BACCANTI DI EURIPIDE: PROTAGONISTI E TERMINOLOGIA

LA TRAGEDIA DELLE BACCANTI
OVVERO LA COSCIENZA INQUIETA DI EURIPIDE

Quando un uomo è abile nel parlare, su qualunque argomento può sostenere una lotta di parole

Euripide


BACCANTI (BAKCAI)
PROTAGONISTI E TERMINOLOGIA
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Rilievo di età augusteo-tiberiana da Ercolano, Napoli, Museo Archeologico Nazionale

Protagonisti

Dioniso (personaggio mitologico divino-umano)
Coro di Baccanti
Tiresia (indovino)
Cadmo (fondatore di Tebe; ebbe cinque figli tra cui Agave e Semele, madre di Dioniso)
Penteo (re di Tebe dopo Cadmo, figlio di Echione e Agave, cugino di Dioniso)
Agave (madre di Penteo)

Terminologia

Da dove viene la parola "Baccanti"? Dal V secolo a.C. Dioniso fu conosciuto presso i greci anche come Bacco, e baccanti erano detti i suoi seguaci che lo invocavano durante i misteri, nati probabilmente dalle feste di primavera e divenuti un'occasione per abbandonarsi al vino e alle licenziosità.

Fu in questa forma che il culto di Dioniso si diffuse presso i romani, dove i suoi misteri furono chiamati, nel II secolo a.C., Baccanali, e divennero così sfrenati (non solo perché pieni di "baccano", di rumore assordante, ma anche perché "orgiastici" e "psicotropi") da incorrere nella proibizione del senato romano nel 186 a.C. Nel I secolo d.C., tuttavia, i misteri di Dioniso erano ancora popolari, come attestano le raffigurazioni visibili sui sarcofagi greci.

Questa è l’unica tragedia di Euripide che ha come protagonista un dio.


Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Letteratura
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Aggiornamento: 25/04/2015