I fiori del dottor E. Bach

I fiori del dottor
Edward Bach

Nel 1930, Edward Bach aveva 43 anni, allorché decise di dedicarsi interamente alla ricerca di terapie alternative che, sfruttando le vibrazioni di fiori, cespugli e alberi non coltivati, fossero in grado di rendere più sensibile l'uomo nei confronti della realtà circostante, degli altri esseri e di sé stesso, allo scopo di metterlo in contatto con l'Io Spirituale.

 

Sperimentando personalmente le essenze floreali, il dottor Bach scoprì le sottili analogie esistenti tra sintomi negativi, provocati da una condizione psicologica alterata, e i possibili rimedi offerti dalla natura.

Nacquero in tal modo i 36 rimedi, i cui effetti sono descritti dallo stesso Bach:

"L'azione di questi rimedi è quella di aumentare le nostre vibrazoni e aprire i nostri canali per ricevere l'Io Spirituale; per purificare le nostre nature con quella particolare virtù di cui abbiamo bisogno e lavare via la colpa che è causa del dolore. Sono in grado come dolce musica o come qualsiasi cosa gloriosa e confortante che sia fonte di ispirazione, di innalzare l'essenza delle nostre nature e di avvicinarci sempre più alle nostre anime e proprio attrevarse ciò darci pace e alleviare le nostre sofferenze". (1)

Elenco dei fiori del dottor Bach,
in riferimento a stati d'animo negativi

  1. Eupatoria (Agrimony). Angoscia, torture mentali o dolori fisici dissimulati sotto una apparente maschera di allegria.
  2. Pioppo tremolo (Aspen). Ansia, timore di non rivelarsi adeguati alla situazione da affrontare, stato di generale apprensione.
  3. Faggio (Beech). Tendenza a manifestare opinioni critiche e intolleranti in ogni aspetto delle relazioni interpersonali.
  4. Biondella (Centaury). Eccesso di accondiscendenza, atteggiamento che rende inclini a subire le richieste o le influenzare altrui, a discapito della propria persona.
  5. Cerato (Cerato). Atteggiamento di sfiducia nelle proprie capacità,  e eccessiva dipendenza nei confronti dell'opinione degli altri; influenzabilità..
  6. Mirabolano (Cherry Plum). Timore di perdere il proprio autocontrollo; fobie che sfociano in atteggiamenti aggressivi.
  7. Ippocastano (Chestnut Bud). Coazione a ripeteregli stessi errori, quale rifiuto nei confronti di un apprendimento  basato sulle esperienze vissute
  8. Cicoria selvatica (Chicory).  Possessività nei confronti delle persone amate, atteggiamento vittimistico.
  9. Vitalba (Clematis). Atteggiamento trasognato, scarsa capacità di concentrazione e attenzione nei confronti di persone o accadimenti; frequenti disturbi della vista e dell'udito.
  10. Melo ornamentale (Crab Apple). Vivo senso di disagio determinato dai propri problemi o   dolori, che si associa alla costante sensazione di "sporcizia" personale; eruzoni cutanee e acne.
  11. Olmo inglese (Elm). Persone abitualmente coraggiose e volitive che improvvisamente si sentono travolte dall'eccesso di responsabilità; astenia.
  12. Genzianella autunnale (Gentian). Pessimismo, mancanza di fiducia in se stessi, depressione e pusillanimità.
  13. Ginestrone (Gorse). Accettazione passiva del proprio stato di prostrazione; incapacità di reazione; stanchezza fisica.
  14. Brentolo (Heather). Solitudine psicologica; senso di isolamento affettivo; autoreferenzialità; mancanza di ascolto e di attenzione nei riguardi del prossimo.
  15. Agrifoglio (Holly). Sentimenti di gelosia e invidia; atteggiamenti sospettosi e vendicativi.
  16. Caprifoglio (Honeysuckle). Incapacità a vivere nel presente; costante nostalgia per una dimensione perduta correlata al passato, all'infanzia e al mondo dei ricordi.
  17. Carpino Bianco (Hornbeam). Stanchezza mentale; si avverte l'incapacità di far fronte ai propri impegni quotidiani; pelle atona, come riflesso di una scarsa vitalità interiore.
  18. Balsamina (Impatiens). Impazienza, irritabilità, incessante tensione mentale; si ha la sensazione che gli altri siano sempre troppo lenti, nell'adempimento delle loro mansioni.
  19. Larice (Larch). Predisposizione psicologica nei confronti dell'insuccesso; atteggiamento di rinuncia a causa di un innato sentimento di inferiorità.
  20. Mimolo giallo (Mimulus). Timidezza, scarsa reattività nei confronti delle situazioni; paure di origine ignota.
  21. Senape selvatica (Mustard). Depressione repentina e non suffragata da motivazioni apparentemente comprensibili; stati d'animo mutevoli; malinconia, perché l'esistenza appare priva di senso.
  22. Quercia (Oak). La tenacia e la volitività interiore spingono ad affrontare anche le situazioni più difficili, ignorando la stanchezza; gli stati di esaurimento psico-fisico sono vissuti senza un lamento.
  23. Olivo (Olive). Mancanza di vitalità, sul piano mentale e fisico; sentimento di apatia persino nei confronti di precedenti interessi.
  24. Pino (Pine). Tendenza a recepire soggettivamente sensi di colpa nei riguardi di errori e manchevolezze altrui; esaltazione delle proprie negatività e deprezzamento dei meriti.
  25. Ippocastano rosso (Red Chestnut). Timore e ansia proiettati sui propri cari; possessività; rapporti affettivi vissuti in modo simbiotico.
  26. Eliantemo (Rock Rose). Terrore, panico interiore; fragilità emotiva.
  27. Acqua di roccia (Rock Water). Si tratta di acqua di sorgente, la cui pura energia si addice a coloro che non temono di sottoporsi a sacrifici, pur di tener fede ai propri ideali; ossessionante mania di perfezionismo.
  28. Centigrani (Scleranthus). Incertezza e indecisione; repentini sbalzi di umore; scarso equilibrio interiore.
  29. Latte di gallina (Star of Bethlem). Delusione affettiva, postumi traumatici, incapacità di adattarsi a situazioni nuove; mancanza di reattività davanti alla altrui arroganza.
  30. Castagno dolce (Sweet Chestnut). Incapacità di trasformare una situazione divenuta logorante; sofferenza spirituale.
  31. Verbena (Vervain). Eccesso di vitalità che si riversa sul prossimo; intolleranza per l'apatia altrui; fanatismo e amore nei confronti del rischio.
  32. Vìte (Vine). Totalitario, inflessibile e tirannico; il senso di superiorità induce a schiavizzare il prossimo.
  33. Noce (Walnut). Ipersensibilità nei confronti dei cambiamenti; si assorbono vibrazioni negative dell'ambiente circostante; eccessiva dipendenza nei confronti di legami che non si riescono a scindere.
  34. Violetta d'acqua (Water Violet). Atteggiamento di distacco nei confronti degli altri; non si danno e non si chiedono consigli; orgoglio e presunzione.
  35. Ippocastano bianco (White Chestnut). Idea ricorrente; tensione e logorio mentale che fa digrignare i denti durante il sonno.
  36. Avena selvatica (Wild Oat). Ambizioni insoddisfatte dovute ad effettivo talento; desiderio di trasformazione.
  37. Rosa canina (Wild Rose). Abulia, scarsa gioia di vivere; abbandono fatalistico al corso dell'esistenza; incapacità di operare scelte.
  38. Salice giallo (Willow). Acredine interiore; si pensa che gli altri siano obbligati a dare, ma non si è disposti ad aiutare, a propria volta.
  39. Rimedio di pronto soccorso (Rescue Remedy). Comprende cinque rimedi floreali (Latte di gallina, Eliantemo, Balsamina, Mirabolano e Vitalba), da utilizzare  in caso di grave incidente o stress.

(1) Prefazione di Edward Bach, riportata nel testo di Philip M. Chancellor, I fiori di Bach, trad. D.Maldussi, Armenia, Milano 1971.

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