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LA RIFORMA MONETARIA DI AUGUSTO (15 a.C.)
Nel 15 a.C. Augusto pose fine al disordine monetario esistente varando una
sostanziale riforma nella monetazione Romana.
Una delle più importanti novità fu la distinzione fra la monetazione in rame ed
in oricalco (lega contenente circa l'80% di rame e il 20% di zinco simile al
nostro ottone) lasciata sotto il controllo del Senato ("SC" Senatus Consulto) e
quella in oro ed argento di competenza esclusiva dell'Imperatore.
I rapporti tra le monete e le loro caratteristiche metrologiche erano:
- quadrante (sottomultiplo della moneta base: asse) 1/192 di libra di rame (1,70
gr.);
- asse (= 4 quadranti) 1/30 di libra di rame (10,91 gr.);
- dupondio (= 2 assi, 8 quadranti) 1/24 di libra di oricalco (13,64 gr.);
- sesterzio (= 2 dupondi, 4 assi, 16 quadranti) 1/12 di libra di oricalco (27,28
gr.);
- quinario (= 2 sesterzi, 4 dupondi, 8 assi) 1/168 di libra d'argento (1,94 gr.);
- denario (= 2 quinari, 4 sesterzi, 8 dupondi, 16 assi) 1/84 di libra d'argento
(3,89 gr.);
- quinario aureo (= 12,5 denari, 25 quinari, 50 sesterzi, 100 dupondi, 200 assi)
1/84 di libra d'oro (3,89 gr.);
- aureo (= 2 quinari aurei, 25 denari, 50 quinari, 100 sesterzi, 200 dupondi, 400
assi) 1/42 di libra d'oro (7,79 gr.).
LA RIFORMA MONETARIA DI NERONE (63-64 d.C.)
Tale riforma consistette nel prendere atto della svalutazione in corso
riducendo il peso delle monete "nobili". Le variazioni metrologiche delle nuove
monete furono fissate come segue:
- quinario 1/168 di libra d'argento (1,94 gr.) passò a 1/192 di libra d'argento
(1,70 gr.);
- denario da 1/84 di libra d'argento (3,89 gr.) passò a 1/96 di libra d'argento
(3,41 gr.);
- quinario aureo da 1/84 di libra d'oro (3,89 gr.) passò a 1/90 di libra d'oro
(3,64 gr.);
- aureo da 1/42 di libra d'oro (7,79 gr.) passò a 1/45 di libra d'oro (7,27 gr.).
LA RIFORMA MONETARIA DI CARACALLA (214-215 D.C.)
L'innovazione più importante fu l'introduzione di una nuova moneta il
cosidetto "Antoniniano" (anche chiamato "doppio denario") e, in limitatissima
quantità "doppi aurei" detti anche "binioni".
Con tale riforma, le caratteristiche metrologiche delle monete (sempre con gli
stessi rapporti tra valori) assumono i seguenti parametri:
- asse 1/30 di libra di rame (10,91 gr.);
- dupondio 1/24 di libra di oricalco (13,64 gr.);
- sesterzio 1/12 di libra di oricalco (27,28 gr.);
- quinario 1/192 di libra d'argento (1,70 gr.);
- denario 1/96 di libra d'argento (3,41 gr.);
- antoniniano 1/64 di libra d'argento (5,11 gr.);
- quinario aureo da 1/90 di libra d'oro (3,64 gr.) passò a 1/100 di libra d'oro
(3,27 gr.);
- aureo da 1/45 di libra d'oro (7,27 gr.) passò a 1/50 di libra d'oro (6,54 gr.);
- binione 1/25 di libra d'oro (13,08 gr.).
LA RIFORMA DI DIOCLEZIANO (295 d.C.)
Con tale riforma Diocleziano intraprese una notevole serie di cambiamenti
nel sistema monetario. Furono coniate nuove tipologie di monete variandone il
contenuto dei metalli e il rapporto di cambio tra loro. Il denario e l'antoniniano
diventano le monete di base in bronzo.
Le caratteristiche delle nuove monete presentano questi nuovi valori:
- denario (moneta base) 1/168 di libra di bronzo (1,64 gr.);
- antoniniano (= 2 denari) 1/84 di libra di bronzo (3,89 gr.);
- mezzo follis (= 2 antoniniani, 4 denari) 1/42 di libra 5% argento - 95% bronzo
(7,79 gr.);
- follis (= 4 antoniniani, 8 denari) 1/21 di libra 5% argento - 95% bronzo (15,58
gr.);
- argenteo (= 3,125 follis, 6,25 mezzi follis, 12,5 antoniniani, 25 denari) 1/168
di libra d'argento (1,94 gr.);
- aureo (= 25 argentei, 78,125 follis, 156,25 mezzi follis, 312,5 antoniniani, 625
denari) 1/84 di libra d'oro (3,89 gr.).
LA RIFORMA DI COSTANTINO (312-330 d.C.)
Con Costantino viene nuovamente riformato il sistema monetario variando il
contenuto dei metalli ed il rapporto di cambio tra loro; nascono il solido, il
miliarense e la siliqua.
Le caratteristiche delle nuove monete presentano questi nuovi valori:
- follis (moneta base) sino al 330 d.C. 1/96 di libra di bronzo (3,41 gr.); dal
335 d.C. 1/192 di libra di bronzo (1,70 gr.);
- siliqua (= 1/24 di solido) 1/96 di libra d'argento (3,41 gr.);
- miliarense (= 1/18 di solido) 1/71 di libra d'argento (4,54 gr.);
- solido (= 18 miliarensi, 24 silique) 1/72 di libra d'oro (4,54 gr.).
Fonte:
www.signainferre.it
cfr Valore delle monete romane
www.monete-romane.com |