
classica, che lo qualifica con termini quali "teofania" ed "epifania", cioè
manifestazione esplicita (divina) del Cristo.
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