PIERO DELLA FRANCESCA
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IL GESTO DEL BATTEZZARE
La scena rievoca un episodio spurio dei Sinottici, non confermato, anzi contraddetto dal IV vangelo, che vede invece un contrasto insanabile tra i due movimenti, nazareno e battista, in occasione della cacciata dei mercanti dal tempio, cui i battisti non parteciparono. Il gesto del battezzare è quanto mai irreale anche perché il Cristo si trova non dentro il fiume ma fuori. Il motivo di ciò è che l'artista ha voluto porre un asse orizzontale su cui far poggiare i piedi di tutti i principali protagonisti della scena (incluso l'albero), che quindi appaiono tutti allo stesso livello, senza distinzione di valore ontologico, di significati gerarchici (al punto che persino l'albero diventa un personaggio di rilievo). Tutto ciò che si vede è. E dal momento che tutto è "rivelato" e certo, non vi è nel dipinto fede interiore, sentimento religioso. Piero è religioso solo esteriormente, come la società borghese ch'egli rappresenta. Il battesimo avviene per aspersione (alla maniera cattolica) e non, come nell'iconografia tradizionale, per immersione. Le acque del Giordano non hanno qui alcun significato simbolico. Non ci sono testimoni significativi dell'evento: gli stessi angeli, separati dall'albero, non sembrano esserlo, e i farisei-sadducei sono troppo lontani dalla scena in primo piano. Il battesimo si pone come fatto "personale" tra Gesù e Giovanni, non costituisce un fatto "pubblico", come nell'iconografia classica, che lo qualifica con termini quali "teofania" ed "epifania", cioè manifestazione esplicita (divina) del Cristo. |