S. PAOLO Prima lettera a Timoteo 1 [1]Paolo, apostolo di Cristo Gesù, per comando di Dio nostro salvatore e di Cristo Gesù nostra speranza, [2]a Timòteo, mio vero figlio nella fede: grazia, misericordia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù Signore nostro. [3]Partendo per la Macedonia, ti raccomandai di rimanere in Èfeso, perché tu invitassi alcuni a non insegnare dottrine diverse [4]e a non badare più a favole e a genealogie interminabili, che servono più a vane discussioni che al disegno divino manifestato nella fede. [5]Il fine di questo richiamo è però la carità, che sgorga da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera. [6]Proprio deviando da questa linea, alcuni si sono volti a fatue verbosità, [7]pretendendo di essere dottori della legge mentre non capiscono né quello che dicono, né alcuna di quelle cose che dànno per sicure. [8]Certo, noi sappiamo che la legge è buona, se uno ne usa legalmente; [9]sono convinto che la legge non è fatta per il giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e i profanatori, per i parricidi e i matricidi, per gli assassini, [10]i fornicatori, i pervertiti, i trafficanti di uomini, i falsi, gli spergiuri e per ogni altra cosa che è contraria alla sana dottrina, [11]secondo il vangelo della gloria del beato Dio che mi è stato affidato. [12]Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia chiamandomi al mistero: [13]io che per l'innanzi ero stato un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo senza saperlo, lontano dalla fede; [14]così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù. [15]Questa parola è sicura e degna di essere da tutti accolta: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori e di questi il primo sono io. [16]Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Gesù Cristo ha voluto dimostrare in me, per primo, tutta la sua magnanimità, a esempio di quanti avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna. [17]Al Re dei secoli incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen. [18]Questo è l'avvertimento che ti do, figlio mio Timòteo, in accordo con le profezie che sono state fatte a tuo riguardo, perché, fondato su di esse, tu combatta la buona battaglia [19]con fede e buona coscienza, poiché alcuni che l'hanno ripudiata hanno fatto naufragio nella fede; [20]tra essi Imenèo e Alessandro, che ho consegnato a satana perché imparino a non più bestemmiare. 2 [1]Ti raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, [2]per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità. [3]Questa è una cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, [4]il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità. [5]Uno solo, infatti, è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, [6]che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l'ha data nei tempi stabiliti, [7]e di essa io sono stato fatto banditore e apostolo - dico la verità, non mentisco -, maestro dei pagani nella fede e nella verità. [8]Voglio dunque che gli uomini preghino, dovunque si trovino, alzando al cielo mani pure senza ira e senza contese. [9]Alla stessa maniera facciano le donne, con abiti decenti, adornandosi di pudore e riservatezza, non di trecce e ornamenti d'oro, di perle o di vesti sontuose, [10]ma di opere buone, come conviene a donne che fanno professione di pietà. [11]La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. [12]Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. [13]Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; [14]e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. [15]Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia. 3 [1]È degno di fede quanto vi dico: se uno aspira all'episcopato, desidera un nobile lavoro. [2]Ma bisogna che il vescovo sia irreprensibile, non sposato che una sola volta, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, [3]non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro. [4]Sappia dirigere bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi con ogni dignità, [5]perché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio? [6]Inoltre non sia un neofita, perché non gli accada di montare in superbia e di cadere nella stessa condanna del diavolo. [7]È necessario che egli goda buona reputazione presso quelli di fuori, per non cadere in discredito e in qualche laccio del diavolo. [8]Allo stesso modo i diaconi siano dignitosi, non doppi nel parlare, non dediti al molto vino né avidi di guadagno disonesto, [9]e conservino il mistero della fede in una coscienza pura. [10]Perciò siano prima sottoposti a una prova e poi, se trovati irreprensibili, siano ammessi al loro servizio. [11]Allo stesso modo le donne siano dignitose, non pettegole, sobrie, fedeli in tutto. [12]I diaconi non siano sposati che una sola volta, sappiano dirigere bene i propri figli e le proprie famiglie. [13]Coloro infatti che avranno ben servito, si acquisteranno un grado onorifico e una grande sicurezza nella fede in Cristo Gesù. [14]Ti scrivo tutto questo, nella speranza di venire presto da te; [15]ma se dovessi tardare, voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità. [16]Dobbiamo confessare che grande è il mistero della pietà: Egli si manifestò nella carne, fu giustificato nello Spirito, apparve agli angeli, fu annunziato ai pagani, fu creduto nel mondo, fu assunto nella gloria. 4 [1]Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, [2]sedotti dall'ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza. [3]Costoro vieteranno il matrimonio, imporranno di astenersi da alcuni cibi che Dio ha creato per essere mangiati con rendimento di grazie dai fedeli e da quanti conoscono la verità. [4]Infatti tutto ciò che è stato creato da Dio è buono e nulla è da scartarsi, quando lo si prende con rendimento di grazie, [5]perché esso viene santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera. [6]Proponendo queste cose ai fratelli sarai un buon ministro di Cristo Gesù, nutrito come sei dalle parole della fede e della buona dottrina che hai seguito. [7]Rifiuta invece le favole profane, roba da vecchierelle. [8]Esèrcitati nella pietà, perché l'esercizio fisico è utile a poco, mentre la pietà è utile a tutto, portando con sé la promessa della vita presente come di quella futura. [9]Certo questa parola è degna di fede. [10]Noi infatti ci affatichiamo e combattiamo perché abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente, che è il salvatore di tutti gli uomini, ma soprattutto di quelli che credono. [11]Questo tu devi proclamare e insegnare. [12]Nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii esempio ai fedeli nelle parole, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza. [13]Fino al mio arrivo, dèdicati alla lettura, all'esortazione e all'insegnamento. [14]Non trascurare il dono spirituale che è in te e che ti è stato conferito, per indicazioni di profeti, con l'imposizione delle mani da parte del collegio dei presbiteri. [15]Abbi premura di queste cose, dèdicati ad esse interamente perché tutti vedano il tuo progresso. [16]Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: così facendo salverai te stesso e coloro che ti ascoltano. 5 [1]Non essere aspro nel riprendere un anziano, ma esortalo come fosse tuo padre; i più giovani come fratelli; [2]le donne anziane come madri e le più giovani come sorelle, in tutta purezza. [3]Onora le vedove, quelle che sono veramente vedove; [4]ma se una vedova ha figli o nipoti, questi imparino prima a praticare la pietà verso quelli della propria famiglia e a rendere il contraccambio ai loro genitori, poiché è gradito a Dio. [5]Quella poi veramente vedova e che sia rimasta sola, ha riposto la speranza in Dio e si consacra all'orazione e alla preghiera giorno e notte; [6]al contrario quella che si dà ai piaceri, anche se vive, è già morta. [7]Proprio questo raccomanda, perché siano irreprensibili. [8]Se poi qualcuno non si prende cura dei suoi cari, soprattutto di quelli della sua famiglia, costui ha rinnegato la fede ed è peggiore di un infedele. [9]Una vedova sia iscritta nel catalogo delle vedove quando abbia non meno di sessant'anni, sia andata sposa una sola volta, [10]abbia la testimonianza di opere buone: abbia cioè allevato figli, praticato l'ospitalità, lavato i piedi ai santi, sia venuta in soccorso agli afflitti, abbia esercitato ogni opera di bene. [11]Le vedove più giovani non accettarle perché, non appena vengono prese da desideri indegni di Cristo, vogliono sposarsi di nuovo [12]e si attirano così un giudizio di condanna per aver trascurato la loro prima fede. [13]Inoltre, trovandosi senza far niente, imparano a girare qua e là per le case e sono non soltanto oziose, ma pettegole e curiose, parlando di ciò che non conviene. [14]Desidero quindi che le più giovani si risposino, abbiano figli, governino la loro casa, per non dare all'avversario nessun motivo di biasimo. [15]Già alcune purtroppo si sono sviate dietro a satana. [16]Se qualche donna credente ha con sé delle vedove, provveda lei a loro e non ricada il peso sulla Chiesa, perché questa possa così venire incontro a quelle che sono veramente vedove. [17]I presbiteri che esercitano bene la presidenza siano trattati con doppio onore, soprattutto quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento. [18]Dice infatti la Scrittura: Non metterai la museruola al bue che trebbia e: Il lavoratore ha diritto al suo salario. [19]Non accettare accuse contro un presbitero senza la deposizione di due o tre testimoni. [20]Quelli poi che risultino colpevoli riprendili alla presenza di tutti, perché anche gli altri ne abbiano timore. [21]Ti scongiuro davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli angeli eletti, di osservare queste norme con imparzialità e di non far mai nulla per favoritismo. [22]Non aver fretta di imporre le mani ad alcuno, per non farti complice dei peccati altrui. Conservati puro! [23]Smetti di bere soltanto acqua, ma fa' uso di un po' di vino a causa dello stomaco e delle tue frequenti indisposizioni. [24]Di alcuni uomini i peccati si manifestano prima del giudizio e di altri dopo; [25]così anche le opere buone vengono alla luce e quelle stesse che non sono tali non possono rimanere nascoste. 6 [1]Quelli che si trovano sotto il giogo della schiavitù, trattino con ogni rispetto i loro padroni, perché non vengano bestemmiati il nome di Dio e la dottrina. [2]Quelli poi che hanno padroni credenti, non manchino loro di riguardo perché sono fratelli, ma li servano ancora meglio, proprio perché sono credenti e amati coloro che ricevono i loro servizi. Questo devi insegnare e raccomandare. [3]Se qualcuno insegna diversamente e non segue le sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e la dottrina secondo la pietà, [4]costui è accecato dall'orgoglio, non comprende nulla ed è preso dalla febbre di cavilli e di questioni oziose. Da ciò nascono le invidie, i litigi, le maldicenze, i sospetti cattivi, [5]i conflitti di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che considerano la pietà come fonte di guadagno. [6]Certo, la pietà è un grande guadagno, congiunta però a moderazione! [7]Infatti non abbiamo portato nulla in questo mondo e nulla possiamo portarne via. [8]Quando dunque abbiamo di che mangiare e di che coprirci, contentiamoci di questo. [9]Al contrario coloro che vogliono arricchire, cadono nella tentazione, nel laccio e in molte bramosie insensate e funeste, che fanno affogare gli uomini in rovina e perdizione. [10]L'attaccamento al denaro infatti è la radice di tutti i mali; per il suo sfrenato desiderio alcuni hanno deviato dalla fede e si sono da se stessi tormentati con molti dolori. [11]Ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose; tendi alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. [12]Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni. [13]Al cospetto di Dio che dà vita a tutte le cose e di Gesù Cristo che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, [14]ti scongiuro di conservare senza macchia e irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo, [15]che al tempo stabilito sarà a noi rivelata dal beato e unico sovrano, il re dei regnanti e signore dei signori, [16]il solo che possiede l'immortalità, che abita una luce inaccessibile; che nessuno fra gli uomini ha mai visto né può vedere. A lui onore e potenza per sempre. Amen. [17]Ai ricchi in questo mondo raccomanda di non essere orgogliosi, di non riporre la speranza sull'incertezza delle ricchezze, ma in Dio, che tutto ci dà con abbondanza perché ne possiamo godere; [18]di fare del bene, di arricchirsi di opere buone, di essere pronti a dare, di essere generosi, [19]mettendosi così da parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita vera. [20]O Timòteo, custodisci il deposito; evita le chiacchiere profane e le obiezioni della cosiddetta scienza, [21]professando la quale taluni hanno deviato dalla fede. La grazia sia con voi! Seconda lettera a Timoteo 1 [1]Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, per annunziare la promessa della vita in Cristo Gesù, [2]al diletto figlio Timòteo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro. [3]Ringrazio Dio, che io servo con coscienza pura come i miei antenati, ricordandomi sempre di te nelle mie preghiere, notte e giorno; [4]mi tornano alla mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per essere pieno di gioia. [5]Mi ricordo infatti della tua fede schietta, fede che fu prima nella tua nonna Lòide, poi in tua madre Eunìce e ora, ne sono certo, anche in te. [6]Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per l'imposizione delle mie mani. [7]Dio infatti non ci ha dato uno Spirito di timidezza, ma di forza, di amore e di saggezza. [8]Non vergognarti dunque della testimonianza da rendere al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma soffri anche tu insieme con me per il vangelo, aiutato dalla forza di Dio. [9]Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la sua grazia; grazia che ci è stata data in Cristo Gesù fin dall'eternità, [10]ma è stata rivelata solo ora con l'apparizione del salvatore nostro Cristo Gesù, che ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l'immortalità per mezzo del vangelo, [11]del quale io sono stato costituito araldo, apostolo e maestro. [12]È questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno: so infatti a chi ho creduto e son convinto che egli è capace di conservare il mio deposito fino a quel giorno. [13]Prendi come modello le sane parole che hai udito da me, con la fede e la carità che sono in Cristo Gesù. [14]Custodisci il buon deposito con l'aiuto dello Spirito santo che abita in noi. [15]Tu sai che tutti quelli dell'Asia, tra i quali Fìgelo ed Ermègene, mi hanno abbandonato. [16]Il Signore conceda misericordia alla famiglia di Onesìforo, perché egli mi ha più volte confortato e non s'è vergognato delle mie catene; [17]anzi, venuto a Roma, mi ha cercato con premura, finché mi ha trovato. [18]Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso Dio in quel giorno. E quanti servizi egli ha reso in Èfeso, lo sai meglio di me. 2 [1]Tu dunque, figlio mio, attingi sempre forza nella grazia che è in Cristo Gesù [2]e le cose che hai udito da me in presenza di molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali siano in grado di ammaestrare a loro volta anche altri. [3]Insieme con me prendi anche tu la tua parte di sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù. [4]Nessuno però, quando presta servizio militare, s'intralcia nelle faccende della vita comune, se vuol piacere a colui che l'ha arruolato. [5]Anche nelle gare atletiche, non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole. [6]L'agricoltore poi che si affatica, dev'essere il primo a cogliere i frutti della terra. [7]Cerca di comprendere ciò che voglio dire; il Signore certamente ti darà intelligenza per ogni cosa. [8]Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti, secondo il mio vangelo, [9]a causa del quale io soffro fino a portare le catene come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata! [10]Perciò sopporto ogni cosa per gli eletti, perché anch'essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. [11]Certa è questa parola: Se moriamo con lui, vivremo anche con lui; [12]se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, anch'egli ci rinnegherà; [13]se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso. [14]Richiama alla memoria queste cose, scongiurandoli davanti a Dio di evitare le vane discussioni, che non giovano a nulla, se non alla perdizione di chi le ascolta. [15]Sforzati di presentarti davanti a Dio come un uomo degno di approvazione, un lavoratore che non ha di che vergognarsi, uno scrupoloso dispensatore della parola della verità. [16]Evita le chiacchiere profane, perché esse tendono a far crescere sempre più nell'empietà; [17]la parola di costoro infatti si propagherà come una cancrena. Fra questi ci sono Imenèo e Filèto, [18]i quali hanno deviato dalla verità, sostenendo che la risurrezione è già avvenuta e così sconvolgono la fede di alcuni. [19]Tuttavia il fondamento gettato da Dio sta saldo e porta questo sigillo: Il Signore conosce i suoi, e ancora: Si allontani dall'iniquità chiunque invoca il nome del Signore. [20]In una casa grande però non vi sono soltanto vasi d'oro e d'argento, ma anche di legno e di coccio; alcuni sono destinati ad usi nobili, altri per usi più spregevoli. [21]Chi si manterrà puro astenendosi da tali cose, sarà un vaso nobile, santificato, utile al padrone, pronto per ogni opera buona. [22]Fuggi le passioni giovanili; cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro. [23]Evita inoltre le discussioni sciocche e non educative, sapendo che generano contese. [24]Un servo del Signore non dev'essere litigioso, ma mite con tutti, atto a insegnare, paziente nelle offese subite, [25]dolce nel riprendere gli oppositori, nella speranza che Dio voglia loro concedere di convertirsi, perché riconoscano la verità [26]e ritornino in sé sfuggendo al laccio del diavolo, che li ha presi nella rete perché facessero la sua volontà. 3 [1]Devi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. [2]Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, [3]senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene, [4]traditori, sfrontati, accecati dall'orgoglio, attaccati ai piaceri più che a Dio, [5]con la parvenza della pietà, mentre ne hanno rinnegata la forza interiore. Guardati bene da costoro! [6]Al loro numero appartengono certi tali che entrano nelle case e accalappiano donnicciole cariche di peccati, mosse da passioni di ogni genere, [7]che stanno sempre lì ad imparare, senza riuscire mai a giungere alla conoscenza della verità. [8]Sull'esempio di Iannes e di Iambres che si opposero a Mosè, anche costoro si oppongono alla verità: uomini dalla mente corrotta e riprovati in materia di fede. [9]Costoro però non progrediranno oltre, perché la loro stoltezza sarà manifestata a tutti, come avvenne per quelli. [10]Tu invece mi hai seguito da vicino nell'insegnamento, nella condotta, nei propositi, nella fede, nella magnanimità, nell'amore del prossimo, nella pazienza, [11]nelle persecuzioni, nelle sofferenze, come quelle che incontrai ad Antiòchia, a Icònio e a Listri. Tu sai bene quali persecuzioni ho sofferto. Eppure il Signore mi ha liberato da tutte. [12]Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati. [13]Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannatori e ingannati nello stesso tempo. [14]Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e di cui sei convinto, sapendo da chi l'hai appreso [15]e che fin dall'infanzia conosci le sacre Scritture: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù. [16]Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. 4 [1]Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: [2]annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. [3]Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, [4]rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. [5]Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero. [6]Quanto a me, il mio sangue sta per essere sparso in libagione ed è giunto il momento di sciogliere le vele. [7]Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. [8]Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione. [9]Cerca di venire presto da me, [10]perché Dema mi ha abbandonato avendo preferito il secolo presente ed è partito per Tessalonica; Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia. [11]Solo Luca è con me. Prendi Marco e portalo con te, perché mi sarà utile per il ministero. [12]Ho inviato Tìchico a Èfeso. [13]Venendo, portami il mantello che ho lasciato a Tròade in casa di Carpo e anche i libri, soprattutto le pergamene. [14]Alessandro, il ramaio, mi ha procurato molti mali. Il Signore gli renderà secondo le sue opere; [15]guàrdatene anche tu, perché è stato un accanito avversario della nostra predicazione. [16]Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Non se ne tenga conto contro di loro. [17]Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché per mio mezzo si compisse la proclamazione del messaggio e potessero sentirlo tutti i Gentili: e così fui liberato dalla bocca del leone. [18]Il Signore mi libererà da ogni male e mi salverà per il suo regno eterno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen. [19]Saluta Prisca e Aquila e la famiglia di Onesìforo. [20]Eràsto è rimasto a Corinto; Tròfimo l'ho lasciato ammalato a Milèto. [21]Affrettati a venire prima dell'inverno. Ti salutano Eubùlo, Pudènte, Lino, Claudia e tutti i fratelli. [22]Il Signore Gesù sia con il tuo spirito. La grazia sia con voi!