POESIE IN LIBERTA'


GASPARE SERRA

PROFESSIONE: Studente di Giurisprudenza
PROVENIENZA: Partinico (PA)
DATA DI NASCITA: luglio 1984
EMAIL: blog.panta.rei@email.it
BLOG PERSONALE: "Panta Rei" (gaspareserra.blogspot.com)

Gaspare Serra si definisce un “LIBERO PENSATORE”: politicamente “APOLIDE DI SINISTRA” (laico, libertario e riformista) e SPIRITUALMENTE "AGNOSTICO” (antidogmatico ed umanista).

“MEDIATTIVISTA”, BLOGGER e SCRITTORE, l'Autore gestisce numerosi spazi web che affrontano svariate tematiche riflettenti i suoi principali interessi e sensibilità.

In particolare, Gaspare Serra è AUTORE DEL BLOG “PANTA REI” (gaspareserra.blogspot.com), spazio d'analisi e riflessione libertario, antiproibizionista, laico, antidogmatico, progressista, legalitario, pacifista, antimilitarista, internazionalista, nonviolento, umanista, femminista, ecologista, animalista, culturale e poetico.

Per conoscere meglio l'Autore, puoi visionare i suoi PROFILI PUBBLICI sui canali:
- Facebook: www.facebook.com/Gaspare.Serra.VII
- Google: profiles.google.com/blog.Panta.Rei
- Blogger: www.blogger.com/profile/04278604356679514911
- Netlog: it.netlog.com/gaspareserra
- My Space: www.myspace.com/gaspare.serra
- Twitter: twitter.com/Gaspare_Serra
- You Tube: www.youtube.com/user/GaspareSerra
- e Flickr: www.flickr.com/people/gaspareserra

In particolare, visita pure le PAGINE FACEBOOK:
- "Panta Rei" (raccolta di scritti di Gaspare Serra): www.facebook.com/blog.di.GaspareSerra
- "La Rete Facebook di Gaspare Serra" (raccolta di gruppi suddivisi per tematiche): www.facebook.com/gruppi.di.GaspareSerra
- e "Immagini e Parole" (raccolta d'album d'inchiesta, indagine e denuncia): www.facebook.com/album.di.GaspareSerra

 
Carta crespa…

Nel silenzio contemplo la vita
e ricerco la strada,
srotolando pensieri
arricciati come carta crespa…

Il pianto d’un bimbo che nasce…

Ti sento
nel silenzio nascosto
di onde mute che parlano
sotto soffi sciroccati di cielo
che t’accendon le labbra…

Mi sento,
e d’improvviso mi taccio
all’apice di un’indefinita incertezza,
nel mistero più acerbo e profondo
di solitudini e tristezze…

Così, nel tempo incontaminato dell’attesa,
un bimbo nasce alla deriva
anelando il rifugio del tuo seno,
sommerso in un’inesauribile emozione
crescente
nell’attesa d’esplodere in un pianto...

Brecce d’incoscienza…

Il ricordo m’inonda
di parabole d’incenso e fango
schizzate tra cielo e asfalto
quali nubi sfregiate dal vento...

Come una carezza
lentamente stesa
su di un mare incostante
d’inquietudini e certezze,
dolcemente crollano
pareti di quercia e amianto
da una sponda all’altra del tempo,
aprendo brecce d’incoscienza
lungo il solco
di un’impalpabile esistenza…

E così riemergo
da una chiocciola di scale senza fondo,
sentendo il mondo girare a perdifiato
sotto i piedi…

Corpo senza nome…

Silenzi
-senza voce-
riemergono da un mare di vergini
- senza dio-
inondando di pensieri e blasfemie
ordinarie, incoscienti emozioni
calpestate
dalle foglie ingiallite d’autunno…

Spazi decrescenti
di vita
squarciano cieli incontenibili
d’inverno,
sfuggendo alle ombre segnate dal vento…

Un impercettibile caos calmo
trattiene lentamente, inutilmente
il tremore
nascosto nel tepore
dei tuoi occhi…

Ma dove strariperanno i miei sospiri
giunti al fiume senza foce
del tuo corpo senza nome?

Lunghissima attesa...

Tutto
tace
tra l'immenso dei tuoi occhi
e il contrario dei miei.

Occhi
esplosi in silenzio
inseguono luoghi danteschi
sfuggiti alle memorie del tempo.

Un soffio di cielo
spegne ogni luce, ogni sguardo
come fiamma rubata dal vento.

Tra di noi
solo odore di tempesta
e un mite nido
disfatto
come negli ultimi giorni di festa.

Lunghissima è stata l'attesa,
adesso è finita.
Nessuna fine è più rumorosa
di un nuovo inizio che non ha parole...

Più nulla ancora...

Labbra senza vesti
rompono muri di silenzi
tra le tue parole tremanti,
racchiudendo inesplicabili spazi
prigionieri d'ordinaria follia...

Occhi forgiati a carne
librano per te nell'aria
sguardi d’incontrollata passione,
mentre frecce tese di piacere
colgono in fretta
il frutto d'una straordinaria intesa...

Mani di sangue e sudore
colgono l'ultimo sale
da te copiosamente cosparso
sul mio capo chino.

Più nulla ancora...

Se non un pozzo senza fondo
fissante un cielo irraggiungibile,
senza sfondo…

“Panta Rei”

Tutto scorre,
in un irrefrenabile fluire dei giorni,
dei tempi,
dei sogni…

Che rimarrà alla fine?

Niente.

O forse pietra calcarea
tra mani umide:
polvere grigiastra di rimpianti
lungo una foce d’insaziabili ricordi
pronti a esplodere come supernove
nel fondo sempre più muto
- ma fattosi stellato-
degli occhi…

 


Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Letteratura
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Aggiornamento: 27/11/2012