LA MANO

STORIA DEL CALCOLO AUTOMATICO
E DELLE SUE APPLICAZIONI PRATICHE


LA MANO

  • Il primo computer usato dall'uomo è stato senza dubbio la mano. Grazie alle mani gli egiziani riuscirono a rappresentare tutti i numeri sino a 9999 ed erano in grado di eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e anche calcoli più complessi. Il termine inglese "digit" ("cifra"), oggi tanto usato, deriva proprio dalla parola latina digitus ("dito").

  • Ma, prima di arrivare a questa conquista, c'è voluto molto tempo. L'uomo che viveva diecimila anni fa, sapeva contare solo fino a due. Ancora oggi, presso i popoli primitivi, il sistema di numerazione parlata o mimica è il più diffuso. Spesso addirittura la parola che significa "due" deriva da quella che significa "braccia"; la parola "cinque" da quella che significa "mano"; la parola "venti" da quella che significa "uomo intero", e così via.
  • Quando l'uomo primitivo cominciò a indicare il totale degli animali abbattuti durante la caccia per mezzo di un insieme di "tacche", aveva praticamente imparato a fare piccole somme. Quantità di oggetti oltre la cinquantina generalmente venivano stimate a occhio, con buona approssimazione.
  • A volte si usavano numeri fissi (4, 6, 8) per designare più facilmente gruppi di oggetti di uso comune (uova, animali domestici, conchiglie...). Si potevano anche usare parole fisse per indicare un numero prestabilito di oggetti (frutti, collane, piante, animali...).

  • Quando l'uomo cominciò a praticare l'agricoltura, si trovò nella necessità di segnare i confini dei campi e di misurarli. Al principio la lunghezza di un lato del campo veniva misurata col piede. Per ovviare al problema della diversa lunghezza dei piedi, egli si mise alla ricerca di un'unità di misura fissa e la trovò in una serie di nodi su una fune, posti alla medesima distanza l'uno dall'altro.
  • Circa 4.000 anni fa gli egizi utilizzavano ancora le funi coi nodi per misurare gli edifici. Essi, p.es., sapevano che se, con una di queste funi divisa in 12 segmenti uguali, si delineava un triangolo, i cui lati misurassero 3, 4 e 5 unità di misura (distanza tra un nodo e l'altro), i due lati minori definivano un angolo retto.


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Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Scienza -  - Stampa pagina
Aggiornamento: 23/04/2015