IDEE PER UNA SCIENZA UMANA E NATURALE |
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LE QUATTRO DIREZIONI
Noi elaboriamo calcoli matematici o espressioni logiche scrivendo da sinistra a destra: solo questo semplice fatto ci limita. E la cosa ovviamente non diventerebbe migliore facendo anche il contrario. Un vero miglioramento lo avremmo se iniziassimo a usare anche la parte superiore e inferiore del supporto di scrittura. Calcolare significa "porre in ordine", ma l'ordine deve poter essere costruito su quattro riferimenti opposti o speculari. Invece noi usiamo il destro che conferma il sinistro, come una sua logica conseguenza, tant'è che, quando siamo certi di ciò che diciamo, concludiamo con un punto. Se si utilizzano quattro direzioni opposte, la possibilità di soluzione dei problemi o di chiarificazione dei ragionamenti dovrebbero aumentare. Non è possibile cercare di risolvere problemi complessi su una superficie piana, dove la scrittura è unidirezionale. Un punto centrale da cui si diramano quattro direzioni opposte, dovrebbe essere considerato la base più semplice per qualunque operazione logica o matematica. Tutto il resto sarebbe una conseguenza. Queste quattro direzioni dovrebbero essere considerate permanenti, nel senso che ognuna presuppone le altre tre e nessuna può svilupparsi autonomamente senza che le altre non subiscano modificazioni. Si tratta cioè di un insieme strutturato e autonomo. Le modificazioni diventano innaturali quando la circonferenza che congiunge i punti x α y β non delimita più un cerchio o una figura comunque simmetrica, ma una deformità insensata. Noi abbiamo bisogno di credere che il movimento dei corpi all'interno degli estremi x α y β sia regolare, al fine di poter stabilire delle leggi minime ma fondamentali. Per esempio se 0X si allunga, allora 0Y deve per forza restringersi, oppure si allungano contemporaneamente, ma in tal caso anche 0α e 0β devono farlo, altrimenti la figura complessiva si deforma. L'armonia è alla base di ogni movimento, almeno teoricamente; se praticamente ciò non avviene, ad un certo punto il cerchio virtuale si spezza e si deve tornare all'equilibrio iniziale. L'importante è capire che le quattro direzioni sono fondamentali sempre e in ogni luogo. La loro positività o negatività non sta in sé, ma in rapporto alle altre. La regolarità o l'armonia sta solo nella relazione. L'identità non esiste senza relazione. Se una direzione si sviluppa eccessivamente, quella opposta si atrofizzerà. Gli aspetti negativi non hanno realtà propria, ma sono soltanto aspetti positivi portati all'eccesso. Questo a testimonianza che la negatività nasce sempre da una positività male interpretata o mal gestita. Se non fosse così, nessuno vi crederebbe. Gli esseri umani hanno bisogno di credere nella verità per poter agire. Essi creano delle negatività proprio mentre pensano di fare il contrario. La lettura dell'immagine è la seguente: 0 = libertà; 0X = individuo; 0Y = collettivo; 0α = spirito (psiche); 0β = materia (corpo). Il cerchio è flessibile, può cioè deformarsi a seconda della diversa lunghezza delle direzioni, ma sino a un certo punto. Il punto 0 è indistruttibile e le quattro direzioni sono imprescindibili. L'unità del tutto è l'essere umano, che è microcosmo dell'universo. Le quattro direzioni sono i quattro fondamentali bisogni dell'individuo: essere creativo, relazionarsi con l'altro, sviluppare lo spirito, soddisfare il bisogno. L'unico problema di cui tener conto è che il cerchio, oltre certi limiti, inevitabilmente si spezza. Quali siano questi limiti non è possibile saperlo a priori. Sarebbe interessante poterli stabilire con una formula di tipo logico o matematico, ma, essendo in gioco la libertà, è difficile farlo. Una possibile soluzione potrebbe essere questa: se 0X si sviluppa a danno di 0Y, obbligando quest'ultima direzione a convergere sempre più verso 0, inevitabilmente si avrà lo sviluppo abnorme di 0β, che farà, a sua volta, accorciare fino allo 0 la direzione 0α. Ebbene quando le due direzioni 0Y e 0α arrivano a toccarsi in un punto prossimo allo 0, il cerchio si spezza. La figura infatti ha bisogno di un movimento circolare infinito e uniforme da una direzione all'altra. Il punto 0 tuttavia è eterno, per cui il cerchio va inevitabilmente ricostruito. L'essenza umana non può "morire", non essendo mai nata. Tutto è soggetto a perenne trasformazione. Un insieme che si spezza può venire assorbito da un altro insieme, ma la legge fondamentale che regge le quattro direzioni si ripete, poiché non ci si può muovere al di fuori di qualunque legge. Lo sviluppo abnorme di 0Y ha portato al crollo dei cosiddetti "socialismi reali". Quella di 0X porterà al crollo il capitalismo. Bisogna che la distanza che separa lo 0 da XY e da αβ sia la più possibile uniforme e costante in tutte le direzioni, al fine di conservare l'armonia delle parti. Vi è un equilibrio da rispettare. Il capitalismo, p.es., ha dimostrato che se si allunga 0X, si allunga anche 0β. |