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IL TRANELLO DELL'APE L'ape terrorizzata si dimenava e implorava il grosso ragno di non mangiarla
perché aveva un pessimo sapore. E l'ape: "Ecco, le mie amiche, quando si accorgeranno che non sono ritornata all'alveare, si preoccuperanno e verranno a cercarmi. Se poi scopriranno chi mi ha ucciso gliela faranno pagare cara." Il ragno esclamò: "Bene, che vengano! Intanto tu farai già parte di me! Poi é meglio così: avrò cibo per mesi!" "L'ape lo implorò: "Ti prego, non mangiarmi!" Il ragno iniziò a riflettere, poi domandò: "Se io ti liberassi, chi mi dice che tu non mi punga?" "Io. Io te lo garantisco!" - dichiarò l'ape - "Perché mai dovrei perdere la vita per eliminarti?" E il ragno: "Se ti libero, cosa mangerò?" L'ape rispose: "Forse puoi mangiare la linfa degli alberi!" Il ragno replicò: "Ma io sono carnivoro!" L'ape continuò: "Credimi, se mi lasci in vita ti porterò in un posto pieno di fiori e insetti..." Così il ragno si convinse e liberò l'ape che tutta contenta lo
accompagnò fino ad una vallata incantevole. L'ape disse: "Io, in verità, sono un'ape assassina. Ti ho condotto qua perché, se ti avessi ucciso prima, non ce l'avrei mai fatta a portarti all'alveare!" Il ragno scappò in un buco: lì dentro c'era un fiammifero, così gli venne in
mente di bruciare l'alveare. |
Galarico - Homolaicus - Ultimo aggiornamento: 08-mag-2005 |