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Marcella Di Franco

Nota bio-bibliografica
Marcella Di Franco, nata a Francavilla (Messina), è docente di scuola
secondaria superiore di materie letterarie, letteratura italiana e
latina. Da sempre coltiva la passione per la scrittura creativa e, se ha
cominciato a gettare giù suoi primi "scarabocchi letterari" fin da
piccola e quasi “per gioco”, crescendo ha continuato a scrivere con
perseveranza ed applicazione costante. La letteratura non ha mai
rappresentato per lei un capriccio effimero, ma un vero tirocinio
tecnico ed estetico che, da un lato può persino estenuare, ma dall'altro
esalta e gratifica. A spingerla in questa direzione sono stati i
positivi giudizi ed i lusinghieri apprezzamenti di illustri scrittori,
critici letterari e docenti universitari, attraverso un ampio carteggio
epistolare del quale conserva le lettere autografe.
Pubblicazioni
Suoi articoli e saggi sono stati pubblicati in diverse antologie
letterarie, riviste di cultura e attualità, italiane e straniere, quali:
- Silarvs, Salerno, 1993; - Astolfo, quadrimestrale del
Dipartimento di Scienze Letterarie e Filologiche dell’Università di
Torino, diretto dal Prof. Giorgio Barberi Squarotti, 1997; Art &
libri, mensile diretto dallo scrittore Mario Grasso, Catania, 1998;
- Il Ponte Italo-Americano, italiano/inglese, diretto dal Prof.
Orazio Tanelli, Verona, New Jersey (USA), 2004-2005; - Storie/All
write, periodico internazionale bilingue, italiano/inglese, Leconte
editore, Roma, 2006; - Accademia internazionale Il Convivio, 2003
e Cultura e prospettive - Catania, 2012; Rotta Nord Ovest,
Massa Carrara, 2012. Nel 2010 ha pubblicato la monografia storica, Il
culto al Sangue di Cristo dalle origini all’età moderna. Maria Matilde
Bucchi, Stilgraf, Albano laziale (Roma).
Premi letterari nazionali
Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti letterari nazionali di
poesia e narrativa per liriche, racconti e romanzi fra i quali si
ricordano: - Premio Paolo Ettore Santangelo, Leonforte (Enna),
1992; - Silarvs, Battipaglia (Salerno), 1993; - Dr. Gennaro
Scetta Città di Poggiomarino, Striano (Napoli), 1993; - Mons
Aegrotorum, Padova, 1994; - Tiracivm - Messina, 1995; - La
Clessidra, Milano, 1995; - Artemare, Riposto (Catania),
presieduto dal Prof. Orazio Licciardello, 1999; - L’artigiano poeta,
Caltanissetta, 2000; - Artea, Citta di Castello (Perugia), 2003;
Il Convivio, Messina, 2003; - Subway letteratura, Iulm di
Milano, sezione di Palermo, 2007; - Angelo Musco, presieduto dal
Prof. Giovanni Tropea, Milo (Catania), 2007. Ha anche vinto una
competizione universitaria, promossa dal Movimento per la Vita italiano,
premiata con un viaggio al Parlamento Europeo di Strasburgo nel 1992 e
nel 1994 ed in occasione della XXV annualità del Concorso Europeo, il 20
maggio 2012, è stata invitata nella Città del Vaticano, Aula Paolo VI,
insieme agli altri vincitori delle precedenti edizioni.
Links
Suoi contributi sono presenti nei seguenti siti web:
Gli esempi di poesie che seguono, tutte premiate in concorsi
letterari ed edite su riviste culturali, sono riconducibili a sprazzi e
momenti della propria infanzia ed adolescenza e, come le tessere di un
mosaico, vanno a ricomporre una sorta di album di ricordi lirici più che
visivi.
ULTIMO SOLE Com'è dolce l'arrendersi all'ultimo sole d'estate
che d'un fiotto si schianta
e si frange
e
zampilla impazzito,
tra serici fili d'argento,
sulle brune vetrate.
Ombra lenta di luce
sul grigio impiantito.
Mano nostalgica
avanza indecisa,
ristagna un istante,
sospesa.
Ascolta:
nel residuo tepore che accoglie,
qualcosa,
qualcosa si muove!
Conchiglie in rottami
tra l'urlio del mare,
sigilli eterni
in placida quiete,
brezze furtive
d'ansie fugaci.
Com'è dolce l'arrendersi all'ultimo sole d'estate
che d'un fiotto si schianta
e si
frange
e zampilla impazzito,
e poi muore,
e poi muore.
Sciacquio sonnolento
di goffi ricordi,
perle sciolte di tremule cose…
Perdute.
M. Di Franco, Ultimo sole/Last sunshine,
in Artea - Ruba un raggio di sole per l'inverno. Racconti e
poesie, Edimond, Città di Castello (Perugia), 2004, p.67.
Prima classificata nella I edizione del Premio letterario
nazionale omonimo, 2003.

Odilon Redon, Orfeo, 1903
RISVEGLI
Si dissolve
la parvenza del mio sonno,
nell'alba lieve
di un nuovo giorno.
Voci soffuse sulle pareti.
Sibilare tenue
di parvenze notturne,
volatilizzate.
Sospeso tra le ombre
soporifere del buio,
il viso accomoda
i seriosi lineamenti
di sempre.
L’innocenza mansueta
si frange.
L'immateriale calma
che nel torpore aleggiava
a mezz'aria dal corpo
torna, sbuffando.
E' la vita
consueta,
imbavagliata,
scabra.
Ostaggio di voli
in fretta
precipitati.
M. Di Franco, Risvegli, in Accademia
internazionale Il Convivio, Catania, anno IV, n.14,
luglio-settembre 2003, p.24. Menzione d'onore nella I edizione
del Premio internazionale omonimo, 2003.
INFANZIA
Aleggia il suono della tua voce
dimenticata
dimenticata…
Tu racchiudi nei tuoi segreti,
ariose fragranze
di lievi sussulti.
Tu dai capelli color grano,
dagli occhi limpidi,
a volte piangenti,
sfiori lontane trasparenze di vita,
odi rumori che
non esistono,
non esistono…
Trema in te
la bontà di un fragile fiore,
che ti parla,
che si vanta…
Concedi ancora alle mie mani
le tue acque di rugiada,
e placa la mia sete
di sogno,
di sogno…
M. Di Franco, Infanzia /Infance, in
Accademia internazionale Il Convivio, Catania, anno IV,
n.13, aprile-giugno 2003, p.45.
FRAMMENTI
E nella tacita quiete
un brivido caldo
mischiato alle tremule fronde.
Lambiscono il cielo
in concavo tetto
gli spruzzi solari
smeraldi di veli intrecciati.
Scivolano i cirri
filamentosi
sulle distese turchesi
verso silenti dimore
tra ombrose
finzioni silvane.
E nella verzura
pullula
indomita
scomposta in sospiri
d’eterna durata
fragile la Vita. M. Di Franco, Frammenti/
Fragments, in Il Ponte Italo-Americano, rivista
internazionale di cultura, arte e poesia, anno XVI, n.2, Verona
- New Jersey (USA) marzo-aprile 2005, p.32. |
LAST SUNSHINE How sweet is to surrender ourselves
to the last summer sunshine
when it suddenly crashes
and
breaks
and spurts. Mad.
Through silky silvery threads
on the dark windows.
Slow shadow of light
on the grey floor.
Nostalgic hand
draws on undecided
ceasing to flow, a moment, in suspense.
Listen:
in the residual warmth which holds
something,
something, moves.
Shells in scraps
through the howling sea,
eternal seals
in placid quiet,
stealthy breezes
of fleeting anxieties.
How sweet is to surrender ourselves
to the last summer sunshine
when it suddenly crashes
and breaks
and spurts mad.
and then dies
and then dies.
Sluggish swash
of clumsy memories
loosed pearls of flickering things…
Lost.

Vincent Van Gogh, Seminatore al tramonto,1888
AURORA
Lieve,
dai monti aureolati,
sull'abbaglio del mare
spira la brezza.
Fragranze odorose
di sorrisi spensierati
fende
il garrulo gabbiano.
Corre lo sguardo
All’orizzonte indistinto
dai dardi trafitto.
Spiagge eburnee,
barche in bilico
ormeggiate alla riva.
E dopo estenuante rincorsa
le onde spezzate
in miriadi di spruzzi
sulle asperità
scabrose.
Nel languido adagio
sciabordio di battigia:
piedi acquosi
levigati
vesti al vento
stropicciate
cercano di riposarsi.
Tormento.
M. Di Franco, Aurora, in Il Ponte Italo-Americano,
rivista internazionale di cultura, arte e poesia, anno XVI, n. 2, Verona - New
Jersey (USA) marzo-aprile 2005, p. 32.
INFANCE
Voltige le son de ta voix
oubliée,
oubliée…
Tu retenis, dans tes secrets,
aisées fragrances
de légères sursauts.
Tu, aux cheveux couleur blé
aux yeux limpides,
parfois en pleurs, efflereures
lointaines trasparences de vie,
tu entends rumeurs qui
n’existent,
n’existent...
Tremble en toi
la bontè d’une fragile fleur
qui te parle,
qui se vante...
Accorde encore à mes mains
tes eaux de rosée,
et apaise ma soif
de songe,
de songe…
FRAGMENTS
Dans l'intouchable calme
un frisson chaud
melangé aux
tremblé feuillage.
Léchent le ciel
en concave toit
les embruns solaires
émeraudes de voiles entrelacés.
Glissent les cirrus
filamenteux
sur les étendues turquoises
vers silencieux séjours
parmi ombreuses feintes des bois.
Et dans la verdure pullule
indomptée
decomposée en soupirs
d'eternelle durée
fragile
la Vie.
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