L'ICONOGRAFIA CRISTIANA AL TEMPO DEI BARBARI
  • L'iconografia cristiana più significativa al tempo dei barbari coincide con l'arte bizantina, sviluppatasi nei secoli IV-XV, in virtù dell'incontro di tre tradizioni: ellenistica, romana e orientale (Persia, Siria e Armenia).

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  • Essa deriva il suo nome da Bisanzio, grande e antica città greca sul Bosforo (l'odierna Istanbul), divenuta in seguito capitale dell'Impero romano d'Oriente col nome di Costantinopoli. E' dalla cultura raffinata di questa capitale che l'iconografia cristiana si sviluppa e si diffonde in tutte le regioni dell'impero romano.
  • L'architettura, di tradizione ellenistico-romana arricchitasi di elementi stilistici di origine orientale, è soprattutto documentata dagli edifici sacri, caratterizzati da alcuni elementi tipici: pianta a croce greca, cupola persiana, basilica a volta mesopotamica.

  • L'edificio tipico è la chiesa, il cui impianto si oppone al principio statico della romanità e sceglie la soluzione della pianta centrale coperta da un'ampia volta, ricca di giochi di luce e ombra (nicchie, timpani, semicolonne appoggiate ai muri). Per rafforzare le spinte esercitate dalle volte si usano contrafforti esterni, archi e cappelle.
  • A partire dal IV sec. inizia la grande stagione del mosaico cristiano, con cui si arricchiscono le chiese e gli edifici privati. Fatto di tessere policrome, generalmente ha il fondo d'oro e su questo si stagliano le figure in posizione frontale, immobili, mistiche, espressive, ricche di panneggi e di vesti preziose (vedi p.es. San Vitale, Sant'Apollinare in Classe e Sant'Apollinare Nuovo).

  • Dal VI sec. invece si diffonderà, soprattutto nelle chiese dei piccoli centri, l'affresco, in figurazioni che esprimono il linguaggio della cultura popolare.
  • La scultura è prevalentemente al servizio dell'architettura: capitelli, fregi e transenne sono decorati con una stilizzazione tanto più minuta quanto più preziosa (vedi p.es. i capitelli di San Vitale), che fa spesso uso di elementi geometrici e simbolici (colombe, coppe, tralci di foglie ecc.).

Capitello

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