SENTO

Sento la scampanìo
di capre non mie
transfughe per poco
guardarmi sospettose
e brucare l'erba
d'un campo ormai solo
e alzarsi in piedi
a raggiungere foglie
di albicocchi ormai soli

Sento l'agonia di queste piante
rinsecchite
sparse tra zocche sparse
dai frutti butterati
d'una mortale malattia
tenacemente attaccati
a rami che buttano resina
rovinati da tarli
che rendono tardi salire
in groppa a un destriero

S'infetta uno
S'infettano tutti
cantilena un monatto medievale

Fanno festa gli uccelli
i calabroni le forbici
formiche ubriache di zucchero

Non vengo più a raccogliervi
senza musica colorata
voglio stordire i tronchi contorti
agitare le ultime braccia rimaste
oranti come ebreo errante
alzate verso un cielo muto

Voglio veder ballare le vostre foglie
come danzatrice araba
toccarsi per il saluto finale

Sento la vostra agonia
ma la musica vi darà allegria

Contatto - Homolaicus - Poesie Natura