S. PAOLO

Prima lettera a Timoteo

1

[1]Paolo, apostolo di Cristo Gesų, per comando di Dio nostro salvatore e di Cristo Gesų
nostra speranza,
[2]a Timōteo, mio vero figlio nella fede: grazia, misericordia e pace da Dio Padre e da
Cristo Gesų Signore nostro.
[3]Partendo per la Macedonia, ti raccomandai di rimanere in Čfeso, perché tu invitassi
alcuni a non insegnare dottrine diverse
[4]e a non badare pių a favole e a genealogie interminabili, che servono pių a vane
discussioni che al disegno divino manifestato nella fede.
[5]Il fine di questo richiamo č perō la caritā, che sgorga da un cuore puro, da una buona
coscienza e da una fede sincera.
[6]Proprio deviando da questa linea, alcuni si sono volti a fatue verbositā,
[7]pretendendo di essere dottori della legge mentre non capiscono né quello che dicono, né
alcuna di quelle cose che dānno per sicure.
[8]Certo, noi sappiamo che la legge č buona, se uno ne usa legalmente;
[9]sono convinto che la legge non č fatta per il giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per
gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e i profanatori, per i parricidi e i matricidi, per
gli assassini,
[10]i fornicatori, i pervertiti, i trafficanti di uomini, i falsi, gli spergiuri e per ogni
altra cosa che č contraria alla sana dottrina,
[11]secondo il vangelo della gloria del beato Dio che mi č stato affidato.
[12]Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza, Cristo Gesų Signore nostro, perché mi ha
giudicato degno di fiducia chiamandomi al mistero:
[13]io che per l'innanzi ero stato un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi č
stata usata misericordia, perché agivo senza saperlo, lontano dalla fede;
[14]cosė la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla caritā che č
in Cristo Gesų.
[15]Questa parola č sicura e degna di essere da tutti accolta: Cristo Gesų č venuto nel
mondo per salvare i peccatori e di questi il primo sono io.
[16]Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Gesų Cristo ha voluto dimostrare
in me, per primo, tutta la sua magnanimitā, a esempio di quanti avrebbero creduto in lui per
avere la vita eterna.
[17]Al Re dei secoli incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei
secoli. Amen.
[18]Questo č l'avvertimento che ti do, figlio mio Timōteo, in accordo con le profezie che
sono state fatte a tuo riguardo, perché, fondato su di esse, tu combatta la buona battaglia
[19]con fede e buona coscienza, poiché alcuni che l'hanno ripudiata hanno fatto naufragio
nella fede;
[20]tra essi Imenčo e Alessandro, che ho consegnato a satana perché imparino a non pių
bestemmiare.

2

[1]Ti raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e
ringraziamenti per tutti gli uomini,
[2]per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo trascorrere una vita
calma e tranquilla con tutta pietā e dignitā.
[3]Questa č una cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore,
[4]il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della
veritā.
[5]Uno solo, infatti, č Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo
Gesų,
[6]che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l'ha data nei
tempi stabiliti,
[7]e di essa io sono stato fatto banditore e apostolo - dico la veritā, non mentisco -,
maestro dei pagani nella fede e nella veritā.
[8]Voglio dunque che gli uomini preghino, dovunque si trovino, alzando al cielo mani pure
senza ira e senza contese.
[9]Alla stessa maniera facciano le donne, con abiti decenti, adornandosi di pudore e
riservatezza, non di trecce e ornamenti d'oro, di perle o di vesti sontuose,
[10]ma di opere buone, come conviene a donne che fanno professione di pietā.
[11]La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione.
[12]Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne
stia in atteggiamento tranquillo.
[13]Perché prima č stato formato Adamo e poi Eva;
[14]e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di
trasgressione.
[15]Essa potrā essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede,
nella caritā e nella santificazione, con modestia.

3

[1]Č degno di fede quanto vi dico: se uno aspira all'episcopato, desidera un nobile lavoro.
[2]Ma bisogna che il vescovo sia irreprensibile, non sposato che una sola volta, sobrio,
prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare,
[3]non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro.
[4]Sappia dirigere bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi con ogni dignitā,
[5]perché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrā aver cura della Chiesa di
Dio?
[6]Inoltre non sia un neofita, perché non gli accada di montare in superbia e di cadere
nella stessa condanna del diavolo.
[7]Č necessario che egli goda buona reputazione presso quelli di fuori, per non cadere in
discredito e in qualche laccio del diavolo.
[8]Allo stesso modo i diaconi siano dignitosi, non doppi nel parlare, non dediti al molto
vino né avidi di guadagno disonesto,
[9]e conservino il mistero della fede in una coscienza pura.
[10]Perciō siano prima sottoposti a una prova e poi, se trovati irreprensibili, siano
ammessi al loro servizio.
[11]Allo stesso modo le donne siano dignitose, non pettegole, sobrie, fedeli in tutto.
[12]I diaconi non siano sposati che una sola volta, sappiano dirigere bene i propri figli e
le proprie famiglie.
[13]Coloro infatti che avranno ben servito, si acquisteranno un grado onorifico e una grande
sicurezza nella fede in Cristo Gesų.
[14]Ti scrivo tutto questo, nella speranza di venire presto da te;
[15]ma se dovessi tardare, voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che č la
Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della veritā.
[16]Dobbiamo confessare che grande č il mistero della pietā:

  Egli si manifestō nella carne,
  fu giustificato nello Spirito,
  apparve agli angeli,
  fu annunziato ai pagani,
  fu creduto nel mondo,
  fu assunto nella gloria.

4

[1]Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla
fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche,
[2]sedotti dall'ipocrisia di impostori, giā bollati a fuoco nella loro coscienza.
[3]Costoro vieteranno il matrimonio, imporranno di astenersi da alcuni cibi che Dio ha
creato per essere mangiati con rendimento di grazie dai fedeli e da quanti conoscono la
veritā.
[4]Infatti tutto ciō che č stato creato da Dio č buono e nulla č da scartarsi, quando lo si
prende con rendimento di grazie,
[5]perché esso viene santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera.
[6]Proponendo queste cose ai fratelli sarai un buon ministro di Cristo Gesų, nutrito come
sei dalle parole della fede e della buona dottrina che hai seguito.
[7]Rifiuta invece le favole profane, roba da vecchierelle.
[8]Esčrcitati nella pietā, perché l'esercizio fisico č utile a poco, mentre la pietā č utile
a tutto, portando con sé la promessa della vita presente come di quella futura.
[9]Certo questa parola č degna di fede.
[10]Noi infatti ci affatichiamo e combattiamo perché abbiamo posto la nostra speranza nel
Dio vivente, che č il salvatore di tutti gli uomini, ma soprattutto di quelli che credono.
[11]Questo tu devi proclamare e insegnare.
[12]Nessuno disprezzi la tua giovane etā, ma sii esempio ai fedeli nelle parole, nel
comportamento, nella caritā, nella fede, nella purezza.
[13]Fino al mio arrivo, dčdicati alla lettura, all'esortazione e all'insegnamento.
[14]Non trascurare il dono spirituale che č in te e che ti č stato conferito, per
indicazioni di profeti, con l'imposizione delle mani da parte del collegio dei presbiteri.
[15]Abbi premura di queste cose, dčdicati ad esse interamente perché tutti vedano il tuo
progresso.
[16]Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: cosė facendo salverai te
stesso e coloro che ti ascoltano.

5

[1]Non essere aspro nel riprendere un anziano, ma esortalo come fosse tuo padre; i pių
giovani come fratelli;
[2]le donne anziane come madri e le pių giovani come sorelle, in tutta purezza.
[3]Onora le vedove, quelle che sono veramente vedove;
[4]ma se una vedova ha figli o nipoti, questi imparino prima a praticare la pietā verso
quelli della propria famiglia e a rendere il contraccambio ai loro genitori, poiché č
gradito a Dio.
[5]Quella poi veramente vedova e che sia rimasta sola, ha riposto la speranza in Dio e si
consacra all'orazione e alla preghiera giorno e notte;
[6]al contrario quella che si dā ai piaceri, anche se vive, č giā morta.
[7]Proprio questo raccomanda, perché siano irreprensibili.
[8]Se poi qualcuno non si prende cura dei suoi cari, soprattutto di quelli della sua
famiglia, costui ha rinnegato la fede ed č peggiore di un infedele.
[9]Una vedova sia iscritta nel catalogo delle vedove quando abbia non meno di sessant'anni,
sia andata sposa una sola volta,
[10]abbia la testimonianza di opere buone: abbia cioč allevato figli, praticato
l'ospitalitā, lavato i piedi ai santi, sia venuta in soccorso agli afflitti, abbia
esercitato ogni opera di bene.
[11]Le vedove pių giovani non accettarle perché, non appena vengono prese da desideri
indegni di Cristo, vogliono sposarsi di nuovo
[12]e si attirano cosė un giudizio di condanna per aver trascurato la loro prima fede.
[13]Inoltre, trovandosi senza far niente, imparano a girare qua e lā per le case e sono non
soltanto oziose, ma pettegole e curiose, parlando di ciō che non conviene.
[14]Desidero quindi che le pių giovani si risposino, abbiano figli, governino la loro casa,
per non dare all'avversario nessun motivo di biasimo.
[15]Giā alcune purtroppo si sono sviate dietro a satana.
[16]Se qualche donna credente ha con sé delle vedove, provveda lei a loro e non ricada il
peso sulla Chiesa, perché questa possa cosė venire incontro a quelle che sono veramente
vedove.
[17]I presbiteri che esercitano bene la presidenza siano trattati con doppio onore,
soprattutto quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento.
[18]Dice infatti la Scrittura: Non metterai la museruola al bue che trebbia e: Il lavoratore
ha diritto al suo salario.
[19]Non accettare accuse contro un presbitero senza la deposizione di due o tre testimoni.
[20]Quelli poi che risultino colpevoli riprendili alla presenza di tutti, perché anche gli
altri ne abbiano timore.
[21]Ti scongiuro davanti a Dio, a Cristo Gesų e agli angeli eletti, di osservare queste
norme con imparzialitā e di non far mai nulla per favoritismo.
[22]Non aver fretta di imporre le mani ad alcuno, per non farti complice dei peccati altrui.
Conservati puro!
[23]Smetti di bere soltanto acqua, ma fa' uso di un po' di vino a causa dello stomaco e
delle tue frequenti indisposizioni.
[24]Di alcuni uomini i peccati si manifestano prima del giudizio e di altri dopo;
[25]cosė anche le opere buone vengono alla luce e quelle stesse che non sono tali non
possono rimanere nascoste.

6

[1]Quelli che si trovano sotto il giogo della schiavitų, trattino con ogni rispetto i loro
padroni, perché non vengano bestemmiati il nome di Dio e la dottrina.
[2]Quelli poi che hanno padroni credenti, non manchino loro di riguardo perché sono
fratelli, ma li servano ancora meglio, proprio perché sono credenti e amati coloro che
ricevono i loro servizi.
Questo devi insegnare e raccomandare.
[3]Se qualcuno insegna diversamente e non segue le sane parole del Signore nostro Gesų
Cristo e la dottrina secondo la pietā,
[4]costui č accecato dall'orgoglio, non comprende nulla ed č preso dalla febbre di cavilli e
di questioni oziose. Da ciō nascono le invidie, i litigi, le maldicenze, i sospetti cattivi,
[5]i conflitti di uomini corrotti nella mente e privi della veritā, che considerano la pietā
come fonte di guadagno.
[6]Certo, la pietā č un grande guadagno, congiunta perō a moderazione!
[7]Infatti non abbiamo portato nulla in questo mondo e nulla possiamo portarne via.
[8]Quando dunque abbiamo di che mangiare e di che coprirci, contentiamoci di questo.
[9]Al contrario coloro che vogliono arricchire, cadono nella tentazione, nel laccio e in
molte bramosie insensate e funeste, che fanno affogare gli uomini in rovina e perdizione.
[10]L'attaccamento al denaro infatti č la radice di tutti i mali; per il suo sfrenato
desiderio alcuni hanno deviato dalla fede e si sono da se stessi tormentati con molti
dolori.
[11]Ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose; tendi alla giustizia, alla pietā, alla fede, alla
caritā, alla pazienza, alla mitezza.
[12]Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale
sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti
testimoni.
[13]Al cospetto di Dio che dā vita a tutte le cose e di Gesų Cristo che ha dato la sua bella
testimonianza davanti a Ponzio Pilato,
[14]ti scongiuro di conservare senza macchia e irreprensibile il comandamento, fino alla
manifestazione del Signore nostro Gesų Cristo,

  [15]che al tempo stabilito sarā a noi rivelata
  dal beato e unico sovrano,
  il re dei regnanti e signore dei signori,
  [16]il solo che possiede l'immortalitā,
  che abita una luce inaccessibile;
  che nessuno fra gli uomini ha mai visto né puō vedere.
  A lui onore e potenza per sempre. Amen.

[17]Ai ricchi in questo mondo raccomanda di non essere orgogliosi, di non riporre la
speranza sull'incertezza delle ricchezze, ma in Dio, che tutto ci dā con abbondanza perché
ne possiamo godere;
[18]di fare del bene, di arricchirsi di opere buone, di essere pronti a dare, di essere
generosi,
[19]mettendosi cosė da parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita vera.
[20]O Timōteo, custodisci il deposito; evita le chiacchiere profane e le obiezioni della
cosiddetta scienza, [21]professando la quale taluni hanno deviato dalla fede.
  La grazia sia con voi!

Seconda lettera a Timoteo

1

  [1]Paolo, apostolo di Cristo Gesų per volontā di Dio, per annunziare la promessa della
  vita in Cristo Gesų,
  [2]al diletto figlio Timōteo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di
  Cristo Gesų Signore nostro.
  [3]Ringrazio Dio, che io servo con coscienza pura come i miei antenati, ricordandomi
  sempre di te nelle mie preghiere, notte e giorno;
  [4]mi tornano alla mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per essere pieno
  di gioia.
  [5]Mi ricordo infatti della tua fede schietta, fede che fu prima nella tua nonna Lōide,
  poi in tua madre Eunėce e ora, ne sono certo, anche in te.
  [6]Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che č in te per l'imposizione
  delle mie mani.
  [7]Dio infatti non ci ha dato uno Spirito di timidezza, ma di forza, di amore e di
  saggezza.
  [8]Non vergognarti dunque della testimonianza da rendere al Signore nostro, né di me, che
  sono in carcere per lui; ma soffri anche tu insieme con me per il vangelo, aiutato dalla
  forza di Dio.
  [9]Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non giā in base
  alle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la sua grazia; grazia che ci č stata data
  in Cristo Gesų fin dall'eternitā,
  [10]ma č stata rivelata solo ora con l'apparizione del salvatore nostro Cristo Gesų, che
  ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l'immortalitā per mezzo del vangelo,
  [11]del quale io sono stato costituito araldo, apostolo e maestro.
  [12]Č questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno: so infatti a chi ho
  creduto e son convinto che egli č capace di conservare il mio deposito fino a quel giorno.
  [13]Prendi come modello le sane parole che hai udito da me, con la fede e la caritā che
  sono in Cristo Gesų.
  [14]Custodisci il buon deposito con l'aiuto dello Spirito santo che abita in noi.
  [15]Tu sai che tutti quelli dell'Asia, tra i quali Fėgelo ed Ermčgene, mi hanno
  abbandonato.
  [16]Il Signore conceda misericordia alla famiglia di Onesėforo, perché egli mi ha pių
  volte confortato e non s'č vergognato delle mie catene;
  [17]anzi, venuto a Roma, mi ha cercato con premura, finché mi ha trovato.
  [18]Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso Dio in quel giorno. E quanti
  servizi egli ha reso in Čfeso, lo sai meglio di me.

2

  [1]Tu dunque, figlio mio, attingi sempre forza nella grazia che č in Cristo Gesų
  [2]e le cose che hai udito da me in presenza di molti testimoni, trasmettile a persone
  fidate, le quali siano in grado di ammaestrare a loro volta anche altri.
  [3]Insieme con me prendi anche tu la tua parte di sofferenze, come un buon soldato di
  Cristo Gesų.
  [4]Nessuno perō, quando presta servizio militare, s'intralcia nelle faccende della vita
  comune, se vuol piacere a colui che l'ha arruolato.
  [5]Anche nelle gare atletiche, non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le
  regole.
  [6]L'agricoltore poi che si affatica, dev'essere il primo a cogliere i frutti della terra.
  [7]Cerca di comprendere ciō che voglio dire; il Signore certamente ti darā intelligenza
  per ogni cosa.
  [8]Ricordati che Gesų Cristo, della stirpe di Davide, č risuscitato dai morti, secondo il
  mio vangelo,
  [9]a causa del quale io soffro fino a portare le catene come un malfattore; ma la parola
  di Dio non č incatenata!
  [10]Perciō sopporto ogni cosa per gli eletti, perché anch'essi raggiungano la salvezza che
  č in Cristo Gesų, insieme alla gloria eterna.
  [11]Certa č questa parola:
  Se moriamo con lui, vivremo anche con lui;
  [12]se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo;
  se lo rinneghiamo, anch'egli ci rinnegherā;
  [13]se noi manchiamo di fede, egli perō rimane fedele,
  perché non puō rinnegare se stesso.
  [14]Richiama alla memoria queste cose, scongiurandoli davanti a Dio di evitare le vane
  discussioni, che non giovano a nulla, se non alla perdizione di chi le ascolta.
  [15]Sforzati di presentarti davanti a Dio come un uomo degno di approvazione, un
  lavoratore che non ha di che vergognarsi, uno scrupoloso dispensatore della parola della
  veritā.
  [16]Evita le chiacchiere profane, perché esse tendono a far crescere sempre pių
  nell'empietā;
  [17]la parola di costoro infatti si propagherā come una cancrena. Fra questi ci sono
  Imenčo e Filčto,
  [18]i quali hanno deviato dalla veritā, sostenendo che la risurrezione č giā avvenuta e
  cosė sconvolgono la fede di alcuni.
  [19]Tuttavia il fondamento gettato da Dio sta saldo e porta questo sigillo: Il Signore
  conosce i suoi, e ancora: Si allontani dall'iniquitā chiunque invoca il nome del
  Signore.
  [20]In una casa grande perō non vi sono soltanto vasi d'oro e d'argento, ma anche di legno
  e di coccio; alcuni sono destinati ad usi nobili, altri per usi pių spregevoli.
  [21]Chi si manterrā puro astenendosi da tali cose, sarā un vaso nobile, santificato, utile
  al padrone, pronto per ogni opera buona.
  [22]Fuggi le passioni giovanili; cerca la giustizia, la fede, la caritā, la pace, insieme
  a quelli che invocano il Signore con cuore puro.
  [23]Evita inoltre le discussioni sciocche e non educative, sapendo che generano contese.
  [24]Un servo del Signore non dev'essere litigioso, ma mite con tutti, atto a insegnare,
  paziente nelle offese subite,
  [25]dolce nel riprendere gli oppositori, nella speranza che Dio voglia loro concedere di
  convertirsi, perché riconoscano la veritā
  [26]e ritornino in sé sfuggendo al laccio del diavolo, che li ha presi nella rete perché
  facessero la sua volontā.

3

  [1]Devi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili.
  [2]Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori,
  ribelli ai genitori, ingrati, senza religione,
  [3]senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene,
  [4]traditori, sfrontati, accecati dall'orgoglio, attaccati ai piaceri pių che a Dio,
  [5]con la parvenza della pietā, mentre ne hanno rinnegata la forza interiore. Guardati
  bene da costoro!
  [6]Al loro numero appartengono certi tali che entrano nelle case e accalappiano
  donnicciole cariche di peccati, mosse da passioni di ogni genere,
  [7]che stanno sempre lė ad imparare, senza riuscire mai a giungere alla conoscenza della
  veritā.
  [8]Sull'esempio di Iannes e di Iambres che si opposero a Mosč, anche costoro si oppongono
  alla veritā: uomini dalla mente corrotta e riprovati in materia di fede.
  [9]Costoro perō non progrediranno oltre, perché la loro stoltezza sarā manifestata a
  tutti, come avvenne per quelli.
  [10]Tu invece mi hai seguito da vicino nell'insegnamento, nella condotta, nei propositi,
  nella fede, nella magnanimitā, nell'amore del prossimo, nella pazienza,
  [11]nelle persecuzioni, nelle sofferenze, come quelle che incontrai ad Antiōchia, a Icōnio
  e a Listri. Tu sai bene quali persecuzioni ho sofferto. Eppure il Signore mi ha liberato
  da tutte.
  [12]Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesų saranno
  perseguitati.
  [13]Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannatori e
  ingannati nello stesso tempo.
  [14]Tu perō rimani saldo in quello che hai imparato e di cui sei convinto, sapendo da chi
  l'hai appreso
  [15]e che fin dall'infanzia conosci le sacre Scritture: queste possono istruirti per la
  salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesų.
  [16]Tutta la Scrittura infatti č ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere,
  correggere e formare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per
  ogni opera buona.

4

  [1]Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesų che verrā a giudicare i vivi e i morti, per
  la sua manifestazione e il suo regno:
  [2]annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci,
  rimprovera, esorta con ogni magnanimitā e dottrina.
  [3]Verrā giorno, infatti, in cui non si sopporterā pių la sana dottrina, ma, per il
  prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie
  voglie,
  [4]rifiutando di dare ascolto alla veritā per volgersi alle favole.
  [5]Tu perō vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di
  annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero.
  [6]Quanto a me, il mio sangue sta per essere sparso in libagione ed č giunto il momento di
  sciogliere le vele.
  [7]Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede.
  [8]Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerā
  in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua
  manifestazione.
  [9]Cerca di venire presto da me,
  [10]perché Dema mi ha abbandonato avendo preferito il secolo presente ed č partito per
  Tessalonica; Crescente č andato in Galazia, Tito in Dalmazia.
  [11]Solo Luca č con me. Prendi Marco e portalo con te, perché mi sarā utile per il
  ministero.
  [12]Ho inviato Tėchico a Čfeso.
  [13]Venendo, portami il mantello che ho lasciato a Trōade in casa di Carpo e anche i
  libri, soprattutto le pergamene.
  [14]Alessandro, il ramaio, mi ha procurato molti mali. Il Signore gli renderā
  secondo le sue opere;
  [15]guārdatene anche tu, perché č stato un accanito avversario della nostra predicazione.
  [16]Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno
  abbandonato. Non se ne tenga conto contro di loro.
  [17]Il Signore perō mi č stato vicino e mi ha dato forza, perché per mio mezzo si compisse
  la proclamazione del messaggio e potessero sentirlo tutti i Gentili: e cosė fui liberato
  dalla bocca del leone.
  [18]Il Signore mi libererā da ogni male e mi salverā per il suo regno eterno; a lui la
  gloria nei secoli dei secoli. Amen.
  [19]Saluta Prisca e Aquila e la famiglia di Onesėforo.
  [20]Erāsto č rimasto a Corinto; Trōfimo l'ho lasciato ammalato a Milčto.
  [21]Affrettati a venire prima dell'inverno.
  Ti salutano Eubųlo, Pudčnte, Lino, Claudia e tutti i fratelli.
  [22]Il Signore Gesų sia con il tuo spirito. La grazia sia con voi!