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		 BIOETICA E INGEGNERIA GENETICA 
		
  
	- Ha senso che una coppia sterile ricorra alla Fecondazione Artificiale Eterologa [FAE] (quella in cui non si può conoscere il donatore del seme)? A 
Cremona (nel 1994) un uomo chiese e ottenne il divorzio senza riconoscere il 
figlio avuto in questo modo. (Alla madre inseminata ciò non sarebbe mai 
possibile, almeno in Italia). Come dovrebbe comportarsi la legge? Il padre 
legale va obbligato al riconoscimento? Oppure va in ogni caso obbligato a un 
risarcimento danni?
 
	- E' giusto che un figlio in provetta abbia il diritto (a che età?) di 
conoscere il genitore genetico? In questo caso potrebbe vantare dei diritti? E 
se fosse proprio lui a disconoscere il padre legale?
 
	- Clonazione. Si creano artificialmente embrioni (seme + ovulo) che possono 
essere suddivisi all'infinito e trapiantati in utero. La loro vita per ora è 
solo di pochi giorni. È questo il modo migliore per risolvere il problema della 
sterilità o delle malattie ereditarie? È giusto pretendere la selezione di 
persone-modello? Ha senso che esistano persone uguali? Il rapporto sessuale 
uomo-donna, a fini riproduttivi, va superato perché insicuro? Si può usare la 
clonazione per piante e animali? È realistica l'ipotesi di poter creare in 
laboratorio una razza umana più forte fisicamente? Ha senso creare in 
laboratorio "corpi di scorta" per i trapianti?
 
	- Affitto di utero. Una donna s'impegna a portare avanti una gravidanza con 
ovulo proprio (o di altra donna), fecondato dal marito della donna sterile, e 
s'impegna a consegnare il nascituro alla coppia che l'ha commissionato. In 
Italia occorrerebbe violare la legge penale sul riconoscimento del figlio da 
parte della madre naturale. 
 
 
Domande: 
 
	- Se la madre in affitto volesse tenersi il bambino, la coppia potrebbe 
denunciarla? 
 
	- Se la madre fosse la stessa della figlia che l'ha commissionata, sarebbe 
sensata una cosa del genere?
 Madre e nonna contemporaneamente?  
	- Quali ripercussioni sul figlio?
 
 
5. Fecondazione in vitro. Una donna nera italiana, sposata con un bianco, ha 
deciso di farsi impiantare un ovulo di donna bianca fecondato dal marito (della 
donna nera), per evitare al figlio future discriminazioni razziali? E' legittimo? 
6. Altre domande:  
	- E' giusta la lotta della genetica contro i tumori e le malattie ereditarie? 
	
 
	- E' giusta la fecondazione artificiale richiesta da un single? e quella 
richiesta dopo la morte del coniuge? e quella richiesta da donne in età 
infertile? e quella richiesta da coppie gay? 
 
	- E' giusta la sperimentazione di embrioni a scopi di ricerca sperimentale? 
	
 
	- E' giusta la selezione del donatore sulla base delle caratteristiche 
socio-economiche o professionali? 
 
	- E' giusto prelevare da un feto abortito degli ovuli e impiantarli in una donna, 
per fare in modo che nasca un figlio senza una madre biologica? 
 
	- E' giusto dire al proprio figlio che è nato da una FAE? 
 
	- E' giusto che una persona nata da una FAE conosca la sua origine genetica, 
avendo timore di poter incontrare un'altra persona (da sposare) che potrebbe 
essere sua sorella? Cioè: il seme di un donatore per quante gravidanze dovrebbe 
essere utilizzato? 
 
	- La FAE è una forma di adulterio? 
 
	- E’ giusto poter stabilire in anticipo il sesso del nascituro? 
 
	- Ha senso la "banca del seme"? 
 
	- La scienza è libera di compiere qualunque ricerca? La morale sociale può 
condizionare la scienza? 
 
	- Se attraverso la genetica si viene a scoprire che il feto nascerà con un 
handicap, è lecito ricorrere all'aborto?
 
 
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