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IL PERSONAL DICTATION SYSTEM
- Nel 1992 la IBM-SEMEA installa in una struttura sanitaria di
Parma il primo PC in grado di scrivere sotto dettatura, in italiano, con un vocabolario di
15.000 parole. Il sistema è interamente sviluppato in Italia.
- Nel 1994 viene lanciato sul mercato dall'IBM un software che
permette a qualsiasi PC 486 di scrivere sotto dettatura in tempo reale. Il Personal
Dictation System ha però una precisione del 98%, pari a uno-due errori ogni 106
parole. Sa scrivere in inglese, americano, francese, spagnolo, tedesco e italiano. Ci sono
voluti 10 anni di lavoro.
- Il vocabolario del sistema contiene 24.000 parole, ma è
possibile utilizzare vocabolari strutturati su misura, per le necessità degli utenti,
oppure costruirsi, attraverso la tastiera, dei vocabolari personalizzati.
- L'utente non ha bisogno della tastiera per impartire al PC i
comandi relativi al programmi o per immettere nuovi dati, né ha bisogno di guardare lo
schermo, in quanto usa un microfono abbinato a una cuffia, così il sistema riesce a
separare bene la voce dal rumore di fondo dell'ambiente. Non è necessario il silenzio
assoluto della stanza. La velocità di dettatura/scrittura è di 70 parole (11-12 righe di
testo dattiloscritto) al minuto.
- All'inizio il sistema ha bisogno di una fase di
addestramento di 40 minuti, per riconoscere e memorizzare le caratteristiche vocali e di
pronuncia di ogni singolo utente. Il sistema ha in memoria 200 suoni-base, cui deve
rapportare, dopo averle analizzate, le pronunce dell'utente che più si avvicinano tra
loro, formando così una specie di "pronuncia media", che risulti cioè più
probabile. Le parole vanno pronunciate separatamente.
- Naturalmente il sistema non capisce nulla del significato
delle frasi (il suono stesso è trasformato in segnali numerici), però può identificare
le parole giuste basandosi sul contesto linguistico in cui sono inserite. P.es.
"Dimmi...costa" prevede "quanto". E' infatti basato su un programma
logico-matematico che calcola le probabilità (cfr. matematico russo A. Markov). In caso
di errore interpretativo, il sistema presenta una lista di altri vocaboli e la correzione
può avvenire via audio.

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