POESIE IN LIBERTA'


GLORIA NOBILI

Nata il 22.06.54 a Bologna, ho conseguito la laurea in Fisica didattica, con una tesi sull'Acustica, il 17.03.1978 presso l'Ateneo di Bologna.

Sono sposata dal 1978 e da allora abito a Castel S. Pietro Terme (BO); mio figlio è nato nel '81.
Ho cominciato ad insegnare Matematica e Scienze alle medie inferiori con continuità dall'anno scolastico 1979/1980 e contemporaneamente ho insegnato Matematica e Matematica e Fisica presso due scuole medie superiori che si trovano all'interno dell'istituto precedente. Solo da quest'anno scolastico mi sono "ridotta" soltanto all'Istituto Magistrale/Liceo della Comunicazione.

Fin dal 1978 ho collaborato con il Museo di Fisica svolgendo varie mansioni: ricercatrice, docente presso l'aula Didattica, guida al Museo per visitatori, studenti, docenti esteri, redattrice del catalogo del Museo stesso (che ora, purtroppo, è stato in gran parte smantellato!). Ho anche al mio attivo qualche pubblicazione.

Da quando ho compiuto 40 anni, ho cominciato a partecipare più attivamente alla vita pubblica. Ad esempio ho cominciato a scrivere poesie e a mandarle ai concorsi; ho cominciato a partecipare ai convegni di didattica della Matematica (che si svolgono nel mio paese) con laboratori in cui i protagonisti sono i miei studenti; ho ricominciato ad insegnare musica presso la scuola comunale di musica "Music Line"; ho tenuto dei laboratori di Fisica presso il laboratorio-ambiente del Comune aperti ai ragazzi delle elementari.

Dal 1993, mi interesso di tecniche di rilassamento e ho seguito un corso di base ("Armonizzazione") e poi di specializzazione tenuto da un esperto francese.

Nobili Gloria Contatto

Amore soltanto

Amore mio,
anzi non mio,
amore soltanto
perché
tu non mi appartieni...
io non ti appartengo...
Se tu decidessi d’andartene
io non ti tratterrei
perché
lontano... vicino...
insieme... separati...
sono per noi
solo parole senza significato.

Tutto ciò che
per gli innamorati
ha consistenza
per noi
è solo relativo.
Siamo soltanto
venti in uno stesso cielo,
zolle in uno stesso campo,
gocce in una stessa goccia
lingue di una stessa fiamma...

Tu/io cuore
del mio/tuo cuore...
tu/io anima
della mia/tua anima...
Amore Soltanto.

Il filo della vita

Terra della mia terra,
sangue del mio sangue,
memoria della mia memoria ...

Attraverso i riti del Tempo
so che la mia esperienza
non andrà perduta;
essa fluirà attraverso te,
ti porterà
dove io non sono giunta,
ti farà compiere
ciò che io non ho terminato...

Riscoprirai ciò che io
ho già compreso,
perché
ora è sempre
e la continuità
non è altro che lo stesso Filo
che si arrotola e si srotola ...
... ora e sempre...
che io chiamo te
e tu chiami me, figlio mio.

UNIVERSI

Chi sono?
Lo specchio mi rimanda un’immagine,
ma la domanda che risuona nella mente
è ancora quella: chi sono?
Dov’è la risposta?
... è dentro di me o altrove fuori di me?
Non sono forse
un Universo di miliardi
di elementi vitali,
uguali eppur diversificati,
singoli eppure tenacemente intessuti?
Non sono forse
un minuscolo granello di Vita,
confuso tra miliardi di altri suoi simili,
eppure unico nella sua singolarità
E allora, chi sono? ...Universo finito
nell’Universo infinito...
...Energia concentrata che si abbevera
all’Immensa Energia
che ognuno contiene,
che tutto comprende.

M a r e

Mi siedo
di fronte a te
e mi lascio carezzare
dalla tua spuma evanescente
...ti osservo...
e il mio sguardo si perde in te,
nelle tue fresche profondità.

Quel tuo continuo avanzare e retrocedere
mi sembra un tentativo d’approccio...
...e mi salgono dal cuore
ricordi di un'altra vita,
una vita semplice e saggia
di cui tu sei il protagonista...

Sale da te un richiamo magnetico
che mi attrae
inspiegabilmente,
irrimediabilmente...
non posso fare a meno di lasciarmi
circondare dal tuo abbraccio,
sostenere dalla tua presenza
informale
eppure rassicurante...
è come se il mio corpo
si dissolvesse
e nello stesso tempo
si ampliasse
nella tua vastità...

Torno finalmente a casa, o padre.

Nebbia 

La sottile linea dell’orizzonte
appare e scompare
nella foschia azzurrina e inconsistente…
oltre sembra esserci solo
un Nulla impenetrabile.

La mia mente sa che laggiù,
oltre quella cortina,
ci sono ancora pianura, alberi, case, vita…
e oltre ancora la linea frastagliata dei monti
che, nei giorni tersi,
chiude il cerchio del mio sguardo.

Eppure ora il mio occhio dubita
mentre il grigiore si fa più intenso
e inghiotte tutto ciò che incontra…
annullando ogni presenza…
…creando un’atmosfera surreale.

Non c’è senso di minaccia,
ma solo un’imponderabile levità
in cui è facile naufragare,
a cui abbandonarsi…
…e restare sospesi tra cielo e terra,
come nuvole basse e sognanti,
come pensieri che non hanno più forma
né consistenza…
come … nebbia!

CONTARE

Uno..
Uno, due...
Uno, due, tre...
Dall’unità l’antinomia
dagli opposti la loro risoluzione...
Dal Creatore la creatura
ed entrambi danno
senso all’atto
del creare.

Tutto è UNO e INFINITO!

PAESAGGIO

Dall’alto della Montagna
osservo il mio passato,
considero le esperienze vissute...
esse sono laggiù, nella valle,
come sepolte dall’ombra dell’oblio...
solo il sole al suo culmine le illumina
e allora le vedo per quello che sono...
immagini vuote... fantasmi... polvere...
che pure mi hanno segnato...
mi hanno insegnato...
Ora che sono salito sulla cima
non mi toccano più...
ora il mio sguardo è rivolto verso il cielo
e la mia anima attende
soltanto
il momento giusto
per spiccare il volo...
verso la Pace Senza Fine.


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Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Letteratura
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Aggiornamento: 27/11/2012